12 Giugno 2000: Steve Young annuncia il ritiro.

Un lunedì pomeriggio di quindici anni fa il successore di Joe Montana alla guida dei 49ers, in una conferenza stampa indetta negli spogliatoi del Candlestick Park, annunciava il suo ritiro dal football professionistico, confermando ai presenti che la sua decisione era dovuta alle tante concussion subite in carriera, ed in particolare a quella rimediata nel Monday Night Football della terza settimana, quando era stato sackato dal cornerback dei Cardinals Aeneas Williams.

Un colpo violentò che causò la settima commozione celebrale della carriera, seconda in tre partite della season 1999, e costrinse Jon Steven Young, nato a Salt Lake City, Utah, l’11 Ottobre del 1961, ad appendere casco e paraspalle al chiodo, chiudendo un’avventura fantastica che lo aveva portato a giocare nelle due maggiori leghe professionistiche di football degli states.

Firmato inizialmente dai Los Angeles Express della neonata USFL, il prodotto di Brigham Young, università fondata dal suo avo, è stato un protagonista assoluto della principale avversaria della NFL per anni, prima di passare, al momento del fallimento della stessa, all’odiata rivale nel 1985, dopo essere stato selezionato nel primo round del supplemental Draft da Tampa Bay.

Due deludenti stagioni in Florida, chiuse con il pessimo record di 3 vittorie e 16 sconfitte rimediate da starter e 21 intercetti subiti, a fronte di soli 11 TD pass, permisero comunque a Young di attirare le attenzioni di Bill Walsh, storico allenatore di San Francisco che concluse uno scambio con i Buccaneers, cedendo un pick del secondo round e una scelta di quarto giro del Draft successivo per portarlo nella Baia.

Il ritorno sulla costa californiana non fu però molto semplice per Young, che si trovò dinnanzi un mostro sacro del calibro del già citato Montana, e le occasioni per mettersi in mostra furono davvero pochissime, tanto che disputò solamente 9 partite da titolare tra il 1987 e il 1990, prima di essere nominato starting QB dei Niners nel 1991.

Un anno piuttosto difficile, nel quale, dopo aver inzialmente perso nuovamente il posto a causa di un infortunio al ginocchio, riuscì a riconquistarselo sul finire della regular season, grazie all’ecellente prestazione sfoderata contro i Chicago Bears nell’ultimo Monday Night Football della stagione.

Preambolo di quella che sarà la season che lo consacrerà come il miglior giocatore della National Football League, titolo conquistato grazie ad un staordinario torneo che lo porterà a chiudere con 3,465 yards lanciate, per 25 TD e 7 INT; e 537 yds corse, per 4 touchdowns.

Numeri destinati a crecere negl’anni successivi, fino al trionfale 1994, nel quale, oltre ad aggiudicarsi un nuovo NFL MVP Award, Young guiderà i 49ers fino alla conquista del Super Bowl XXIX, l’ultimo di un’era gloriosa che consegnerà la franchigia di San Francisco alla storia del football.

Dominatore assoluto a metà degl’anni novanta, il numero 8 dei Niners sarà costretto a scontrarsi nelle stagioni successive con l’emergente Brett Favre, quarterback di Green Bay che divenne una sorta di bestia nera per il team californiano, eliminato nelle tre postseason successive al trionfo di Miami proprio dalla franchigia del Wisconsin.

Una serie di sfide emozionanti e suggestive che misero di fronte due dei più grandi talenti del football professionistico, e accompagnarono Young fino a quell’atto finale della sua carriera, giunta al capolinea dopo 169 partite disputate, 143 da starter, nelle quali ha completato 2.667 passaggi su 4.149 tentati, lanciando 33,124 yards, 232 TD e 107 intercetti.

Eccezionale dual-threat, fu uno dei pochi quarterback NFL in grado di colpire anche su corsa, totalizzando 4,239 yds e 43 touchdowns in 722 portate; vincitore di 3 Super Bowl, convocato al Pro Bowl in 7 stagioni consecutive, dal 1992 al 1998, è titolare, attualmente, di due primati nel recordbook della lega, quello dei rushing TD realizzati da un QB, e quello di numero di TD pass, 6, lanciati in un Super Bowl.

Inserito nella Hall of Fame nel 2005, la sua divisa numero 8 è stata ritirata dai 49ers il 5 settembre di tre anni dopo, nell’intervallo del match di regular season contro i New England Patriots.SteveYoung