NFL Combine 2015 – CB: 5 prestazioni da segnalare.

I cornerbacks tengono banco nell’ottavo appuntamento con footballnation e i resoconti delle combine di Indianapolis.

1.  Trae Waynes, CB, Michigan State Spartans
Rinforza il suo status di primo corner della classe il talento degli Spartans, che dopo aver dato sfoggio della sua velocità nella prova sulle 40 yards, chiusa in 4.31, non si è fatto pregare per mettere in mostra le sue abilità sul terreno di gioco, affrontando tutti i drills con l’agilità e la rapidità che lo hanno contraddistinto durante l’intero arco della sua carriera universitaria; fisicamente adatto a fronteggiare qualsiasi tipo di ricevitore, anche quelli più pesanti, dotato di una buonissima capacità di lettura del gioco e di un ottimo fiuto per l’ovale, non si è mai fatto trovare fuori posizione nelle simulazioni andate in scena al Lucas Oil Stadium, dimostrando di essere pronto per il grande salto. Ancora leggermente grezzo sotto il profilo tecnico, difficilmente non sarà il suo il primo nome chiamato, tra i defensive backs, al prossimo Draft.

Jalen Collins
Jalen Collins

2. Jalen Collins, CB, Louisiana State Tigers
Dopo aver leggermente deluso nelle 40 yds dash, chiuse con un 4.48 un po’ altino per il ruolo, Collins ha risalito velocemente la china nelle esercitazioni sul campo, dimostrando di non essere solo fisicato ma di possedere anche un buonissimo fiuto per l’ovale che gli permette di muoversi rapidamente nella zona del campo verso cui questa viene lanciata; molto abile nelle coperture, deve riuscire a trovare ancora il giusto mix tra istinto e tecnica per essere efficace in ogni situazione, soprattutto quando la palla viene lanciata in profondità. Atleticamente molto valido, pare intrigare diverse franchigie professionistiche per le misure che sembrano essere adeguate per contrastare anche i receiver più fisicati, e i buoni margini di miglioramento che presenta; un work in progress interessantissimo, che non sembra aver espresso ancora tutte le sue potenzialità.

3. Byron Jones, CB, Connecticut Huskies
Il suo salto in lungo da fermo, 3 metri e 74 centimetri, è entrato direttamente nella storia, non solo delle combine NFL ma dello sport più in generale, visto che, a conti fatti, si tratta del nuovo record di specialità, visto che è stato superato di circa 2 centimetri e mezzo quello precedente, detenuto dal norvegese Arne Tvervaag, che lo aveva fatto registrare nel lontano 1968; a distanza di quasi cinquant’anni, quindi, Jones scrive il suo nome nell’albo dei record sportivi, e allo stesso tempo si fa una pubblicità incredibile in vista del Draft, danto ancora più peso ad una prestazione, complessiva, di per sè già ampiamente positiva. Istintivo, abile a giocare d’anticipo e togliere spesso la palla dalla disponibilità dei ricevitori avversari, ha dimostrato, a Indianapolis, di essere agile, fisico, e rapido nei movimenti; non gli resta, ora, che confermare tutte le ottime cose fatte intravedere luned’ scorso, anche nel corso del Pro Day di Connecticut, dove lui rischia, seriamente, di essere il protagonista indiscusso della giornata.

Ronald Darby
Ronald Darby

4. Ronald Darby, CB, Florida State Seminoles
Da buon corridore, il prodotto di Florida State si è fatto rispettare nelle 40 yards, chiudendo con un positivissimo 4.38, prima di dedicarsi ai drills specifici per il ruolo, dove ha mostrato delle doti tecnico-atletiche che dovrebbero permettergli di ricoprire più ruoli al piano di sopra, e di certo non solo quello di giocatore di situazione, nella posizione di nichel, cui pareva inizialmente destinato; solido in coverage e nel contrastare il passing game, non ha ancora del tutto cancellato i dubbi sulla sua reale capacità di dare un valido supporto anche contro le corse, un suo punto debole secondo molti scout che l’hanno visionato durante la carriera universitaria. Una cosa che però non va affatto sottovalutata, nel suo caso, è il programma che lo ha formato, ovvero quello dei Seminoles, uno dei migliori per quanto riguarda la “costruzione” di corner professionistici; proprio nel Pro Day di Talahassee, toccherà a Darby cercare di far crescere ulteriormente la sua quotazione.

5. Marcus Peters, CB, Washington Huskies
I problemi off the field restano un punto terribilmente dolente per Peters, che molto probabilmente, senza le vicissitudini che lo hanno portato ad essere allontanato da Washington ad inizio stagione, sarebbe uno dei pochissimi giocatori in grado di contrastare il dominio di Waynes; poco convincente nella prova di velocità, 4.53 sulle 40 yds, ha trovato il modo di riscattarsi immediatamente sfoderando una prestazione di altissimo livello sul campo, dove ha messo in mostra molte delle qualità che lo avevano reso uno dei talenti più seguiti della NCAA. Fluido, rapido a muoversi in direzione dell’ovale e nel luogo di sviluppo dell’azione, ha fisico ed esplosività per offrire un valido contributo anche nel contrastare il running game, cosa che lo rende un prospetto appetibilissimo per molti team; l’unica controindicazione, come anticipato, è il suo carattere, e la poca voglia che sembra metterci in diverse occasioni, soprattutto durante gli allenamenti.