NFL Combine 2015 – S: 5 prestazioni da segnalare.

Nono e ultimo recap dedicato alle combine NFL, chiudono i safeties, uno dei ruoli più poveri di questa classe.

1. Landon Collins, SS, Alabama Crimson Tide
Dietro di lui, praticamente c’è il vuoto, e Collins non ha perso occasione di confermarlo anche ad Indianapolis, dove dopo aver ottenuto un buon 4.53 sulle 40 yards ha lavorato molto bene sul campo, dimostrando, ancora una volta, di prediligere le situazioni in cui deve attaccare la palla e l’eventuale portatore, piuttosto che quando deve agire in copertura; fisicamente ben strutturato, rapido nella lettura e nei movimenti, qualità che gli permettono di coprire il campo in tutta la sua larghezza, è dotato di una buona tecnica di placcaggio, caratteristica che gli ha permesso di mantenere una produzione medio-alta durante la sua carriera universitaria. Difficilmente scalzabile dalla vetta del ranking del ruolo, nel Pro Day di Tuscaloosa avrà modo di solidificarla ulteriormente.

Damarious Randall
Damarious Randall

2. Damarious Randall, FS, Arizona State Sun Devils
Piuttosto veloce nelle 40 yds dash, concluse in 4.46 secondi, Randall ha accresciuto le sue possibilità di essere il secondo safety selezionato durante il Draft completando una buonissima prestazione sul terreno di gioco, dove ha mostrato di possedere una buona tecnica e di aver migliorato già parecchio nei tempi di gioco, aggredendo molto meno la zona di sviluppo dell’azione per spendere un attimo in più per effettuare la lettura corretta; buon colpitore, potente, violento, esplosivo, se riesce a seguire un po’ meno il proprio istinto e rimanere pià concentrato sul gioco, può essere davvero un valido FS al piano superiore, dove alcuni team lo vedono comunque più adatto a coprire il ruolo di cornerback. .

3. Eric Rowe, FS, Utah Utes
Altro prospetto diviso tra la posizione di corner e quella di safety, Rowe ha cercato, senza riuscirci, di trovare una sua definitiva collocazione durante l’evento di Indianapolis, inziato con una buonissima prova sulle 40 yards, chiusa con un 4.45 piuttosto buono; oltre a dimostrare di possedere una certa velocità, cancellando alcuni dubbi nati sul suo conto, Rowe ha svolto delle buonissime prove sul campo del Lucas Oil Stadium, sfruttando le sue doti atletiche e la buona tecnica di base per affrontare i drills nella maniera migliore. Fisicamente ben costruito, ha confermato di saper svolgere un buon lavoro in copertura, riuscendo anche a mantenere il passo quando la palla viene spedita in profondità; da valutare in che ruolo intendano utilizzarlo tra i professionisti, avrà a disposizione altri workouts per cercare di trovare una sua definitiva collocazione.

Jaquiski Tartt
Jaquiski Tartt

4. Jaquiski Tartt, SS, Samford Bulldogs
Reduce da un positivissimo Senior Bowl, Tartt non ha presenziato nelle prove sul campo a Indy, ma si è dedicato solamente a quelle atletiche, dimostrando di essere un giocatore molto performante, in grado di restare al passo con i migliori della posizione sia nelle 40 yds che nel salto in lungo da fermo; per il resto, visto che non ha potuto mettere in mostra le sue qualità durante le combine, restano valide le prestazioni fornite durante gli allenamenti nella settimana che ha preceduto l’evento di Mobile, nella quale il prodotto dei Bulldogs si è ampiamente contraddistinto, dimostrando di essere piuttosto completo. Buon colpitore, in grado di mantenere una produzione costante, è dotato di un buonissimo gioco di gambe che, oltre a permettergli di portarsi rapidamente nella zona di sviluppo dell’azione, e quindi di supportare la running defense, gli consente di lavorare molto bene in coverage, altra situazione di gioco in cui ha confermato di trovarsi a suo agio; in crescita, cercherà di proseguire sulla linea tracciata anche durante il proprio Pro Day, altra tappa fondamentale in vista del Draft.

5. Justin Cox, FS, Mississippi State Bulldogs
Una scheggia nella prova di velocità, conclusa con un ottimo 4.36, Cox è riuscito a farsi rivalutare agl’occhi degli scouts, cancellando diversi dubbi che questi avevano avanzato dopo averlo visto all’opera con la divisa dei Bulldogs, con la quale non era riuscito a confermare le ottime cose fatte in precedenza in NJCAA, dove proprio grazie alle sue doti di velocista, aveva dominato in lungo e in largo; atleticamente molto valido, ha inaspettatamente dimostrato di essere piuttosto reattivo durante le esercitazioni sul terreno di gioco, lavorando molto bene nei vari drills, cercando di trovare sempre il giusto tempo di intervento. In crescita, ha certamente recuperato parte del terreno perduto, ma dovrà darsi parecchio da fare durante il workout di Mississippi State se vorrà assicurarsi una chiamata nei sette round del prossimo Draft.