Memphis Tigers: quick preview 2016

memphis-99-Football Nation Ranking: n. 72

Head Coach: Mike Norvell (1st year)

Record 2015: 9-4

Match da non perdere: vs. Bowling Green (Oct. 1), vs. Houston (Oct. 25)

Jake Elliott
Jake Elliott

Punto di forza: si tratta quasi di un anno zero per i Tigers, che hanno salutato i protagonisti principali della recente eplosione del programma di football, l’HC Justin Fuente, andato ad allenare Virginia Tech, e il QB Paxton Lynch, scelto nel primo round dell’ultimo Draft dai Denver Broncos; addii che indubbiamente hanno lascianto tanti punti interrogativi in mano al nuovo capo allenatore Mike Norvell, ex OC di Arizona State, che a Memphis trova almeno una certezza, degli special team tra i più solidi della nazione, guidati dal All-American kicker Jake Elliott, primo in Division I-AA nel 2015 con 128 punti realizzati, e il punter, All-AAC First Team, Spencer Smith, primo nella Conference con 47.2 yards di media a punt. Due garanzie che faranno sicuramente comodo all’ex Sun Devil.

Punto debole: la passing defense continua a creare diversi problemi all’università del Tennessee, che ad un anno di distanza presenta gli stessi dubbi della passata offseason, quando però c’era la nota lieta rappresentata dalla FS Reggis Ball; perso lui il DC Chris Ball dovrà ripartire da Jonathan Cook, ex recruit di Alabama che, dopo un’ esperienza positiva in NJCAA al Garden City Community College, sarà chiamato a sostituirlo nel back-end, dove ad affiancarlo troverà Shaun Rupert ed uno dei tre DB starter tornati a Memphis, Chris Morley, 46 placcaggi; gli altri, i cornerback Dontrell Nelson e Arthur Maulet, 2 intercetti a testa lo scorso autunno, sono attesi ad una stagione fondamentale per il loro futuro e ad una crescita che aiuti il team a migliorare sensibilmente i numeri, 260 yds concesse, del 2015.

First look offense: Norvell e l’OC Chip Long sembrano avere tra le mani il talento necessario per iniziare ad introdurre la up-tempo offense, a partire dal backfield, dove lo junior Doroland Dorceus è intenzionato a dare seguito alle prestazioni della passata stagione, 659 yards, 8 TD, facendosi aiutare da Jamarius Henderson e il quasi omonimo Derrell Henderson, uno dei nuovi arrivi che si è messo già in ottima luce durante gli allenamenti primaverili; loro tre e il playmaker Sam Craft, utilizzabile sia come runningback che come slot receiver, 447 yds e 7 touchdowns totali dalla linea di scrimmage lo scorso anno, saranno i principali portatori di palla di un attacco che cercherà di coinvolgere maggiormente anche il TE Daniel Montiel.
Il senior, spesso ai margini del gioco con Fuente, sarà uno dei probabili punti cardine di un passing game che potrà fare affidamento su diversi giocatori esperti, come Phil Mayhue, 670 yards, 1 TD, Anthony Miller, Roderick Proctor, 26 prese per 332 yds, e Tony Pollard, altro giovane emergente; ad armarli il JUCO transfer Riley Ferguson, ex Tennessee Volunteers che proverà nuovamente a sfondare in FBS dopo aver lanciato per 2,942 yards e 35 TD pass con la divisa del Coffeyville Community College, e che finora si è fatto proferire al redshirt freshman Brady Davis, inserito anch’egli nella position battle che ha caratterizzato lo spring game di quest’ultima primavera. Sulla linea, infine, l’unico punto fermo è il centro Drew Kyser, sophomore che ha già dimostrato di saper guidare il reparto nell’anno da matricola.

First look defense: Ernest Suttles, junior che ha fatto registrare 15 placcaggi nel 2015, sarà l’unico volto nuovo di una defensive line che ha perso in primavera Latarius Brady, infortunatosi al ginocchio e disponibile solo ad autunno inoltrato; fino ad allora sarà lui il terzo componente di un front three che recupera sia il DT Donald Pennington, 35 stops, che il DE Christian Johnson, uno dei migliori pass rusher del team con 6.5 tackles for loss e 4.0 sacks all’attivo.
Alle loro spalle lo junior Shareef White, 65 placcaggi, 7.0 tackles for loss, guiderà una mediana che si preannuncia come il nucleo più produttivo del reparto arretrato, potendo contare su altri due player esperti quali Jackson Dillon, giocatore versatile in grado di disimpegnarsi anche come end, e Genard Avery, teammate di White già ai tempi della high school e autore di 53 tackles e 3.0 sacks nel torneo 2015.

Anthony Miller
Anthony Miller

NFL Prospect to watch: arrivato in università come un walk-on, Anthony Miller si è fatto strada nella depth chart dei Tigers lavorando duramente ogni giorno, confermando le parole di elogio che Kevin Locastro, suo allenatore liceale, spese per lui discorrendo con Darrell Dickey, l’ex offensive coordinator di Memphis che decise di portare in Tennessee quel giovane cui erano arrivate tante proposte di ingaggio da parte dei College FCS ma nessuna dalle scuole di Division I-A; a colpirlo fu la decrizione che ne fece il suo coach, ottimo route runner, talentuoso, dotato di buone mani e di una grandissima etica lavorativa, tutte qualità che sono emerse durante la sua permanenza nel programma di football di Justin Fuente, e che l’hanno portato a diventare uno dei receiver più affidabili a disposizione di Paxton Lynch. Veloce, produttivo, ha ricevuto 47 palloni per 694 yards e 5 TD nel 2015, e in possesso di una buona propensione per i big play, promette di fare un ulteriore salto di qualità nella regular season alle porte, che potrebbe fargli da trampolino di lancio per il prossimo Draft NFL.