Rose Bowl 2018 preview: Georgia Bulldogs vs. Oklahoma Sooners

In centoquattro anni di storia è la prima volta che due programmi tra i più leggendari e blasonati del college football si trovano di fronte al Rose Bowl, e se per Oklahoma raggiungere una finale di prima fascia è un appuntamento quasi fisso da anni per Georgia si tratta di un gradito ritorno dopo stagioni altalenanti che l’hanno sempre vista chiudere tra le seconde linee della SEC, conference che hanno vinto nel 2017 dopo un digiuno lungo dodici anni.

A riportare i Bulldogs ai vertici ci ha pensato Kirby Smart in appena un paio di stagioni, lavorando benissimo sia a livello di rercruiting che sul terreno di gioco, dove la sua squadra può vantare uno dei migliori running game della nazione sfruttando il talento di due All-American del calibro di Nick Chubb e Sony Michael, entrambi destinati a diventare due pezzi pregiati del prossimo Draft NFL e passare il testimone al promettente D’Andre Swift, 597 yards corse e 3 TD realizzati in appena 73 portate.

Con un backfield del genere è facile comprendere come l’università di Athens abbia affidato senza problemi la direzione dell’attacco ad un true freshman come Jake Fromm, subentrato al sophomore Nick Eason dopo che quest’ultimo si è infortunato al ginocchio e diventato in poche settimane un punto di riferimento per tutto il reparto, lanciando per 2,173 yds, 21 touchdown pass e 5 intercetti, sfruttando la protezione di una linea che presenta validi elementi quali il LT Isaiah Wynn e il centro Lamont Gaillard.

Fermare i suoi runner e cercare di costringerlo a lanciare il più possibile sarà la tattica che cercheranno di utilizzare i Sooners, ricalcando quanto fatto da Auburn nel match valido per il titolo della Southeastern Conference poche settimane fa, quando la difesa dei Tigers aveva concesso appena 1,4 yards a portata ai RB dei Bulldogs; il linebacker Emmanuel Beal, 89 placcaggi, e l’EDGE Ogbonnia Okorowonko, 17.0 tackles for loss, proveranno a lasciare poco spazio agli avversari alzando la pressione del front seven con il contributo dell’emergente MLB freshman Kenneth Murray e delle safeties William Johnson e Steven Parker, autori di 57 stops a testa, nel tentativo di dimostrare altresì che la defense di Okla è migliore di quanto dicano i numeri.

Per molti esperti il fatto che il team appartenga alla Big XII è sintomo di poca cura agli aspetti difensivi del gioco, ma nonostante qualche punteggio roboante in molte partite i ragazzi del reparto allenato da Mike Stoops hanno retto il confronto, e messo a dura prova un attacco molto ben attrezzato come quello di Ohio State durante la regular season; l’head coach Lincoln Riley, subentrato ad inizio estate al prepensionato Bob Stoops, farà di tutto per fugare i dubbi sulla consistenza difensiva della sua squadra.

Dubbi che ovviamente non persistono sul lato offensivo dell’ovale, dove il fresco vincitore del Heisman Trophy Baker Mayfield fa il bello e il cattivo tempo a suo piacimento, mostrando una padronanza del gioco che a livello universitario si era intravista solo da Tim Tebow nei Florida Gators; perdente trasformatosi in vincente con il passare degli anni, il QB dei Sooners guida un attacco di altissimo livello che coinvolge parecchio personale, a partire dai receiver Marquise Brown, 981 yds, 6 touchdowns, e CeeDee Lamb, 7 segnature, fino ad arrivare al All-American TE Mark Andrews.

Jeff Badet, Dimitri Flowers, 411 yards, 4 TD, e Mykel Jones, sono altri target fondamentali per un Mayfield che ha azionato meno le gambe rispetto al recente passato ma continua a produrre anche su corsa, unendosi ad un backfield che ha saputo sopperire alle partenze di Mixon e Perine sfruttando un tris di runner amalgamatosi alla perfezione, con Rodney Anderson, 960 yds, 11 touchdowns, a davanti a Trey Sermon e Abdul Adams.

Il linebacker Roquan Smith, leader indiscusso della fortissima defense di Georgia, guiderà un reparto che ha tutti i mezzi per contrastare lo strapotere offensivo di OU, e che può portare una pressione costante e consistente su Mayfield, facendo affidamento sulla prestanza fisica del DT Trenton Thompson e sulle doti atletiche degli EDGE Davin Bellamy e Lorenzo Carter, 14.0 tackles for loss in combo.

A beneficiare di eventuali errori del quarterback dei Sooners un gruppo di defensive back che con l’eccezione di J.R. Reed, 69 placcaggi, 2 intercetti, potremmo ritrovare il prossimo anno sul palcoscenico della NFL, a partire dall’altra S Dominik Sanders fino ad arrivare ai cornerback DeAndre Baker, 2 INT e 9 broken pass, e Aaron Davis.

Giocatori da seguire Georgia Bulldogs:  Nick Chubb, sr-RB (1,175 yds, 13 TD) – Sony Michael, sr-RB (948 yds, 13 TD) – Roquan Smith, sr-LB (113 tkl, 10.5 for loss, 5.5 sacks) – Dominik Sanders, sr-S (32 tkl, 3 INT, 4 PD)

Giocatori da seguire Oklahoma Sooners: Baker Mayfield, sr-QB (4,340 passing yds, 41 TD pass, 5 INT, 310 rush yds, 5 TD) – Mark Andrews, jr-WR/TE (906 yds, 8 TD) – Ogbonnia Okorowonko, sr-EDGE (70 tkl , 17.0 for loss, 8.0 sacks) – Emmanuel Beal, sr-LB (89 tkl, 6.0 for loss, 1 INT)

NFL Prospects to watch: Baker Mayfield cercherà di dimostrare che merita una certa considerazione in vista del Draft NFL, dove sicuramente ricopriranno un ruolo di primissimo piano i tackle offensivi Bobby Evans e soprattutto Orlando Brown, in odore di essere scelto addirittura al primo round; Okorowonko è un altro nome di spicco da tenere d’occhio oltre a tanti già citati, come Andrews e Parker. La difesa dei Bulldogs offre tanti spunti, con Roquan Smith che sarà certamente uno dei primi linebacker chiamati da una delle trentadue franchigie della lega, una sorte simile che potrebbe capitare ad almeno uno dei due senior runner, Chubb o Michael, membri di un attacco che al pari di quello dei Sooners presenta due validi elementi sulla linea, il C Gaillard e l’OT Isaiah Wynn.

Per saperne di più: link alle nostre preview prestagionali Oklahoma Sooners vs. Georgia Bulldogs

Previsione finale: Oklahoma 42 – Georgia 34