Florida State Seminoles: quick preview 2015

Football Study Hall Ranking: 17

Head Coach: Jimbo Fisher (6th year, 58-11)

Record 2014: 13-1

Match da non perdere: at Clemson (Nov. 7)

Punto di forza: l’attacco dovrà essere ridisegnato ma skill position ancora cariche di assoluta qualità sia a runningback che a wide receiver, nonostante l’anno di transizione.

Punto debole: lo dico con un francesismo. Tutte le botte di culo ce le hanno avute l’anno scorso, è matematicamente impossibile che l’allineamento delle possibilità sia di nuovo a loro così favorevole. Detto questo, probabilmente la O-line sarà il reparto più problematico perchè ha perso praticamente tutta l’esperienza acquisita, buona fortuna.

Dalvin Cook

First look offense: consistenza e fortuna hanno determinato il cammino quasi miracoloso di FSU l’anno scorso. Quest’anno però sarà difficile avere il medesimo mix, ed al QB se n’è andato Jameis Winston, mentre la sfida alla successione appare segnata dal trasferimento di Everett Golson da Notre Dame a FSU. Povero Sean Maguire, dopo due anni dietro Winston, a lavorare con Randy Sanders, ora parte di nuovo dietro, anche grazie al disastro 2014 contro Clemson, tuttavia Golson si troverà una linea rifatta daccapo, e senza una certa sicurezza, non si è mostrato fenomenale, per Maguire quindi non tutte le porte sono chiuse.
La linea, come si diceva, perde tutti gli starter, per un totale di 174 gare da titolari, e non bruscolini, ma Cameron Erving, Tre Jackson, Josue Matias e via discorrendo. Gli unici con esperienza da starter saranno i sophomore Roderick Johnson e Ryan Hoefield, a loro potrebbero unirsi subito i due JUCO transfer Chad Mavety e Kareem Are.
Al runningback, Dalvin Cook pur affetto da frequenti litigi con la palla, fu importantissimo per il gioco di corse grazie all’esplosività ed alla più alta efficienza rispetto a Karlos Williams (che quest’anno non c’è più) e Mario Pender. FSU vanta quindi uno dei migliori runningback della ACC ed i backup sono intriganti con Pender che ha ancora un sacco di upside, Freddie Stevenson che è un’arma unica come fullback (6’1″ per 244 libbre) con capacità da vero ballcarrier, ed il freshman cinque stelle Jacques Patrick.
Anche il WR presenta situazioni intriganti nonostante le perdite. Nonostante la discontinuità, i freshman cinque stelle Travis Rudolph e Ermon Lane hanno ricevuto 51 passaggi su 82 per 822 yars, più di 10 yard a bersaglio, con Jesus Wilson che ha rappresentato un bersaglio affidabile l’anno scorso. Kermit Whitfield ha ancora la possibilità di trasformarsi in un giocatore utile all’immediato subentro, ed il sophomore Ja’Vonn Harrison, l’anno scorso mai a tabellino, aspetta il suo turno nella speranza di tener dietro freshman a quattro o cinque stelle come George Campbell. C’è quindi grande potenziale, ma l’efficienza è qualcosa che va coltivato, e che l’anno scorso ha fatto la differenza tra una stagione normale ed un accesso ai CFB Playoff.

First look defense: poca presenza nel backfield avversario era il grande problema di FSU l’anno scorso, ed i due principali giocatori per questa mansione (Goldman ed Edwards) sono partiti per la NFL. I motivi del flop difensivo possono andare dal nuovo DC Charles Kelly alle partenze, ma molto ha fatto il fattore infortuni per un front seven pazzescamente carico di talento (16 dei 19 DL e LB dell’anno scorso erano 4 o 5 stelle). L’assunzione voluta da Fisher dell’Assistant Brad Lawing potebbe cambiare qualcosa a livello di passrush finora inconsistente.
Davanti ci si aspetta il ritorno del tackle Nile Lawrence-Stample e della NG sophomore Derrick Nnadi, confermati Lorenzo Featherston e l’ibrido DE/LB DeMarcus Walker, ci si chiede se il cinque stelle Josh Sweat sarà subito utilizzato almeno in rotazione.
Sulla linea dei Linebacker, importanti conferme si attendono da Reggie Northrup e Terrance Smith che l’anno scorso hanno ben lavorato contro le corse lunghe. La posizione è carica di sophomore nei backup, e sebbene si tratti di gente dl grande potenziale, l’inesperienza è dietro l’angolo.
La secondaria, non eccezionale contro il passaggio, ruota attorno a Jalen Ramsey, nickelback naturale che senza dubbio si è dimostrato il pezzo migliore del reparto, ma posto che non può essere scisso in cinque parti, occorre trovare degno contorno con gente rodata come le safety Nate Andrews, Tyler Hunter e Lamarcus Brutus, ed il cornerback Marquez White, oppure con ragazzi dal grande potenziale come Ryan Green (RB convertito a corner), la sophomore safety Trey Marshall, ed i freshman Derwin James e Tarvarus McFadden.

Jalen Ramsey

NFL Prospect to watch: il Junior CB Jalen Ramsey non può non essere inserito nelle discussioni sul miglior giocatore dell’annata che si va ad aprire: un fenomenale atleta sotto ogni punto di vista, con istinto per capire dove va l’azione, e capacità che vanno oltre il ruolo di nickel, e che si estendono con successo a qualsiasi ruolo della secondaria: corner aggressivo e provocatore eccellente in solitaria, quarto miglior placcatore della squadra e miglior falco sui passaggi (12 abbattuti). I Seminoles avranno bisogno di lui come l’aria, probabilmente a corner dopo l’abbandono anzitempo di PJ Williams e Ronald Darby verso la NFL. 6’1″ per 201 libbre, 1st All-ACC, sta per iniziare probabilmente il suo ultimo anno a Tallahassee, dato che già diversi siti di analisi sul venturo Draft lo danno nella prima metà del tabellone del primo giro.