Week 1: BENGALS 23 @ Jets 22

Non c’era un vero e proprio favorito alla vigilia del match, i Bengals hanno il roster più completo, ma in molti si aspettano grandi cose da Fitzpatrick e il fattore campo contribuiva a rendere ancor più arduo fare un pronostico. A me Fitzpartrick non piac, la sua passata esperienza a Cincinnati contribuisce sicuramente ad influenzare il mio giudizio, sicuramente la stagione dello scorso anno è stata una sorpresa, ma avere due ricevitori, forse anche tre (Enunwa), di alto livello sicuramente contribuisce ad innalzare il suo livello di gioco.

La prestazione di domenica non ha variato il mio giudizio, ma sono stato invece piacevolmente impressionato dal resto della squadra. La D-line è semplicemente impressionante, 7 sack e una presenza costante nel backfield avversario sono un evento raro considerato che i Bengals hanno, a detta di molti, una delle O-line migliori della lega, l’anno scorso abbiamo affrontato Denver, St. Louis e Houston e nessuna di queste è riuscita neanche lontanamente a creare gli stessi problemi dei Jets. E la nostra linea d’attacco non è peggiorata, qualcuno dice addirittura sia in top 3, ma io non sono molto d’accordo, penso che il quick release di Andy Dalton (nel 2015 secondo solo a Tom Brady) contribuisca a far fare “bella figura” alla nostra linea. Non fraintendetemi tre uomini su cinque (Whitworth, Zeitler e Boling) sono di ottimo livello, ma il centro Russell Bodine, ormai alla terza stagione da titolare continua a deludere in pass protection e il sophmore Cedric Ogbuhei (RT) alla prima partita in carriera da titolare ha avuto qualche difficoltà contro quella che è probabilmente la linea più forte in assoluto.

aj-vs-revis

Oltre alla fenomenale prestazione di AJ Green, 12 ricezioni per 180 e 1 TD, la maggior parte delle quali guadagnate contro Darrell Revis, ottima è stata la prestazione di LaFell, 4 per 91 e buone quelle di Uzomah (terzo TE) con 2 per 59, con un drop da TD, e Boyd 2 per 24, più una PI da 25 guadagnata. Atipica è stata anche la scelta delle tracce, molte screen esterne e lanci lungo la sideline, mentre di solito Dalton preferisce lanciare tra i numeri.

Ho visto in molti puntare il dito sul kicker dei Jets Folk, che ha sbagliato un FG 3/4 e un PAT 1/2, tuttavia anche il buon Nugent non è stato impeccabile, 3/4 nei FG e 2/2 nei PAT, ebbene sì quel punto di differenza nel risultato finale sta proprio qui. A onor del vero va detto però che Nugent ha tirato fuori il FG, mentre quello di Folk è stato deviato da Margus Hunt ed era diretto in mezzo ai pali, quindi fate i vostri conti…

EAST RUTHERFORD, NJ - SEPTEMBER 11: Margus Hunt #99 of the Cincinnati Bengals tackles Matt Forte #22 of the New York Jets during their game at MetLife Stadium on September 11, 2016 in East Rutherford, New Jersey. (Photo by Streeter Lecka/Getty Images)

Il gigante estone finalmente ha registrato un buona prestazione, dopo tre anni di nulla assoluto, oltre alla deviazione, che a questo punto ha deciso il risultato, ha fatto registrare un tackle for loss e una buona pass rush sia partendo interno che esterno. Dunlap e Atkins sono stati invece ben tenuti rispettivamente da Ryan Clady e Nick Mangold (quasi sempre raddoppiato). Prestazione invece orribile di Peko, non so onestamente come sia possibile spostare così facilmente 160 kg di uomo, ma purtroppo Billings si è rotto per cui l’unica alternativa è Pat Sims come nose tackle.

Scelta molto interessante quella di giocare oltre il 90% degli snap in nickel formation, l’anno scorso la percentuale era attorno al 50%, è stata quasi una mancanza di rispetto nei confronti di Matt Forte, anche se non credo se la sia presa particolarmente viste le 165 yard totali, più di tutti i WR messi insieme. Forte tra l’altro neanche veniva preso a uomo da Dansby se usciva dal backfield, praticamente sulle screen era sempre primo down. In compenso Marshall e Decker insieme sono stati tenuti sotto le 70 yard. Non è chiaro se i Bengals fossero così spaventati dal gioco aereo o se semplicemente abbiano sottovalutato Forte, ma alla fine la tattica ha portato alla vittoria e Fitz ha lanciato quasi la metà delle yard che ha lanciato Dalton. L’assenza di un TE valido è un grosso handicap per la squadra bianco-verde.

Menzione d’onore per Josh Shaw, che oltre ad aver salvato un terzo e goal (con successivo FG bloccato) ha chiuso la partita con un intercetto blind (mi prendo questa licenza) che ci ricorda che in mezzo a 4 CB first rounder c’è anche lui. Buona la prima da starter vero e proprio di Shawn Williams anche se il suo approccio al placcaggio un po’ mi spaventa: invece di andare basso in tuffo, altezza caviglie tende ad abbassarsi e ad aspettare l’impatto “in piedi”, ciò significa che se il runner è in velocità, viene letteralmente ribaltato. Se la settimana prossima lo fa con DeAngelo Williams siamo rovinati.

In ultimo, sicuramente rilevante il fatto che Maualuga ha giocato solo 8 snap (tra l’altro male), Rey e Dansby hanno giocato praticamente tutta la partita nei due ruoli da LB, ovviamente molto più versatili e adatti a giocare in nickel rispetto a Maualuga. Con un LB in meno l’assenza di Burfict si fa ancora più sentire e le prossime due partite saranno davvero dure, Pittsburgh e Denver sembrano essere partite al massimo e, per quanto riguarda la prima, la chiave per il successo dovrà trovarla Guenther, il DC, anche se onestamente farei la firma per una sconfitta senza infortunati. Da sistemare la linea e il gioco di corsa in attacco e da limitare i troppi placcaggi sbagliati nel backfield difensivo, se ricordate l’anno scorso nella prima metà di stagione senza Burfict in campo avevamo lo stesso identico problema.

Tratto da: The Italian Jungle