Road to Super Bowl LII: Philadelphia Eagles

Il cammino nella stagione 2017

Dopo la prima stagione post Chip Kelly, targata dalla resurrezione del GM Howie Roseman e dall’insediamento dell’HC Doug Pederson (e del suo staff) la stagione 2017 era fondamentale per capire se la nuova strada intrapresa fosse stata quella giusta. Direi che possiamo essere soddisfatti. Il miglior record della lega (13-3) è solamente la punta dell’iceberg sul quale è stato fatto un lavoro immenso di tutto il compartimento sportivo degli Eagles. Il front office, capitanato dal duo Roseman-Douglas, ha firmato nell’ultima FA giocatori fondamentali per questa rinascita (Jeffrey, Jernigan, Blount, Robinson, Long, Smith, Foles) ha fatto scambi notevoli (Darby, Ajayi) ha scelto molto bene al Draft (Barnett, Jones, Douglas, Clement, Hollins). Su queste solide basi il coaching Staff ha costruito una mentalità vincente, consolidando un gruppo coeso e che darebbe il sangue per la maglia, oltre ad orchestrare sul campo un game plan che si è rivelato devastante sia sul lato offense che su quello defense. Reich, Schwartz e Fipp hanno magistralmente portato le loro unità al massimo delle loro potenzialità, arrivando a risultare tra le migliori di tutta la lega. Ma il più grande merito di questa resurrezione è stato quello di scegliere come Franchise QB Carson Wentz. Il prodotto di NDSU ha letteralmente cambiato il volto della franchigia, sia sul campo, che come appeal a livello dell’intera lega. Queste sono le basi fondamentali sul quale si è costruito il miglior record della lega. Purtroppo si deve fare i conti anche con la sfortuna e in questa stagione su Philadelphia ne è cascata parecchia: i season ending-injuries di giocatori fondamentali quali Wentz, Peters, Hicks, Sproles, Maragos hanno creato voragini in campo e all’interno dello spogliatoio, ma la mentalità del “next man up” ha portato gli Eagles a non fermarsi nemmeno di fronte a queste perdite anzi, è riuscita con merito a mandare Johnson, Brooks, Jenkins e Cox al Pro Bowl mentre per hanno avuto l’onore di essere inseriti nella lista All Pro Kelce, Johnson (first team) Wentz e Cox (second team). Adesso il Divisional Round contro Atlanta ci dirà quanto vale veramente questa squadra adesso, al netto ovviamente dell’elenco pesantissimo di infortunati citato poco sopra.

 

Alcune statistiche

Philadelphia è stata una delle offense più prolifiche della NFL, la settima per esattezza, trainata dalle oltre 2.100 yard di corsa che l’hanno posta al terzo posto per le squadre più produttive nel rushing game. Ma il dato che forse più fa felici i tifosi di Philly è la capacità di convertire le yard in punti: con 28,6 punti a gara è la terza squadra in NFL dopo Rams e Patriots (da cui li divide un punto in 16 gare). E questo nonostante i ritorni (punt e soprattutto kickoff) abbiano aiutato veramente poco, con i ritorni di kickoff in cui gli Eagles sono ultimi in lega.

Ma l’equilibrio tra capacità dell’attacco e capacità della difesa con Philadelphia è rappresentato ad alti livelli: la D# degli Eagles è quarta in NFL sia per yard concesse che per punti concessi, questo pone il team della Pennsylvania come l’unico della NFL assieme a New England nella Top 5 sia di attacco che di difesa. A questo aggiungiamo che gli Eagles sono quarti in lega anche per intercetti e per fumble, e quarti anche per rapporto tra turnover forzati e turnover subiti.

 

Pro

– Coaching Staff: l’Head Coach Doug Pederson è un serio candidato al premio di Coach of the Year, in due anni è riuscito a creare un gruppo unito, che da il sangue per il suo allenatore e per i colori che indossa. L’Offensive Coordinator Frank Reich è un uomo nell’ombra (il play calling è totalmente nelle mani di DP) ma è fondamentale nel disegnare gli schemi e nello sviluppare i giocatori. Il Defensive Coordinator Jim Schwartz è uno dei più esperti e combattivi di tutta la lega. Da citare anche il QB Coach De Filippo ed il DB Coach Undlin oltre allo ST Coach Fipp, decisivi nel plasmare unità ad eccellente rendimento sul campo.

– D-Line. La migliore della lega nella run-defense e una delle migliori nelle pressioni del QB avversario. Curry-Cox-Jernigan-Graham sono una linea fenomenale. Long ed il first round Barnett sono dei backup di sicuro affidamento.

– Safeties. Il Pro Bowler Malcom Jenkins ed il suo compare Rodney McLeod sono uno dei migliori tandem della lega. Fantastici sia in coverage che sul run support.

– Lane Johnson. Il miglior Right Tackle di tutta la lega. Finalmente selezionato per il suo primo Pro Bowl e per il first team All Pro quest’anno ha letteralmente dominato pass rusher del calibro di Von Miller e Kalil Mack. Con la RG Brooks (Pro Bowl anche per lui) ed il C Kelce (first team All Pro) formana una delle migliori O-Line della lega.

– Zach Ertz. Primo Pro Bowl anche per il Tight End ex Stanford. Uno dei più letali nel suo ruolo, grazie alla sua capacità di correre tracce perfette e grazie alle sue mani vellutate. Letale in red zone.

 

Contro

– Carson Wentz. La rottura dell’ACL da parte del prodotto di NDSU ha per quanto mi riguarda, segnato la fine delle nostre velleità di successo finale. Nonostante abbia saltato le ultime tre partite ha lanciato per 33 TD pass, sorpassato nel finale solo da Russell Wilson che ne ha fatti registrare 34 (ma su 16 gare). La sua abilità di creare dal nulla ha contribuito a rendere gli Eagles la miglior squadra della lega sui terzi down. L’infortunio gli ha probabilmente tolto un titolo di MVP quasi certo. E meritato.

– Nick Foles. Se con Wentz Philadelphia aveva uno dei migliori attacchi sui terzi down della NFL, con Foles probabilmente è diventato il peggiore. Dopo la partita da 4 TD pass contro i Giants dove ha illuso quasi tutti, nelle seguenti uscite è tornato ad essere il vecchio Foles, quel giocatore mediocre che ha fallito ovunque sia andato. Da St Louis, passando per Kansas City. Quella stagione da 27 TD pass e 2 INT sembra proprio una desolata oasi nel deserto. Adesso però non ci tocca che sperare nel miracolo. Anche se sarà dura.

– Big plays. L’ottima difesa di quest’anno è stata un pò scalfita nelle ultime settimane da alcuni lanci sul profondo che hanno evidenziato qualche lacuna sul deep coverage da parte dei nostri CB. Mills non è un velocista lo sappiamo e le tracce slant-and-go lo mettono abbastanza in difficoltà soprattutto contro i ricevitori rapidi nel breve. Preoccupante è stato però vedere che anche un CB velocissimo come Darby sia stato in evidente difficoltà sugli stessi movimenti. Qui forse pesa la troppa aggressività dei due CB nel tentare di anticipare il movimento del WR, andando a cercare sempre la palla. Non sempre tutta questa aggressività paga. Contro i Falcons la secondaria dovrà concedere poco e nulla a Julio Jones e compagnia.

– Running game. Qui passano le sorti in post season degli Eagles. Se il running game sarà di livello come è stato per gran parte della stagione, allora Foles avrà parecchie probabilità in più di condurre questa squadra fino in fondo. Se il running game dovesse fallire allora la strada sarà parecchio in salita.

– Poca esperienza nei Play Off. Blount e Long esclusi, visto che hanno ben fieri al dito l’anello di Campioni NFL conquistato l’anno scorso con i Patriots, questa è una squadra tendenzialmente molto giovane, con poca esperienza di post season e di partite secche. Ecco questo potrebbe essere il limite più grosso di questa squadra nella corsa al titolo.

 

– Philadelphia Eagles Italia –