13 Giugno 1903: nasceva il leggendario Red Grange

Una striscia di fuoco, un alito di fuoco, eludendo tutti coloro che lo raggiungono e cercano di fermarlo; un fantasma grigio buttato lì, nel gioco, che le mani dei rivali non possono mai toccare; un corpo di gomma, un’anima di sabbia, la cui destinazione è l’obiettivo“, così veniva descritto Harold Edward “Red” Grange da Grantland Rice, uno dei più grandi giornalisti sportivi americani, che aveva appassionato i lettori con la sua prosa elegantissima durante gli anni 20.

Una celebrazione dovuta alla partita che lo consacrò alla memoria eterna del college football, in una sfida storica tra Ilinois, università per la quale giocava, e Michigan, nella quale i Wolverines persero la loro imbattibilità a causa della sublime prestazione sfoderata dall’alfiere dei Fighting Illini, autore di 6 touchdowns nel corso del match e di ben 4 segnature nei primi dodici minuti dell’incontro.

Prova di forza straordinaria che contribuì ad accrescere l’interesse della NFL nei suoi confronti, e soprattutto dei locali Chicago Bears, che tramite una leggenda conosciuta con il nome di George Halas fecero di tutto per convincerlo ad entrare nel loro roster.

Missione che lo storico owner della franchigia della Windy CIty portò a termine poche settimane dopo, e che venne resa pubblica da Grange prima dell’ultima partita stagionale contro Ohio State, diventata, di fatto, la sua ultima apparizione in NCAA, dove chiuse con 2,646 yards e 34 TD all’attivo.

Nella prima stagione con i Bears, nel 1925, disputò un tour di 10 match in giro per gli States organizzato dal team per sopperire alla grandissima crisi che aveva colpito il football professionistico, e stava minando l’esistenza stessa della NFL.

Una tourneè che per Chicago fu un successo incredibile e che contribuì a salvare le casse del team, grazie soprattutto alla presenza tra le sue fila di Grange, che permise di registrare il tutto esaurito sia nella gara d’esordio, contro i rivali Chicago Cardinals, sia a New York, dove sfoderò un’altra fantastica prestazione guidando la squadra alla vittoria, 19-7 sui Giants.

Proprio la Big Apple fece da sfondo al proseguo della carriera di Red, che dopo il respingimento, da parte di Halas e del suo partner olandese Sternaman, della sua proposta di diventare socio dei Bears, decise, con l’aiuto del suo agente C.C. Pyle, di fondare una nuova lega, American Football League, e una nuova squadra, proprio con sede a NY, i Yankees.

Il nuovo campionato, nonostante la notorietà garantita dal team newyorkese, chiuse i battenti dopo una sola stagione, ma Grange ottenne che i suoi Yankees entrassero comunque a far parte della NFL nel 1927, pochi mesi prima del suo ritorno a Chicago.

Proprio contro i Bears, però, l’anno precedente, si era rotto il ginocchio, e non possedendo più quella velocità che lo aveva reso tanto celebre quanto letale, decise di cambiare lato della palla e trasformarsi in un fenomenale defensive back, diventando addirittura decisivo per la conquista del titolo nel 1933, quando salvò un TD mettendo a segno un tackle a pochi passi dall’endzone.

A livello statistico, avendo giocato in un’epoca in cui molti aspetti del gioco non venivano nemmeno conteggiati, non viene evidenziata tutta la sua grandezza, e l’unico dato realmente certo sono il numero di partite disputate da Grange durante la sua carriera professionistica, 96; in queste, o meglio, in una parte di queste la NFL riporta che il campione originario di Forksville, Pennsylvania, ha lanciato per 346 yards e 10 TD pass, corso per 569 yds e 21 touchdowns, e ricevuto per 288 yards e altre 10 segnature.

Per due volte campione della National Football League, 1932 e 1933, il giocatore conosciuto come “The Gost Galloping“, è stato inserito nella College Football Hall of Fame nel 1951 e nella NFL Hall of Fame nel 1963; due le maglie che sono state ritirate in sua memoria, entrambe con il numero 77, quella degli Illinois Fighting Illini, e quella dei Chicago Bears.

Team che lo ha lanciato nell’olimpo del football pro e il cui owner, George Halas, ricordava sempre con grandissimo affetto, anche a decenni di distanza; memorabile, in tal senso, un’intervista rilasciata al conduttore ESPN Chris Berman, nella quale, dopo aver specificato che per lui il RB più grande di sempre era stato Red Grange, e che nella NFL di allora (1978) avrebbe potuto benissimo correre per 800 yards a stagione, alla considerazione del cronista, secondo cui quel numero di yds sarebbero state un numero appena discreto, rispose: “ragazzo, è necessario ricordare una cosa. Red Grange, oggi, ha 75 anni.

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