La caduta dell’eroe: la vita dei Texans oltre JJ Watt

Avrei preferito scrivere il classico e semplice preview settimanale, analizzando punti di forza e debolezza degli Houston Texans in vista della partita contro i Tennessee Titans.

Purtroppo mi ritrovo a dover cambiare le mie abitudini, ritrovandomi a scrivere un articolo che un tifoso dei Texans, un simpatizzante o anche semplicemente un vero amante dello sport non vorrebbe mai scrivere. La notizia centrale infatti è di quelle poco piacevoli, molto poco piacevoli: la stagione di JJ Watt finisce qui; dopo il ritorno dell’infortunio alla schiena e il successivo intervento, il DE di Houston non potrà più scendere in campo per il resto della season 2016/2017.

E’ una notizia tremenda che colpisce in primis i Texans, ovviamente, oltre che gli amanti di questo sport, considerando che la NFL perde lo spettacolo di un grande talento.

Quello che poi spaventa ancora di più è il futuro del 3 volte Defensive Player Of The Year che, se stando alle dichiarazioni dello staff di Houston “non è assolutamente in dubbio nè vale qualche preoccupazione”, per altri non sembra essere così scontato. Alcuni esperti del football giocato e preparatori atletici hanno infatti espresso le proprie preoccupazioni riguardo al fatto che “JJ Watt potrebbe non tornare più ad essere lo stesso” e che questo infortunio alla schiena e annesso intervento potrebbero aver seriamente compromesso la carriera di JJ. Ora, secondo il punto di vista di chi scrive è prematuro e inutile per Houston e i suoi tifosi andare nel panico o fasciarsi la testa. In queste situazioni, si sa, le notizie e le dichiarazioni corrono veloci, magari anche spinte proprio dall’onda di paura di non vedere più in campo un giocatore di tale calibro. Quindi, lasciando da parte il discorso della “carriera” di JJ Watt, il problema vero e attuale per i Texans riguarda questa stagione, in cui senza se e senza ma si dovrà fare a meno del DE.

Come è arrivato questo infortunio? Di chi è la colpa? Anche in questo caso, colpe e accuse rimbalzano tra chi dice che la colpa è di JJ stesso, che avrebbe voluto forzare a tutti i costi, aggravando così il suo infortunio, fino a chi vede come maggiore colpevole la società che avrebbe mal gestito il problema, non concedendo a JJ Watt il giusto riposo, per di più in una partita persa malamente. La realtà è che nessuno di noi conosce le dinamiche all’interno di un team della NFL, nessuno ha le capacità di fare da giudice in situazioni come queste; casi simili sono all’ordine del giorno in ogni team della NFL, tra giocatori che vogliono giocare a tutti i costi e team che forzano la mano,, la verità è che queste cose succedono e basta e incolpare qualcuno a tutti i costi serve a poco se non agli stessi che vogliono per forza trovare un colpevole.

E’ lo stesso JJ che su twitter ci ricorda che queste cose capitano e basta e spesso non ci si può fare niente.

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Parlando dell’immediato, del prosieguo della stagione texana, piuttosto è importante chiedersi se e quanto inciderà questo infortunio sull’andamento e le speranze del team. Come e con chi verrà sostituito il mostruoso DE, pilastro della difesa di Houston?

Partiamo subito dicendo che, chi sta continuando a dire: “viste le prestazioni di quest’anno non è una gran perdita”“la difesa texana è fortissima e lui non stava facendo quasi nulla, l’infortunio non peserà tanto”, è evidente che non conosce affatto il giocatore nè tantomeno gli Houston Texans. Chi ben conosce la squadra e JJ, infatti, sa bene che la più grave perdita è, prima che a livello tecnico, una perdita di carica emotiva e motivazionale. JJ è il cuore non solo della squadra, ma della città stessa; un personaggio amato dalla folla e che si è sempre mostrato  inattaccabile dentro e fuori dal campo. Per il team, i compagni e i tifosi la mancanza di JJ si farà sentire eccome a livello di carisma e questo rappresenta il primo grande scoglio per la squadra che dovrà tenere duro e non perdere le speranze di arrivare lontano dopo la perdita di un solo giocatore, per quanto importante esso sia.

Ancora, il fatto che Watt non stesse mettendo a segno i numeri degli scorsi anni non significa necessariamente che la sua presenza in campo fosse inutile. Il ragazzo del Wisconsin infatti è sempre stato autore di una pressione da sinistra pesante e perenne che sicuramente ha facilitato il resto del front 7. Di certo JJ ha giocato le sue ultime partite visibilmente non al 100% della forma fisica, ma da qui a dire che il DE fosse diventato inutile ne passa di acqua sotto i ponti.

Ciò che c’è di positivo riguarda senza dubbio le statistiche della difesa texana di queste prime 3 partite che fanno ben sperare anche con l’assenza di Watt. La D texana infatti potrà comunque contare su giocatori di talento come MercilusClowneyWilfork, oltre ai giovanissimi e promettentissimi Simon, McKinney, Bullough. Insomma, la qualità e la quantità ci sono quindi i Texans possono e devono continuare a puntare in alto anche senza il loro miglior giocatore.

Dalle parole di Crennel e da alcune notizie che arrivano da oltreoceano, è probabile che non ci sarà UN sostituto di JJ, ma piuttosto la sua assenza dovrà essere ricoperta con un buon lavoro a livello di unit difensiva, una buona rotazione dei giocatori presenti, cercando sempre la soluzione che meglio si adatta alla situazione. Probabile quindi che vedremo molto più in campo il giovane Covington che già in settimana ha lavorato duramente con numerosi snap sul lato opposto, mentre Devon Still verrà chiamato in causa ogni volta che sarà necessaria una DL in più. I due giocatori da cui ci si aspetta di più nel coprire il grosso buco lasciato da JJ sono Mercilus e Clowney che vedranno aumentare di molto i loro snap sulla line of scrimmage.

 

Riguardo la partita imminente, si affrontano i rivali di division e già e di per sé quindi è una partita da vincere! Inoltre, considerando quanto fatto vedere dai Titans nelle prime partite, gli avversari sono decisamente alla portata dei texani che partono da favoriti.

Il passing game avversario, guidato da Mariota dovrà vedersela con la secondaria di Houston, fino a qui quasi perfetta; ma attenzione al rushing game di Tennessee che, a differenza dello scorso anno, si presenta con un duo Murray-Henry che può fare davvero male. La difesa senza JJ esordirà quindi contro un attacco che non è certo quello dei Patriots, ma contro il quale servirà comunque concentrazione per evitare brutte sorprese.

L’attacco texano, da parte sua, dovrà assolutamente mostrare qualcosa di meglio rispetto all’ultima partita. Houston ha bisogno, soprattutto ora, di un attacco efficiente che segni punti, macini yards e permetta alla difesa di riprendere fiato. Quella contro i Texans è una prova per tutto il reparto, a partire da Osweiler che sta già ricevendo montagne di critiche (anche se alcune decisamente premature ed esagerate) e che dovrà far vedere se il qb che dobbiamo aspettarci ad ogni week è più simile a quello visto contro i Bears o a quello contro i Patriots. Lamar Miller come sempre sarà fondamentale per poter alternare passaggi e corse, oltre che essere una minaccia anche sul passing game.

Hopkins Will Fuller non avranno vita facile e dovranno darsi molto da fare, considerando le poche possibilità di target per Osweiler che al suo parco ricevitori vede mancare ancora il rookie Braxton Miller e il TE Anderson, aggiuntosi alla lista degli out (altra brutta notizia).

Negli “out” anche il RB Grimes che non potrà supportare Miller nel running game, mentre Duane Brown,dichiarato ancora out per questa partita, ha iniziato ad allenarsi con la squadra e ciò rappresenta una fantastica notizia per la OL texana. Infine, sembra che anche Cushing sia vicino al ritorno ed è questionable per la partita contro i Titans, anche se è probabile che il MLB rimarrà ancora fuori per evitare altre forzature.

I Texans hanno perso il loro cuore, probabilmente il loro giocatore migliore, ma resta comunque 1 giocatore su 22 in campo. Per quanto possa far male, mettiamoci il cuore in pace nel non rivedere più JJ in campo quest’anno e concentriamoci su chi c’è invece ed è chiamato a dare tutto per portare avanti questi Houston Texans, comunque ricchi di potenza e talento, per di più in una division traballante. Come diceva qualcuno “Yes we can!”.

We Are Texans!

-Divi-