Utah Utes: quick preview 2016

utah-13aFootball Nation Ranking: n. 31

Head Coach: Kyle Whittingham (12th year, 95-46)

Record 2015: 10-3

Match da non perdere: vs. Southern California (Sep. 3), at UCLA (Oct. 22)

J.J. Dielman
J.J. Dielman

Punto di forza: anno complicato per gli Utes, che si trovano a dover sostituire quarterback e runningback che hanno scritto la storia recente del programma, ma che per loro fortuna possono ancora contare su una delle migliori linee offensive della nazione, guidata dal right tackle J.J. Dielman, da tempo finito sui taccuini degli scout NFL; sul lato opposto il JUCO transfer Garrett Bolles, reduce da un’ottima stagione in NJCAA con lo Snow College, sarà l’unico volto nuovo di un gruppo completato dalle guardie Salesi Uhatafe, Isaac Asiata, e dal centro Hiva Lutui.

Punto debole: persi i tre linebacker che si erano alternati in mediana la passata stagione, Gionni Paul, Jared Norris e Jason Whittingham, Utah ha cercato di trovare una nuova quadratura in estate, puntando con decisione sugli ex backup Cody Barton e Sunia Tauteoli, schierati stabilmente con il first team in primavera, e sull’interessantissimo talento proveniente dagli Junior College, David Laufatasaga, che può già ritagliarsi uno spazio importante in questo 2016.

First look offense: l’addio di Travis Wilson ha di fatto aperto una battaglia per la posizione di quarterback destinata a prolungarsi fino all’autunno, con l’ex backup Brandon Cox, il JUCO transfer, ex Washington, Troy Williams, e il true freshman Tyler Huntley, unitosi al team già a Gennaio, pronti a lottare fino all’ultimo momento utile per conquistare lo spot alle spalle del centro; un conflitto che attualmente non ha permesso ai co-offensive coordinator Jim Harding e Aaron Roderick di trovare una soluzione, tanto che, in accordo con Coach Whittingham, potrebbero decidere di iniziare la nuova stagione con due QB da alternare nel ruolo di starter durante la partita.
In ogni caso la mancata scelta può incidere pesantemente su un reparto receiver in cui regna già l’incertezza dovuta alla sostituzione dei primi tre target della passata season, e in cui gli Utes sono costretti a puntare sull’ex cornerback Cory Butler-Byrd, spostato sul lato offensivo della palla durante l’offseason; lui, i sophomore Tyrone Smith e Raelon Singleton, saranno i papabili titolari di un gruppo che recupererà il senior Tim Patrick, al rientro da un brutto infortunio alla gamba che lo ha tenuto fuori per tutto il 2015, e che può fare affidamento su alcuni tight end attesi ad una crescita repentina, Siale Fakailoatonga, 12 prese per 120 yards, e Evan Moeai. Decisamente più convincenti e produttivi i nuovi runningback, Joe Williams, che ben ha sostituito, correndo per 477 yds e 3 touchdowns, Devontae Booker nelle battute finali dello scorso torneo, e Troy McCormick, messosi in luce in primavera.

First look defense: confermatissima la linea difensiva, ancorata intorno ai DT Lowell Lotulelei e Filipo Mokofisi, 18 placcaggi, 1.5 sacks, stantuffi centrali di un quartetto che si presenta al via con tre DE in grado di alternarsi negli spot esterni, gli starter Kyle Fitts e Hunter Dimick, entrambi autori di 7.0 tackles for loss la passata stagione, e il primo backup Pita Taumoepenu, che ha fatto registrare 4.0 sacks negli scampoli di partita giocati lo scorso anno.
Nelle secondarie, l’ottima FS Marcus Williams, 65 tackles, 5 INT, 5 pass defended, guida un reparto che ha guidato la Pac-12 con 22 intercetti messi a segno nel 2015; a completarlo la SS Chase Hansen, un ex quarterback, il NB Justin Thomas, 48 placcaggi, 6 broken pass, e due espertissimi cornerback, Reginald Porter, 11 pass defended, e Dominique Hatfield, 4 intercetti. Molto buoni, per chiudere, anche gli special team, dove l’australiano Mitch Wishnowski andrà a sostituire il due volte vincitore del Ray Guy Award Tom Hackett nel ruolo di punter, e Andy Phillips è stato confermato in quello di kicker, dopo una positiva campagna 2015 chiusa con 23 field goal trasformati su 27

Lowell Lotulelei
Lowell Lotulelei

NFL Prospect to watch: sempre più interessato a seguire le orme del fratello maggiore Star, Lowell Lotulelei si appresta a giocare quella che dovrebbe essere la sua ultima stagione a Salt Lake City; leader della D-line di Utah da ormai un paio di anni, ha visto la sua produzione calare, 26 placcaggi, 5.0 tackles for loss, 1.0 sack, la scorsa season a causa della maggiore attenzione che gli hanno dedicato le linee offensive avversarie. Portentoso quando decide di entrare nel backfield, ha dimostrato che difficilmente gli sfugge un portatore di palla che sta cercando di farsi spazio tra i tackle, mentre presenta alcune limitazioni quando questo decide di sviluppare corse esterne; imponente, abbastanza rapido sul primo passo e adatto ad essere schierato anche come nose in una linea a tre, braccia corte e reattività limitata gli hanno impedito fin qui di essere un fattore anche nelle situazioni di passaggio.