Independence Bowl 2014: preview

DUCK COMMANDER INDEPENDENCE BOWL
Miami (6-6) vs South Carolina (6-6)
3:30 PM ET, December 27, 2014 – Independence Stadium, Shreveport, LA

A Shreveport, scontro tra due squadre che si possono definire due deluse di stagione.

“The U” ha chiuso 6-6, rimediando ben cinque sconfitte di conference che hanno posto la squadra di Al Golden in fondo alla division assieme a Virginia e Virginia Tech. Le tre sconfitte del finale di stagione hanno rovinato un andamento a singhiozzo, ed hanno messo sulla graticola coach Golden, al quarto anno nel programma e chiamato a dare un segnale che faccia quantomeno intravedere la speranza di ricostruire il programma dopo anni di magre, con il titolo di conference che manca ormai dal 2003, ultimo anno in cui gli Hurricanes finirono con 10 vittorie.

Inizio della slavina di fine stagione: il dilapidare il vantaggio di 13 punti alla fine del primo tempo nella sconfitta 30-26 contro Florida State il 15 novembre. Il direttore atletico Blake James ha inoltre sottolineato che una stagione da 6-6 “non è accettabile per l’Università di Miami” pur ribadendo il sostegno a Golden, 8-10 nelle sue ultime 18 partite, concedendo almeno 30 punti in 11 di queste gare.

Per ovviare a quella che sembra una difesa di statue di cera, Miami ha bisogno di una grande prestazione dal running back Duke Johnson (foto dx). Dopo aver terminato ad un soffio dalle 1.000 yard in ciascuna delle sue prime due stagioni, ha sfondato il traguardo in grande stile nel 2014 con 1.520 e 10 touchdown, guadagnando il first team All-ACC e diventando il miglior rusher di sempre della scuola con 3.387 yard. 7,0 yard per portata e 33 ricezioni per 370 yard e tre TD ne hanno costituito una minaggia all-purpose e lo hanno messo sotto gli occhi degli scouter, soprattutto in virtù del fatto che il ragazzo non ha ancora annunciato se intende tornare per l’ultimo anno o se intende dichiararsi per il Draft 2015. A lui si aggiunge l’eccellente annata del nuovo volto di Miami, il QB Brad Kaaya, vincitore del Rookie of the Year della ACC, con quasi 3.000 yard passate e 25 TD.

La stagione dei Gamecocks ha, senza tanti giri di parole, estremamente deluso le aspettative di un ranking di preseason che la poneva al #9. La difesa non ha mai trovato il passo, a partire dalla devastate sconfitta in casa 52-28 in apertura di stagione contro Texas A&M, per finire con statistiche deprimenti come ben nove gare su dodici con gli avversari che hanno ottenuto oltre 430 yard di total offense ed una media finale di 31,8 punti.

Johnson, con questa base di partenza, non può che essere un orribile incubo per South Carolina, che ha permesso a ben nove giocatori di correre per almeno 100 yard a gara, che se si parla di Todd Gurley ci può anche stare, ma se lo fa anche Hank McCloud di Furman (106 yard e 8,2 YPC) qualcosa non funziona, e nemmeno di poco. Ragionare utilizzando le mancanze non ha molto senso, ma i numeri di questa stagione sembra diano ragione a chi vedeva in Jadeveon Clowney l’uomo che ancorava una difesa rimasta assolutamente all’asciutto di All-SEC nel 2014, pur dando atto che South Carolina sia, dal punto di vista difensivo, una squadra giovane ed inesperta al di là del Clown.

Tuttavia South Carolina e Steve Spurrier sanno essere stimolati dalle grandi sfide: cercano la quarta vittoria a fila in un bowl dopo aver battuto in ordine Nebraska, Michigan e Wisconsin negli ultimi tre anni. Non noccioline. Spurrier tuttavia dovrà fare i conti con alcuni problemini anche in attacco, che comunque si è piazzato tra i top-25 della NCAA su passaggio con Dylan Thompson a 3.280 yard passte e 24 TD con 11 INT. Segnalata l’assenza del WR Shaq Roland (26 passaggi per 356 yard e quattro touchdowns nel 2014), occorerà capire la motivazione del running back Mike Davis (foto sx) che si è dichiarato per il draft. Davis ha bisogno di 73 yard per raggiungere Archie Rogers come secondo back nella storia della scuola con più di una stagione da 1.000 yard corse. Saranno invece al suo posto due pezzi da novanta come il lineman A.J. Cann ed il WR Pharoh Cooper.

Previsione: possono esserci tutti i problemi del mondo su South Carolina, è vero, e ce ne sono tanti in questo momento, tuttavia nel complesso la squadra ha più talento ed è più predisposta a giocare sfide importanti. Con tutto il rispetto per Miami e per i bookmakers che dnno vincenti lievemente gli U, secondo me la spunterannoi Gamecocks in una gara ad alto punteggio.

 

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