Utah Utes: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 40

Head Coach: Kyle Whittingham (14th year, 104-50)

Record 2016: 10-3

Match da non perdere: at BYU (Holy War, Sep. 9), at Southern California (Oct. 14), vs. Colorado (Rumble in the Rockies, Nov. 25)

Mitch Wishnowsky

Punto di forza: gli Utes hanno vinto per la terza volta di fila il prestigioso Ray Guy Award e dopo Tom Hackett è toccato a Mitch Wishnowsky alzare il trofeo come miglior punter della nazione, premio corrispostogli dalla NCAA dopo che ha mantenuto una media di 47,7 yards calciate a punt, costringendo gli avversari a partire da posizioni di campo decisamente sfavorevoli; dotato di una buonissima gamba e di un calcio profondo, il talento australiano ha piazzato ben 17 calci dentro le 10 yds avversarie nelle ultime 11 partite disputate, e anche quest’anno si preannuncia come il giocatore più in grado di fare la differenza nel roster di Utah.

Punto debole: le secondarie sono in completa ricostruzione viste le tante partenze avvenute al termine della scorsa stagione e l’unica nota lieta per il DC Morgan Scalley è la permanenza a roster di un playmaker del calibro di Chase Hansen, leading tackler della squadra, con 90 placcaggi e 7.5 tackles for loss, e leader indicusso del reparto difensivo, che ha guidato con 3 intercetti, 9 broken pass, 3 forced fumbles e 4 fumbles recuperati; sarà lui a reggere sulle spalle l’intero gruppo dei defensive back ma di certo da solo non potrà fare molto e a Salt Lake City sperano che il cast di supporto, i CB Tyrone Smith, Julian Blackmon, il nichel Terrell Burgess e l’altra S Corrion Ballard, giocatore dell’anno con il Blinn College nella Southwest Football Conference della NJCAA, cresca il più velocemente possibile.

First look offense: nonostante la perdita di molti starter la linea offensiva rimane molto solida e si presenta al via della nuova stagione con diversi elementi in grado di mantenere alto il livello di gioco del reparto, che oltre al confermato Salesi Uhatafe, right tackle che ora dovrebbe essere utilizzato come guardia, può contare sul possente Brandon Jackson, LT che ha già mostrato ottime cose nel corso della sophomore season; alle loro spalle il quarterback Troy Williams, 2,757 passing yards, 15 TD pass, 8 INT, continuerà a guidare l’attacco cercando di avvalersi dei consigli del nuovo OC Troy Taylor, QB guru arrivato da Eastern Washington, per migliorare le decisioni che prende sul campo e difendere il suo starting spot dall’attacco dei colleghi Tyler Huntley e Cooper Bateman, un trasferimento da Alabama.
A ricevere i suoi pass ci sarà ancora Raelon Singleton, secondo miglior target del 2016 con 464 yds e 4 touchdowns all’attivo, che guiderà un gruppo piuttosto folto in cui dovrebbero trovare ampio spazio i vari Demari Simpkins, 158 yards, 1 TD, Siaosi Wilson, 2 segnature, i tight end Tyler Bell e Bapa Falemaka, redshirt freshman sugli scudi in primavera, e il neo arrivato Darren Carrington, dismesso dal programma di football di Oregon dopo l’arresto subito a Luglio che con la divisa dei Ducks ha ricevuto per 606 yds e 5 touchdowns nell’ultimo torneo; l’ex backup Zack Moss, 382 yards, 2 TD, sarà invece il nuovo leading back del team dopo aver lavorato bene dietro a Joe Williams in autunno, e dividerà il backfield con Jordan Howard e Devonta’e Henry-Cole.

First look defense: la forza del reparto è nella coppia dei defensive tackle Lowell Lotulelei e Filipo Mokofisi, 45 placcaggi, 8.0 tackles for loss, 5.0 sacks, stantuffi centrali che sono stati tra i protagonisti principali di una rushing D che ha concesso appena 12.7 yds partita agli avversari; i due saranno anche gli elementi più esperti di un front four che vedrà diversi giocatori alternarsi negli spot esterni, con il veterano Kylie Fitts che guiderà un folto gruppo di giovani, i sophomore Bradlee Anae, Caleb Repp, e il redshirt freshman Maxs Tupai.
Sulle corse contribuirà attivamente anche la mediana a due degli Utes, in cui partiranno titolari i confermatissimi senior Sunia Tauteoli, 57 tackles, 2 intercetti, e Kavika Laufatasaga, 52 stops, 5.0 tkl for loss, ma che all’occorrenza potranno essere aiutati da validi backup del calibro di Cody Barton, secondo nel team con 66 tackles e 8.5 placcaggi per perdita di terreno, e Karsen Liljenquist, interessantissimo trasferimento primaverile dallo Snow College.

Lowell Lotulelei

NFL Prospect to watch: a sorpresa Lowell Lotulelei ha deciso di ritardare di un anno la sua entrata in NFL e tornare a Salt Lake City per la senior season universitaria cercando così di guarire tranquillamente dall’infortunio che lo ha limitato nella prima parte di offseason e, allo stesso tempo, accrescere il suo appeal in vista del Draft 2018, al quale si presenterà come uno dei top prospect del ruolo dopo aver confermato la sua efficacia nel contrastare le run avversarie con 28 placcaggi e 8.0 tackles for loss messi a segno nel 2016.
Veloce, istintivo, abile a farsi strada sulla linea di scrimmage è un cacciatore di quarterback produttivo, 5.0 sacks all’attivo nella terza stagione a Utah, che sfrutta rapidità sul primo passo e dimensioni fisiche per aggredire i lineman avversari; ancora inconsistente nelle situazioni di passaggio, dove viene limitato dalla poca reattività e da braccia corte che gli impediscono di mettere le mani sul pallone, può giocare sia come defensive tackle nello schieramento a 4 che come nose in quello a 3.