Week 1: Panthers 20 @ Broncos 21

CHE CONCLUSIONI POSSIAMO TRARRE DAL THURSDAY NIGHT?

Giovedì scorso i Broncos hanno affrontato e sconfitto i più quotati Carolina Panthers. La partita è stata di quelle all’ultimo respiro, con il field goal mancato di Gano (K dei Panthers) a decidere le sorti dell’incontro. Ma come si sono presentati gli orange & blue della nuovissima versione 2016?

Innanzitutto la novità più importante è stata senza dubbio l’assenza di Peyton Manning e Brock Osweiler, che hanno lasciato il Colorado lo scorso Marzo. A rimpiazzarli il giovane Trevor Siemian, QB di belle speranze al secondo anno, negli ultimi tempi etichettato come “un solo snap tra i professionisti”. L’ex Northwestern ha offerto una prova sufficiente, mettendo a segno 1 TD e 2 INT, ma è necessario andare un po’ più in là delle mere statistiche. Stiamo parlando di un ragazzo che, nonostante l’enorme pressione mediatica, è riuscito a far muovere la catena come raramente è successo lo scorso anno; non fraintendetemi, Siemian ha commesso errori anche banali, ma a mio parere si sposa decisamente bene con il playcalling di Coach Kubiak. Dove deve assolutamente migliorare è nella gestione della pressione all’interno della tasca: la poca lucidità porta a lanci affrettati e ad una lettura superficiale, in sintesi troppi pick.

L’impressione generale è stata comunque positiva da parte di tutto l’ambiente; l’offense è risultata abbastanza fluida anche grazie ad un CJ Anderson dominante sulle corse, che ha portato a 2 TD, un buon bottino da parte del rodato RB. Chi ha suscitato qualche perplessità è stato il rookie Devontae Booker, che alla prima portata ha commesso un sanguinoso fumble; può succedere, ma il ragazzo aveva questo difetto anche al college e lo staff dovrà intervenire immediatamente per colmare questa lacuna. Esplorando la O puntiamo adesso l’attenzione sui WR: prova estremamente solida di Thomas e Sanders, entrambi target estremamente pericolosi e versatili. Note positive anche dalla OL; abbastanza incredibilmente la linea offensiva ha retto decentemente all’esplosivo front 7 di Carolina, tanto in pass protection quanto in run blocking. Da segnalare in particolare il centro Matt Paradis e il LT Russell Okung. A proposito di bloccaggi non possiamo non citare la vera e propria sorpresa della serata, il FB Andy Janovich; atleta a tutto tondo, Andy ha messo a segno blocchi granitici e perfino un importante TD, bucando i LB avversari.

Passiamo adesso alla punta di diamante della squadra del Colorado, la difesa dei record. Teniamo a mente che la D ha perso due pedine importanti come Danny Trevathan e soprattutto Malik Jackson, e che l’asse Newton – KB avrebbe fatto paura a chiunque, in ogni caso durante il primo tempo i nostri hanno avuto enormi problemi nel fermare l’attacco ospite. Essenzialmente sono mancati i sack delle stelle Von Miller e DeMarcus Ware, che non hanno potuto mettere le mani sul QB avversario in quanto questo è rimasto ben al sicuro all’interno della tasca. Lo scorso anno il front 7 poteva contare sulla spinta interna di Jackson, che costringeva il QB ad indietreggiare per creare la giusta separazione dalla linea, esponendosi così ai sack degli OLB. Questa differenza è stata cruciale poiché ha permesso a Newton di muoversi molto più liberamente all’interno della tasca e conquistare yard preziose anche correndo sulle sue gambe. Insomma, la difesa ha passato una brutta mezz’ora di football e ha fatto temere il peggio per l’esito dell’incontro.

Durante la seconda metà le cose sono cambiate; i Broncos hanno cominciato a mettere molta pressione sulla OL dei Panthers che ha cominciato a scricchiolare per poi concedere un sack dopo l’altro. Altro fattore è stato la “brutalità” dei colpi offerti dai difensori orange; Newton è stato letteralmente strapazzato e ha rinunciato all’idea di portare l’ovale per adottare uno stile di gioco assolutamente più conservativo e meno prolifico. Nonostante ciò “SuperCam” è stato anche vittima di un intercetto, grazie all’esperto CB Harris JR che ha prima deviato e poi recuperato al volo un lancio del QB di Carolina, offrendo alla offense una ghiottissima occasione per il sorpasso.

Se al termine del primo tempo il punteggio vedeva Carolina avanti di 10 lunghezze, a pochi minuti dal termine il tabellino recitava Denver avanti di 1, con solo 3 punti concessi nella seconda frazione. Il resto, come si suol dire, è storia; probabilmente se Gano avesse messo dentro il FG staremmo parlando di un’altra partita, ma il football è fatto soprattutto di momenti, e i Broncos sono stati più cinici. In ogni caso siamo soltanto al primo atto di un campionato ancora molto lungo, dove le certezze possono essere distrutte da un solo attimo di indecisione; di sicuro Denver farà tesoro di questa preziosa vittoria, che ha restituito ai campioni in carica un po’ di quel rispetto che la lega tende sempre a non riconoscergli.

 

[Sergio Barone]