28 Giugno 1960: nasceva John Elway

Cinquantacinque anni fa a Port Angeles, Washington, veniva alla luce John Albert Elway Jr., meglio conosciuto come John Elway, ovvero uno dei più grandi quarterback ad aver calcato i campi del football professionistico, mondo in cui è stato protagonista assoluto fin dall’esordio, avvenuto nel 1983.

Cresciuto seguendo gli spostamenti del padre allenatore, ha giocato le ultime tre stagioni liceali con la Grenada Hills High School, mettendo in mostra un talento naturale e delle qualità tecnico-atletiche fuori dal comune, che gli avevano permesso di ottenere riconoscimenti sia nel baseball che nel football.

Selezionato dai Kansas City Royals durante il Draft del 1979, decise di rinunciare alla MLB e accettare la corte di Stanford, università tra le sessanta che gli avevano inviato una proposta di borsa di studio per completare il suo percorso.

Rimasto a bocca asciutta nei Cardinal, con i quali chiuse la carriera collegiale senza riuscire ad alzare alcun trofeo, completò comunque 779 passaggi per 9,349 yards, 77 touchdowns e 39 intercetti, guadagnandosi una certa notorietà in vista del Draft 1983.

Prima scelta assoluta dell’evento, Elway però fece di tutto per non vestire la divisa dei Baltimore Colts, la squadra che aveva deciso di scommettere su di lui, sfruttando la proposta dei New York Yankees, che l’avevano selezionato nel Draft MLB dello stesso anno e gli avevano sottoposto un’offerta per entrare già in una loro minor, per costringere la franchigia a cederlo.

Missione che riuscì a portare a termine il 2 Maggio 1983, quando il team del Maryland trovò un accordo con Denver, da cui acquisì la prima scelta, quarta assoluta, Chris Hinton, un OL, e il first round pick 1984, e lo spedì in Colorado, dove dovette lottare per lo starting spot con il titolare Steve DeBerg.

Promosso starter nel corso della sua seconda stagione Pro, Elway cominciò a macinare yards e in breve tempo divenne uno dei leader indisussi del team, che portò in vetta alla American Conference, per la prima volta, nel 1986.

Un anno più tardi il bis, corredato dal titolo, vinto, come miglior giocatore della lega, prima di un inatteso tris targato 1989, stagioni nelle quali mancò sempre il passo finale da parte dei Broncos, che persero il match più,importante contro Washington Redskins, New York Giants e San Francisco 49ers.

Tre sconfitte difficilissime da digerire per Elway, che nonostante continuasse ad inanellare partecipazioni al Pro Bowl, alla fine della carriera saranno nove, non riusciva ad incidere nella partita che lo avrebbe consegnato alla gloria eterna.

Un tabù che il quarterback californiano riuscirà a sfatare solo nove anni più tardi, quando finalmente trionferà nel Super Bowl XXXII, incidendo nella vittoria, 31-25, ottenuta ai danni dei Green Bay Packers.

Dodici mesi dopo, Elway, farà ancora meglio, unendo alla vittoria del Vince Lombardy Trophy numero XXXIII anche quella di MVP dell’incontro, conquistato grazie ad un’altra prestazione superlativa, chiusa con 1 TD pass e 1 touchdown su corsa.

Dual-threat QB che nel corso della carriera universitaria venne premiato anche con il Sammy Baugh Trophy, 1982, ha chiuso il suo viaggio nel professionismo il 2 Maggio 1999, totalizzando 4.123 passaggi completati su 7.250 per 51,475 yards, 300 TD pass e 226 intercetti.

Inserito nella Hall of Fame della NFL nel 2005, è stato celebrato anche nel All-Decade Team del 1990, e dagli stessi Broncos, che hanno ritirato il suo numero 7 e lo hanno introdotto nella Denver Broncos Ring of Fame.

JohnElway