Notre Dame Fighting Irish

In vista della prossima stagione di college football, vi presentiamo una breve storia delle principali università che partecipano alla NCAA, con una breve biografia del coach ed una depth chart di massima.

Notre Dame è una delle grandi squadre collegiali d’America. I Fighting Irish, dal 1887 quando giocarono la prima gara con la già quotata Michigan, sono diventati una forza che continua ad emanare fascino grazie ai risultati di questi ormai centoventi anni di vita, in cui gli. Undici titoli nazionali sono solo la punta dell’iceberg.

Nei primi trent’anni di vita il college ebbe stagioni positive giocando sia contro high school che contro altre università, la cordiale rivalità con Michigan, che aveva sempre mazzuolato gli Irish, venne bruscamente interrotta nel 1909 dopo la prima vittoria di Notre Dame, che portò alla definitiva ribalta nazionale la squadra, Jesse Harper, coach dal 13 al 1917, diede un’impronta più seria all’attività dell’università limitandola alle sole gare intercollegiali, con schedule toste, accendendo le rivalità con Army e Michigan State.

Quando Harper si ritirò nel 1917, sulla sideline si fermò un ragazzo che fino a pochi anni prima aveva giocato con grande successo: Knute Rockne. Rimangono celebri alcuni giocatori che hanno giocato per lui come George “The Gipper” Gip, morto di faringite streptococcica nel 1920, ed i “Four Horsemen”. Quattro titoli nazionali ed un Rose Bowl vinto contro Stanford furono il bottino di Rockne che, sfortunatamente, rimase ucciso in un incidente aereo in Kansas nel marzo del 1931.

Heartley “Hunk” Anderson sostitui Rockne fino al 1934, ed Elmer Layden, uno dei Four Horsemen, portò la squadra fino alla stagione 1940 quando Notre Dame fu affidata ad un altro ex-giocatore di ND, Frank Leahy, che fece trascorrere un’epoca d’oro alla squadra, perdendo la miseria di undici gare in undici anni e portando la squadra a altri quattro titoli nazionali nel 1943, 1946, 1947 e 1949., senza contare che nel 1944 e 1945 era impegnato in guerra nell’aviazione!

L’abbandono di Leahy portò ad un periodo di risultati negativi, nonostante giocatori eccellenti quali Paul Hornung, fino all’assunzione di Ara Parseghian da Northwestern, non cattolico e di origine armena: praticamente una pugnalata per una scuola a totale vocazione confessionale e che aveva sempre scelto le sue guide tra devoti cattolici.

La concretezza di Parseghian (celebre il 10-10 contro Michigan State nel 1966) valsero un altro straordinario periodo d’oro per Notre Dame che valsero due titoli nazionali, cinque presenze in post-season con una vittoria al Cotton, una al Sugar e una all’Orange. Durante la stagione 1974 sei giocatori vennero accusati di violenza e espulsi dal programma, e Parseghian scoprì che una delle figlie soffriva di sclerosi multipla. La stanchezza di un decennio di fatiche e vittorie si fecero sentire, portandolo all’abbandono al termine dell’annata.

Dan Devine sostituì Parseghian grazie ad un ottimo curriculum in NFL, e portò in sei anni ad un altro titolo nazionale ed a tre vittorie su quattro presenze alla post season. Dopo la sua partenza e la breve e mediocre esperienza con Gerry Faust, giunse a South Bend Lou Holtz, e grazie alla sua decennale esperienza nell’Indiana, fatta di stretta disciplina e grandi doti di motivatore, portò quello che finora è l’ultimo titolo nazionale di un college pieno di gloria.

Dal ritiro di Holtz fino alla fine della prima decade del nuovo millennio, la squadra ha sofferto, principalmente per la prima accusa da parte della NCAA di violazione delle norme sui benefit agli studenti-atleti, per la storia di Coach O’Leary, dimissionario dopo cinque giorni dall’assunzione in carica, e per le sciagurate gestioni di Tyrone Willingham e Charlie Weis che contribuirono a portare a ND una striscia negativa di nove sconfitte consecutive alla post season. Con Weis peraltro ND rimediò la prima sconfitta contro Navy dal lontano 1963.

L’assunzione infine di Brian Kelly, precedentemente a Cincinnati, ha rinverdito il passato della scuola, portandola fino al BCS National Championship di gennaio 2013 dove però Alabama ha asfaltato gli Irish 42-14.

 

Il Coach

Brian Kelly ha un solido passato alle spalle, di quelli che ti fanno pensare che il posto che ha se lo è guadagnato. Partito da Grand Valley State, come assistente ed allenatore della secondaria, è passato a HC per giungere a tre consecutive finali della Division II, vincendone due. A quel punto era impossibile non notarlo e venne assunto da Central Michigan dove in tre anni portò la squadra al titolo MAC ed all’invito al Motor City Bowl. Il Bowl non lo vide in sideline perchè Cincinnati, membro della Big East, lo assunse per giocare e vincere l’international Bowl e per farsi letteralmente trascinare a due vittorie nella Big East ed alla qualificazione ad un Orange Bowl (perso) ed a un BCS Bowl, il Sugar di gennaio 2010 dove Kelly non fu in sideline perchè già a preparare le successive stagioni con Notre Dame.

Kelly con tutta probabilità sfrutterà la presenza Everett Golson (seconda chance per lo starter 2012 poi espulso dal programma) per giocare una offense dove abbonderà la zone read, contando sull’atleticismo del suo QB e sulle importanti armi offensive, sembra che ci possano essere margini per rivedere un attacco spinto al limite delle sue possibilità nel gioco aereo.

 

Depth Chart

OFFENSE
WR 7 Fuller, William JR/2 86 St. Brown, Equanimeous FR
WR 3 Carlisle, Amir SR 16 Hunter Jr., Torii JR/1
WR 2 Brown, Chris SR/3 88 Robinson, Corey JR/2
LT 78 Stanley, Ronnie SR/2 70 Bivin, Hunter JR
LG 56 Nelson, Quenton SO 71 Bars, Alex SO
OC 72 Martin, Nick GR/3 53 Mustipher, Sam SO
RG 79 Elmer, Steve JR/2 62 McGovern, Colin JR
RT 68 McGlinchey, Mike JR/1 75 Harrell, Mark SR
TE 13 Luatua, Tyler SO/1 10 Jones, Alize FR 82 Weishar, Nic SO
QB 14 Kizer, DeShone SO 12 Wimbush, Brandon FR
RB 20 Prosise, C.J. SR/1 33 Adams, Josh FR 34 Williams, Dexter FR
DEFENSE
DE 45 Okwara, Romeo SR/3 98 Trumbetti, Andrew SO/1
DT 91 Day, Sheldon SR/3 93 Hayes, Jay SO
NG 75 Cage, Daniel SO/1 99 Tillery, Jerry FR
DE 90 Rochell, Isaac JR/2 55 Bonner, Jonathan SO
OLB 17 Onwualu, James JR/2 48 Martini, Greer SO/1
MLB 38 Schmidt, Joe GR/3 5 Morgan, Nyles SO/1 59 Grace, Jarrett GR/2
OLB 9 Smith, Jaylon JR/2 4 Coney, Te’Von FR
CB 36 Luke, Cole JR/2 24 Coleman, Nick FR
SS 22 Shumate, Elijah SR/3 29 Baratti, Nicky SR/1
FS 10 Redfield, Max JR/2 41 Farley, Matthias SR/3
CB 6 Russell, KeiVarae SR/2 12 Butler, Devin JR/1
SPECIAL TEAMS
P 85 Newsome, Tyler SO
PK 19 Yoon, Justin FR 43 Chereson, John JR
LS 61 Daly, Scott SR/2 99 Smith, Hunter SR/1
H 14 Kizer, DeShone SO 19 VanGorder, Montgomery SO
PR 9 Sanders, C.J. FR 7 Fuller, William JR/2
KR 3 Carlisle, Amir SR 9 Sanders, C.J. FR 20 Prosise, C.J. SR/1