Kent State Golden Flashes: quick preview 2014.

kent-state-00-Football Study Hall Ranking: n. 107

Head Coach: Paul Haynes (2nd year, 4-8)

Record 2013: 4-8

Match da non perdere: vs. Ohio (Aug. 30), at Miami (OH) (Oct. 25)

Punto di forza: sembra assurdo, ma vista la difficoltà a produrre dell’attacco dei Golden Flashes una buona parte dell’esito di questa stagione 2014 dipenderà dalle qualità del punter Anthony Melchiori, uno junior che ha dimostrato nel recente passato di saper regalare posizioni di campo favorevoli alla propria difesa piazzando l’ovale sempre in prossimità dell’endzone avversaria; un bel vantaggio per un reparto che potrebbe essere chiamato a fare gli straordinari in più di un’occasione.

Punto debole: nonostante il cambio di coach avvenuto lo scorso anno, con Haynes che ha sostituito Hazell, passato alla guida di Purdue, Kent State ha mantenuto la sua tendenza ad avere un attacco basato principalmente sul gioco di corse, e la perdita di un playmaker purissimo come Dre Archer, sotto quest’aspetto, di certo non aiuta; Taylon Durham, senior runningback che nelle gambe pare avere il motore per superare quota 1,000 yards non è il fenomeno in grado di fare la differenza, ma se la linea fosse in grado di supportarlo a dovere, potrebbe raggiungere una produzione accettabile, a differenza di quanto fatto nel 2013.

Anthony Melchiori
Anthony Melchiori

First look offense: nello scorso torneo Colin Reardon ha dimostrato di essere un quarterback con numeri e qualità importanti, ma non sembra ancora pronto per il salto definitivo che dovrebbe proiettarlo tra i migliori pitcher della MAC nel prossimo futuro; coach Haynes ha deciso di confermare la scelta effettuata in autunno puntando nuovamente su di lui nonostante la concorrenza di Nathan Strock, forte del legame che il ragazzo ha saputo costruire con il miglior ricevitore della squadra, Chris Humphrey, che ha servito in 51 occasioni nel 2013, permettendogli di totalizzare 618 yards e 3 touchdowns.
Statistiche che paiono destinate a balzare verso l’alto quest’anno grazie ai dodici, e più, mesi passati a lavorare spalla a spalla e, quindi, ad un’intesa ancora più profonda che dovrebbe confermare il numero 6 come target primario del team davanti al valido tight end Casey Pierce, l’arma prediletta del QB in redzone; un passing game in crescita che si spera possa essere favorito anche da una maggiore solidità della linea offensiva, nella quale sono tornati i soli tackle Reno Reda e Jason Bitsko.

First look defense: le secondarie sono il reparto più esperto del team, e nonostante la perdita di Luke Wollet si presentano ai nastri di partenza con l’altra safety Jordan Italiano pronto nuovamente a far danni e confermarsi tra i migliori tackler del team dopo i 76 placcaggi messi a segno la scorsa stagione; ad aiutarlo ci penseranno l’esperto senior Malcom Pannell e l’altro corner Najee Murray, che coach Haynes si è portato dietro da Ohio State, dove aveva iniziato la sua carriera NCAA due stagioni fa.
Nel mezzo una mediana che alternerà, al fianco di Matt Dellinger, il senior DeVante Strickland e il sophomore Darius Redmond, nel tentativo di supportare nella maniera migliore una linea difensiva che dovrà fare a meno di Roosevelt Nix; senza di lui a portare pressione sul backfield avversario toccherà al junior Chris Fairchild il compito di generare confusione dopo lo snap, nel tentativo di favorire il lavoro dei compagni e le penetrazioni dell’interessantissimo end Terrence Waugh.

Matt Dellinger
Matt Dellinger

NFL Prospect to watch: grandissimo colpitore, il linebacker Matt Dellinger è desideroso di replicare l’ottima stagione passata e migliorare ulteriormente le proprie statistiche, che registrano 77 placcaggi e 1.5 sacks in 12 match disputati; leader emotivo del reparto, atletico e piuttosto veloce a portarsi nel luogo di sviluppo dell’azione, ha le qualità necessarie per diventare il miglior tackler della squadra.
Leggermente frenato dagli infortuni nel corso delle sue prime due season con i Golden Flashes, deve probabilmente mettere su un po’ di massa per reggere il confronto contro i runningback e i ricevitori più pesanti, dai quali spesso tende a subire il placcaggio a causa della sua taglia undersized per il ruolo; istintivo, deve inoltre migliorare nel gioco di copertura per fornire un maggiore supporto nelle azioni di passaggio.