RECAP Week#1: Atlanta Falcons @ CHICAGO BEARS 23-17

Quelle sconfitte con un retrogusto amaro … ma non troppo anche se droppo!

Ci sono sconfitte difficili da digerire e altre che sono già annunciate quando vedi l’avversario che hai di fronte.

Quella che sembrava una sconfitta annunciata – in fin dei conti i Bears alla week 1 incontravano i campioni della NFC – di fatto è stata una sconfitta difficile da digerire. (Vedere pronostico nella preview di Matteo)

E’ un po’ come quelle abbuffate pantagrueliche buone per il palato ma che poi la notte ne paghi le conseguenze.

I tifosi Bears era un bel po’ che non vedevano una difesa degna di questo nome e un attacco che non solo permetteva alla difesa di respirare, ma che ci metteva impegno (con le risorse a disposizione) e determinazione tali da non scendere in campo con la certezza che si sarebbe arrivati al punt già al secondo down.

La sconfitta di fatto è stata una non vittoria di Chicago che a pochi secondi dalla fine ha droppato ben 3 volte a 5 yards dal touchdown (Bellamy, Howard – forse il drop più clamoroso – e Miller).

E’ vero che di fronte avevamo i Falcons ma, ad onor del vero, abbiamo sbagliato la qualunque.

Chi avrebbe mai pensato che saremmo arrivati così vicini alla prima W stagionale proprio contro i Falcons?

Credo che ogni tifoso avrebbe firmato per una partita del genere (a prescindere dal risultato).

Andiamo a vedere come siamo arrivati a così poco da questa W insieme ai protagonisti di questa bella partita.

 

Atlanta parte e fa subito male con corse e lanci ma non va oltre la conversione del field goal.

La difesa dei Bears limita i danni e lascia spazio all’esordio in season di Mike Glennon (QB) a comandare l’attacco che ci porta in field goal zone e Connor Barth (K), centrando i pali dalle 54 yards, porta il punteggio in pareggio.

A 4 minuti e mezzo dalla fine del secondo quarto Devonta Freeman con un corsa porta in vantaggio i Falcons che con 11 drives erano arrivati in redzone: Matt Ryan & Co. facevano vedere perché erano arrivati al SuperBowl e perché Ryan è stato l’MVP della scorsa stagione.

Di contro però la difesa dei Bears  non mollava: il primo td veniva messo a referto dopo poco più di 25 minuti.

Sul 10-3, con poco più di 4 minuti da giocare prima dell’intervallo, i Bears ripartivano fino ad arrivare in redzone gestendo bene il tempo a disposizione e soprattutto giungendo al pareggio a pochi secondi dalla pausa con una geniale giocata chiamata dall’Offensive coordinator Dowell Loggains e realizzata da Jordan Howard (RB): vedere per credere: (https://www.facebook.com/BearsTD/videos/126742387971546/) -per la cronaca il n. 8 che blocca sul lato destro è il qb Glennon.

 

10-10 e Half Time.

 

Cavoli!!! A metà partita c’è la speranza che ce la possiamo giocare sempre che i ragazzi non rimangano negli spogliatoi come spesso è accaduto nella scorsa season.

In questi primi 2 quarti monumentali Akeim Hick (DE) – fresco di rinnovo contrattuale – e il rookie Tarik Cohen (RB), che ha fatto vedere i sorci vedi ad Atlanta i cui giocatori non sono stati esenti da falli di frustrazione per la difficoltà nel placcarlo.

 

Nel terzo quarto l’attacco degli orsi non riesce a incidere sulla partita mentre la difesa fino a 2 minuti dallo scadere contiene Atlanta che arriva alla trasformazione di un field goal dalle 28 yards.

 

Possesso palla Bears che traghettano fino al 4° quarto ma che non riescono ad arrivare oltre le 48 yards.

La linea offensiva, soprattutto nel tackle destro Bobbie Massie (RT), non sempre riesce a proteggere il qb a dovere: le pressioni e i tackles più incisivi di Atlanta vengono da quel lato e così sarà anche nell’ultima giocata della partita.

A 2 minuti dall’inizio dell’ultimo quarto la palla torna ai Falcons che sono costretti a partire dalle loro 5 yards.

La difesa contiene Bryan & Co. portandoli al 3and3 sulle 12 yards. Il qb di Atlanta sotto pressione riesce a trovare in profondità Austin Hooper (TE), lasciato colpevolmente libero da Patrick Demps (S) concentrato sulla marcatura di Julio Jones, che segna un td da 88 yards.

Con l’extra point Falcons 20 – Bears 10 a 12 minuti dalla fine.

 

I Bears non demordono e se prima il running game era stata la cifra prevalente dell’attacco mettendo in luce le abilità del rb Cohen (praticamente una pallina di un flipper), ora Glennon organizza una serie di short pass che vedono finalmente i nostri target chiamati in causa: Kendall Wright (WR) finalmente riceve e fa vedere di che pasta è fatto il ragazzo ex Titans; poi è la volta di Zack Miller (TE) e Dion Sims (TE); seguono le ricezioni di Kevin White (WR) – il ragazzo riporta l’ennesimo infortunio che lo terrà fuori tutta la stagione – una di Tarik Cohen (RB) e una di Joshua Bellamy (WR).

9 giochi e siamo sulle 19 di Atlanta. Glennon pesca sulla destra uno scatenato Cohen che rompendo placcaggi segna il suo primo touchdown (https://www.facebook.com/BearsTD/videos/126755484636903/) . 20 – 17

 

A poco più di 7 minuti dalla fine i Bears accorciano le distanze consegnando alla difesa la possibilità di rimanere ancora in partita.

Atlanta riesce a convertire 2 terzi down ma non il terzo e così va per il calcio: 23-17 a 3:24 dallo scadere. Siamo in partita!

 

Glennon parte dalle nostre 18 yards e, con un una serie di passaggi che vedono finalmente con profitto chiamati in causa anche i nostri WR (Wright e Bellamy in particolare) e il nostro TE Miller, arriviamo sulle 5 yards in Atlanta territory con 26 secondi a disposizione.

 

3 lanci e 3 incompleti droppati da Bellamy, clamorosamente da Howard (vedere la disperazione di Glennon dopo la mancata ricezione) e Miller.

Il 4° tentativo viene annullato da un placcaggio su Glennon da parte di Reed che era riuscito a bersi ancora una volta Massie.

 

Chicago non riesce a vincere ma ha convinto.

 

Peccato, sarebbe stata una bellissima vittoria che avrebbe dato morale e soprattutto un W preziosissima in una season che ci vede con una schedule durissima e una situazione nel reparto WR non delle più rosee (il nostro ricevitore migliore è stato un rb e per giunta nemmeno troppo alto: joystick man Cohen)

 

Ora a testa bassa e convinti di vendere cara la pelle dell’orso andiamo Tampa bay.

 

Oltre a ringraziare i Bears per le emozioni che ci hanno regalato (era un bel po’ che mancava questo pathos durante una partita), un grazie particolare ai nostri amici di Da D Fence Guys ( https://www.facebook.com/DaDFenceGuys/?ref=br_rs) di cui condividiamo, quando possibile, i video in diretta dal Soldier field.

 

– Cesare –