Kent State Golden Flashes: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 122

Head Coach: Paul Haynes (5th year, 12-35)

Record 2016: 3-9

Match da non perdere: vs. Miami OH (Oct. 14), at Akron (Nov. 21)

Jon Cunningham

Punto di forza: nonostante la perdita di Terence Waugh Kent State ha un front four in grado di fare la differenza nella MAC, molto solido centralmente, dove Jon Cunningham, 34 placcaggi, 4.5 tackles for loss, e Kalil Morris hanno dimostrato di saper svolgere un buon lavoro sia in fase di pass rushing, sia nel fermare le corse avversarie, supportando adeguatamente il lavoro che continueranno a svolgere gli end Theo Eboigbe e Matthew Sommers.

Punto debole: continuano i problemi nella posizione di quarterback, e per salvare il lavoro coach Haynes spera vivamente che Nick Holley riesca a restare sano per l’intera durata della regular season, visto che a conti fatti è stato il migliore tra tutti i giocatori che si sono alternati dietro il centro nel 2016; George Bollas e Mylik Mitchell, comunque il migliore per rapporto TD pass/intercetti, con 5 passaggi vincenti ed 1 solo pallone pizzicato, saranno provati e riprovati in estate, ma difficilmente avranno ancora qualche chance di partite titolari in autunno.

First look offense: con tre starter tornati a Kent la linea offensiva rimane un reparto molto solido, ancorato attorno a Stefano Millin, giocatore versatile che dopo aver giocato all’interno della stessa verrà utilizzato all’esterno, per fornire una maggiore protezione sul lato sinistro; le guardie Connor Shinsky e Mike Marinelli, già sceso in campo da matricola, sono gli altri uomini esperti di un gruppo che sarà ancora più fondamentale nella stagione alle porte.
In primis per aprire gli spazi alle corse del promettente Justin Rankin, 511 yards e 3 TD nella freshman season, ed in seconda battuta per fornire il tempo necessario a Holley per servire i propri ricevitori, a partire dal rientrante Kris White, fermo per infortunio dopo una sola partita disputata nel 2016, fino ad arrivare a Johnny Woods, 1 segnatura lo scorso anno, e Raekwon James, receiver piccolo e rapidissimo che ha fatto intravedere ottime cose nella sua seconda stagione in Ohio.

First look defense: la perdita del gemello di Nick, Nate Holley, si farà sicuramente sentire, ma i Golden Flashes paiono avere la forza necessaria per tenere botta anche nel 2017, soprattuto grazie ad una mediana che ha confermato di produrre con costanza e coerenza, composta da Jim Jones e James Alexander, auotori di 70 placcaggi e 7.0 tackles for loss in coppia; a supportarli ci penserà Marques Moore, che dalla posizione ibrida di LEO cercherà di farsi trovare pronto quando verrà chiamato in causa.
In quella STAR, decisamente più utilizzata nella 4-2-5 del DC Ben Needham, troverà invece spazio Akeam Peters, mentre nel back-end Erik Simpson andrà ad affiancare il confermato Juantez McRae, 59 stops e 1 INT, che con il senior Jerrell Foster, 3 intercetti, 8 pass defended, è l’unico reduce delle secondarie che hanno permesso alla passing defense di chiudere al ventiduesimo posto della nazione lo scorso anno.

Nick Holley

NFL Prospect to watch: infortuni a parte, quando è stato utilizzato nel ruolo di quarterback Nick Holley ha dimostrato di avere le qualità necessarie per guidare i Golden Flashes e renderli decisamente più imprevedibili; con 860 yards lanciate, 4 TD pass, 3 INT, e 920 yds corse, 10 touchdowns, collezionate nel 2016 dovrebbe essere ancora lui lo starter, ma se così non fosse il senior avrà modo di mettere in mostra le sue qualità in altre posizioni di campo, dal backfield alla sideline.
Proprio in questi due ruoli, quello di RB e di WR, potrebbe poi cercare fortuna in NFL, sulla falsariga di quanto fatto da Julian Edelman e tanti altri giocatori nel corso degli anni, trasformandosi da quarterback a skill player di buonissimo livello; atletismo, talento, e tecnica non gli mancano, e se le misure fisiche lo penalizzano quando si sistema dietro il centro, potrebbero tramutarsi in un punto a suo favore altrove. La condizione è una sola, restare sano, cosa non facile visti i tanti problemi fisici che ha avuto in carriera.