San Diego State Aztecs: quick preview 2015

Football Study Hall Ranking: 77

Head Coach: Rocky Long (5th year, 32-20)

Record 2014: 7-6

Match da non perdere: Nevada (Nov. 28)

Punto di forza: Attacco di terra eccezionale che potrebbe ancora una volta fare la differenza per una squadra che ha invece qualche difficoltà nell’approntare un attacco su passaggio degno compare della rushing offense di Rocky Long.  Donnel “D.J.” Pumphrey ha numeri assoluti e relativi veramente notevoli, per lui si spera solo che la festa continui.

Punto debole: Il reparto linebacker potrebbe trascinare verso il basso una difesa che l’anno scorso ha fatto grandi cose sia contro le giocate di grande guadagno, che nell’ordinaria amministrazione.

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DeSean Holmes ai tempi di Alemany

First look offense: attacco run first non vuol dire necessariamente che il passaggio debba essere lasciato alla mercè di errori ed inefficienze che si sono viste durante l’anno scorso, sperando che D.J. Pumphrey porti la palla vagonate di volte continuando a stampare medie di 6,8 YPC anche quest’anno.
La posizione di Quarterback sarà aiutata dal trasfert da Kentucky Maxwell Smith, che arriva in un panorama di pivellini (Nick Bawden e Jake Rodrigues sophomore, con quest’ultimo ex recruit a 4 stelle di Oregon, Christian Chapman e Ryan Agnew freshman). Ovviamente in merito ci sarà da lavorare, ma la speranza è che la posizione trovi meno difficoltà del recente passato. Peraltro il reparto runningback torna praticamente intatto, potenziato dal Sophomore Rashaad Penny ex tre stelle; ed i ricevitori vedono tornare Lloyd Mills ed Eric Judge, con il primo esplosivo nei guadagni ma con un terrificante 42% di ricezioni; a cui si uniscono le “speranze” Chase Favreau e Mikah Holder, che hanno lavorato bene a primavera. Si aspetta inoltre il freshman DeSean Holmes, Top 200 e promessosi a USC, ma che alla fine ha scelto SDSU.
La linea invece dovrà fare un certo lavoro di rimpiazzo, avendo mantenuto solo Darrell Greene, Nico Siragusa e Pearce Slater con esperienza da starter, ma se i servizi di recruiting non sono dei pallonari, c’è molta qualità pronta ad emergere.

First look defense: Ci si domanda quanto della difesa 2014, top 20 sia nel limitare i guadagni da oltre 10 yard che nel limitare quelli oltre i 50, riuscirà ad essere riportato nella versione 2015. Ci si aspetta che questo “quanto” si tramuti in “molto” dati gli scarsi addii in linea ed in secondaria, con la prima che ripresenterà i due tackle Alex Barnett e Christian Heyward, ed il due end Jon Sanchez e Dakota Turner; e la seconda che si presenta intatta nei primi undici giocatori per esperienza, capitanata dai CB J.J. Whittker e Damontae Kazee, e dalle safety Na’im McGee e Trey Thomas.
Qualche cruccio in più per i linebacker che perdono molto nella parte “alta” della depth chart. Tuttavia ci sono giocatori che sembrano poter sopperire alla perdita come il junior Calvin Munson, l’injury-prone senior Jake Fely, il sophomore Fred Melifonwu che potrebbe essere utilizzato anche come DE, Jay Henderson, Daryl Dunlap e Tyler Morris, oltre al JUCO transfer Austin Wyatt-Thayer, ed al freshman Kyahva Tezino, quattro stelle.

D.J. Pumphrey

NFL Prospect to watch: il RB DJ Pumphrey, Junior, è l’assoluta star dell’attacco di San Diego State, pur non rappresentando nelle caratteristiche principali, il prototipo del rusher che fa la felicità di un attacco così pesantemente sbilanciato sulle corse: 5’9″ per 170 libbre, e tuttavia in grado di gestire il carico di lavoro enorme con 300 portate all’anno con 1.873 yard e 20 touchdown di andare avanti, e 160 yard ricevute con ulteriori 23 ricezioni, che gli son valse il premio di MVP della squadra, la nomina di coach e media per l’All-Conference e l’inserimento nella watchlist per l’All-America, il Doak Walker Award e l’All-Conf anche per quest’anno. Estremamente veloce, è in grado di incunearsi attraverso i gap ed evitare di prendere svettole troppo grosse, ma soprattutto ha dimostrato di saper essere un mulo da soma in grado di superare le venti portate in dieci delle ultime undici partite 2014.  Ex Gatorade Nevada Player of the Year ai tempi della Canyon Springs High, è stato anche un velocista in pista, con numeri sui 100 e 200 a livelli di finalista statale, questo gli consente di essere una minaccia mortale in campo aperto.