Cleveland Browns: inutile piangere sul latte versato.

Con la sconfitta di Domenica contro gli Steelers i Browns si sono uniti ai Lions come uniche franchigie ad aver perso tutte le partite della Regular Season.

In questo articolo cercherò di spiegare quali sono i motivi di questo risultato e come dovrebbero muoversi secondo me i Browns in questa offseason e nelle prime pick del draft.

Cominciamo a capire come è stato possibile arrivare afinire con il record di 0-16.

Partiamo da quella più grave, la mancanza di esperienza che ha portato ai troppi errori, turnover e penalità, nei momenti chiave della partita sia da parte dell’attacco che dalla difesa. Avere la squadra più giovane della lega non è certo un vantaggio nella NFL e i Browns ne sono stata la dimostrazione con i numerosi intercetti di Kizer e le penalità difensive, specialmente di Garrett nei terzi down avversari.

Le secondarie: L’arrivo di Peppers non ha certo coperto le mancanze dei suoi compagni di reparto. sia Taylor che Mccourty non sono dei cornerback in grado di annullare i top ricevitori avversari, costringendo le due safety a giocare molto sul profondo per evitare che la squadra venisse costantemente impallinata, lasciando ampi spazi nel gioco a medio raggio per gli attacchi avversari.

In difesa è anche mancata molto una pressione costante sul quarterback avversario. Quando Garrett è tornato in campo la situazione è migliorata, ma non ancora abbastanza da impensierire gli attacchi avversari. La prima scelta assoluta deve dimostrare l’anno prossimo di poter diventare quella forza in grado di cambiare la faccia del front seven dei Browns.

Se i problemi in difesa possono riassumersi solo in questi due, in attacco il discorso è ben diverso e c’è ancora molto da migliorare.

La continua mancanza di un franchise quarterback ha pesato anche quest’anno. Il rookie Kizer, nonostante essere stato alcune volte panchinato, è stato colui che ha guidato l’attacco dei Browns. Il ragazzo ha dimostrato potenziale e crescita, i passi da gigante sono stati notevoli durante la stagione, però ha ancora molto in cui migliorare specialmente nel modo di giocare, troppi rischi presi che si sono tramutati in sanguinosi intercetti, cose che solo l’esperienza o avere un modello più esperto davanti possono insegnargli.

Aggiungiamoci inoltre la mancanza di una vera colonna portante nell’attacco dei Browns e la frittata è fatta. Crowell è andato molto male, nonostante una buona linea sul gioco di corse  ha dimostrato di non essere un power running back costante su cui poter fare affidamento. Mentre fra i ricevitori la mancanza di Coleman per ben sei settimane e i troppi drop dei suoi compagni di reparto, in particolare quelli di Britt, poi cacciato senza cerimonie con l’arrivo del nuovo GM Dorsey, hanno pesato tanto sia su tutta la squadra che sulla fiducia del giovane qb.

La linea d’attacco ha giocato oggettivamente discretamente bene, anche dopo l’infortunio del left tacke Thomas sostituito in modo egregio da Drango, che potrebbe essere provato come right tackle al posto di Coleman messo in crisi troppe volte e colpevole di troppe penalità.

Concludendo un altro grave problema è stata la mancanza di un vero Offensive Coordinator, Jackson copre anche quel ruolo oltre a quello di head coach, ha pesato molto.  Jackson ha chiamato diversi schemi sbagliati, soprattutto in casi di terzo e corto, che hanno costretto l’attacco a dover recuperare in affanno negli ultimi quarti della partita.

Il lavoro da fare è davvero tanto, ma il front office ed il coaching staff, con Jackson confermato anche per la prossima stagione come HC, hanno tutti i mezzi fra salary cap e pick al draft per riuscire a coprire le maggioranza dei problemi della squadra.

Ecco come dovrebbero lavorare i Browns e come andare a coprire i problemi della squadra

Capire fin da subito se Joe Thomas tornerà per il 2018. Dopo l’infortunio subito contro i Titans, il nostro left tackle ha dichiarato che deciderà solo ad inizio 2018 se tornerà a giocare per le prossime stagioni o smetterà con il football professionistico. Thomas è un giocatore difficilmente sostituibile, sia per il livello di gioco che offre sia per il carisma e la leadership in spogliatoio e la dirigenza deve fare il possibile per riaverlo anche per la prossima stagione.

Cercare un quarteback veterano in free agency. Non ritengo che il prossimo draft proponga dei qb già pronti per entrare in campo da professionisti fin da subito e non getterei via Kizer dopo solo una stagione. Diverse possono essere le opzioni interessanti anche se quelle che più m’intrigano sono Alex Smith dei Chiefs ed Eli Manning dei Giants. Entrambi sono veterani navigati oltre ad essere ottimi professionisti, oltre ad essere in grado di giocare fin da subito. Il giovane qb potrebbe imparare molto stando dietro ad uno dei due.In caso si volesse puntare su un giovane con ancora tante aspirazioni e voglia di giocare e non si volesse più puntare per davvero su Kizer, Kirk Cousin sarebbe una valida alternativa.

Trovare un power back che alleggerisca la pressione sul gioco aereo. In questo caso la risposta per il sottoscritto è solamente una. Saquon Barkley l’esplosivo running back da Penn State che si vocifera potrebbe essere anche un giocatore migliore di Ezekiel Elliot.

Solidificare le secondarie. Qui si può agire sia in Free Agency che nel draft visto la presenza di numerosi ottimi giocatori sia nella posizione di safety, Fitzpatrick da Alabama e James da Florida State, che di cornerback, Ward da Ohio e Jackson da Iowa, In FA il rischio più grande è strapagare un giocatore poco motivato e che si sposti in Ohio solo per incassare l’assegno e basta. Quindi visto le numerose pick che abbiamo preferirei che queste due posizioni venissero coperte al draft.

Puntellare sia la linea offensiva che difensiva. In quella offensiva in caso di ritorno di Thomas la soluzione si troverebbe già in casa, in caso contrario nella notte di venerdì è possibile trovare dei validi elementi senza sprecare scelte alte. Mentre nella linea difensiva il ritorno dall’infortunio di Ogbah porterà sicuramente ad un upgrade nella pressione sul qb avversario e non sarebbe male trovare un buon defensive tackle da affiancare a Shelton.