Texas State Bobcats: quick preview 2014.

texas-stFootball Study Hall Ranking: n. 113

Head Coach: Dennis Franchione (3rd year, 13-20)

Record 2013: 6-6

Match da non perdere: vs. Louisiana (Oct. 14), at Louisiana-Monroe (Oct. 25)

Punto di forza: il running game dei Bobcats ha prodotto piuttosto bene la scorsa stagione, e nonostante l’intenzione di coach Franchione di puntare maggiormente sui passaggi, virando sulla up-tempo offense tanto in voga in NCAA in questo momento, rimane il lato migliore dell’attacco, forte della presenza nel backfield dell’ottimo junior Robert Lowe, 945 yards e 9 TD nel 2013, e di una spalla ideale come Chris Nutall, altro giocatore al terzo anno.

Punto debole: la difesa continua a preoccupare parecchio, nonostante possa contare sulla coppia di linebacker migliore della Sun Belt e sulle idee innovative di John Thompson, nuovo defensive coordinator del team; l’ex di Arkansas State ha deciso di riportare in Texas la 4-2-5 che già in passato aveva ottenuto un discreto successo a San Marcos, nella speranza che un cambio di schema e una tendenza più aggressiva e più volta ad attaccare la palla da parte della nuova defense, riesca a rimettere in carreggiata il reparto.

David Mayo
David Mayo

First look offense: prima di rompersi la mano Tyler Jones aveva fatto molto bene nella sua prima stagione di college football, lanciando per 1,130 yards, 8 touchdowns e 5 intercetti, tanto che coach Franchione lo ha individuato come il quarterback ideale per curare il passaggio da un attacco decisamente run oriented ad una offense più equilibrata; un’idea che, come anticipato, è balenata nella testa dell’allenatore alla terza stagione a Texas State, per rendere più competitivi e imprevedibili i Bobcats nonostante un reparto ricevitori attualmente non all’altezza.
Il migliore, tra i target disponibili, è sicuramente Bradley Miller, senior tight end che potrebbe essere utilizzato anche come ricevitore di possesso e che ricorda, vagamente, l’ex Texas A&M Mike Evans, al quale somiglia soprattutto per le dimensioni che lo rendono adatto a ricoprire questi due ruoli; intorno a lui c’è un po’ di vuoto, anche se si può attendere qualcosa in più da Brandon Smith, che dovrebbe ricevere più palloni rispetto alla passata stagione, quando chiuse con 22 prese per 241 yds. Sulla linea il prospetto che merita più attenzione è il tackle destro Adrian Bellard, buon bloccatore che ora sarà chiamato a mostrare le sue qualità anche come pass protector.

First look defense: la linea difensiva è il settore del reparto che preoccupa maggiormente visto che si presenta al via con quattro volti nuovi, molti dei quali arrivati a San Marcos dopo un paio di stagioni disputate negli Junior College; tra questi il talento più interessante è indubbiamente il senior Michael Odiari, DE che nell’ultima season giocata a West Texas A&M ha dimostrato di essere un valido pass rusher in grado di aggredire con costanza il backfield.
Dote che non è passata certo inosservata agl’occhi di Thompson, che proprio sull’aggressività vuole rifondare la defense di Texas State, e per farlo non potrà certamente fare a meno di affidarsi a due dei giocatori più esperti del team, il cornerback Craig Mager, sempre attento in coverage, come dimostrano i 9 breakout pass della scorsa stagione, e la safety Colby Targun, che con i 54 placcaggi messi a segno 2013 ha confermato di essere una buona garanzia sul profondo, dove i Bobcats dovrebbero presentare il nuovo schieramento a tre, completato, probabilmente, da Germond Williams e Damani Alexcee.

Michael Orakpo
Michael Orakpo

NFL Prospects to watch: i giocatori da seguire in ottica football professionistico sono fondamentalmente due, ovvero entrambi i linebacker titolari, Michael Orakpo e David Mayo, senior che nella loro ultima stagione a San Marcos cercheranno di aprirsi una strada verso il Draft, da dove è già passato il fratello del primo, Brian, attuale membro dei Washington Redskins.
In coppia, i due, hanno dimostrato di saper essere devastanti, e tenere praticamente in piedi l’intero reparto difensivo di Texas State da soli, con Orakpo più pronto a portare pressione sul backfield, 4.5 sacks e 71 placcaggi la scorsa stagione, e Mayo più attento nelle coperture, come dimostrano i 4 intercetti e i tanti passaggi rotti della scorsa stagione; lui che veste la maglia dei Bobcats da più tempo, il teammate è arrivato solo l’anno passato, dopo essersi trasferito da Colorado State in seguito ad un incidente off the field, è quello più tecnico, abile a seguire lo sviluppo del gioco e rapido nel colpire il portatore di palla.
Diversamente, Orakpo, fa della potenza e del fisico le sue armi migliori, risultando più decisivo quando si tratta di contrastare le corse o penetrare attraverso la linea di scrimmage avversaria; leader indiscussi della squadra, è molto probabile che daranno vita ad una bella battaglia per la conquista del premio come Defensive Player of The Year della Sun Belt Conference.