NFL Draft Grades 2017: Washington Redskins

Round 1, pick 17: Jonathan Allen, DT, Alabama Crimson Tide
Scelta quasi obbligata per Washington dopo che il talento di ‘Bama è arrivato fino alla scelta numero 17, una discesa inaspettata ma probabilmente dovuta alle visite mediche effettuate durante la combine, quando gli sono state riscontrate artriti alle spalle, cosa che indubbiamente condizionato la chiamata da parte di alcuni team comunque bisognosi nel ruolo; meglio per i Redskins, che dopo aver rifirmato Ziggy Hood e aver rinforzato la linea difensiva con gli ingaggi di Stacy McGee e Terrell McClain, hanno investito ulteriormente sul reparto per rendere più incisiva una rushing defense che lo scorso anno ha chiuso al ventiquattresimo posto della NFL. Lineman versatile, in grado di giocare sia all’interno che all’esterno della DL, nella capitale dovrebbe partire titolare come end, posizione dove può sfrtuttare sia la sua potenza per far indietreggiare i bloccatori avversari e chiudere il backfield, sia le sue indubbie qualità di run stopper, situazione di gioco in cui tecnica, agilità, e rapidità di movimento gli consentono di mettere a segno diversi placcaggi.

Round 2, pick 17 (49): Ryan Anderson, OLB, Alabama Crimson Tide
Altro viaggio a Tuscaloosa per gli Skins, che dopo aver preso Allen al primo round tornano alla corte di Saban per assicurarsi uno dei migliori linebacker esterni della classe, nonchè il giocatore necessario per rinforzare un reparto che ha bisogno di aumentare la produzione, magari spostando Ryan Kerrigan all’interno; aggressivo, abile a lottare con i bloccatori avversari, e rapido a leggere ed inseguire il portatore di palla, Anderson è sicuramente un ragazzo in grado di aggiungere qualcosa alla rushing defense di Washington, ma le doti fisiche e tecniche gli permettono di rendere bene anche come pass rusher. Sempre molto presente quando si è tratto di mettere pressione ai QB afforntati da ‘Bama, 27 QB hit e 80 QB hurries, è un combattente nato e un lottatore instancabile che ha lavorato parecchio per conquistarsi un posto al sole nei Tide.

Round 3, pick 17 (81): Fabian Moreau, CB, UCLA Bruins
Giocatore talentuoso che ha perso un sacco di terreno al Draft a causa dell’infortunio rimediato al pettorale, strappato durante gli esercizi sulla panca nel Pro Day di UCLA, ed è sceso fino al terzo giro, dove Washington ha deciso di pescarlo per rinforzare un reparto che rischia di perdere Bashaud Breeland al termine della stagione 2017; dotato di un buon fiuto per l’ovale, abile a leggere e chiudere rapidamente sul ricevitore cui è indirizzato il pallone, MOreau pare non disdegnare il gioco fisico e fornire quindi un valido supporto contro le corse, come ci si attenderebbe, d’altronde, da un corner delle sue dimensioni. Se rispetta le previsioni e recupera per la partenza del training camp, probabile lo vedremo spesso in azione già nel corso della rookie season.

Round 4, pick 7 (114) (from Jets): Samaje Perine, RB, Oklahoma Sooners
Ad inizio quarto round i Redskins mettono le mani su quello che potrebbe diventare il loro nuovo starting runningabck con l’avanzare della season 2017; visto il rendimento altalenante di Rob Kelley, Chris Thompson e Matt Jones, che dai rumors hanno provato a scambiare durante il Draft e nei giorni che hanno preceduto l’evento, Perine può infatti ambire a diventare il nuovo faro del backfield offensivo, sfruttando le sue capacità di correre soprattuto inside ai tackle per ottenere buoni guadagni e conquistarsi sempre più portate. Non esplosivo ma dotato comunque di una buona velocità di punta, è paziente e puòà contare su una buona visione di gioco che gli consente di seguire i blocchi portati dai suoi compagni; ben fisicato sia nella parte superiore che inferiore del corpo, sa correre sia di potenza che di agilit, soprattutto quando raggiunge il campo aperto.

Round 4, pick 17 (123): Montae Nicholson, S, Michigan State Spartans
A Washington avevano sicuramente bisogno di aggiungere giocatori nel reparto, e Nicholson potrebbe sfruttare la situazione per trovare un po’ di spazio già nel corso della rookie season, anche se sembra tutt’altro che pronto a reggere il salto tra i professionisti; cresciuto costantemente negl’anni passati a Michigan State, non sembra ancora aver raggiunto il massimo della maturazione, e nonostante i buoni numeri messi insieme nelle ultime due stagioni, 169 tackles, permangono dei dubbi riguardanti la sua tecnica di placcaggio, visti anche i tanti errori commessi. Bravo a coprire la propria zona anche se non sempre riesce a mettere le mani sul pallone lanciato dal QB avversario, è un giocatore su cui lavorare in prospettiva, perchè potenzialmente può diventare davvero una valida strong safety a livello professionistico.

Round 5, pick 10 (154) (from Saints): Jeremy Sprinkle, TE, Arkansas Razorbacks
La sospensione subita al Belk Bowl dopo l’accusa di taccheggio mossagli da un negozio di Charlotte ha minato quanto di buiono fatto negli anni ad Arkansas da Sprinkle, giocatore che ha fatto registrare il nuovo record della scuola per TD realizzati su ricezione, 11, da un TE, e che ha dimostrato di essere utile anche come bloccatore sul campo; caratteristiche che non sono comunque sfuggite al coaching staff di Washington, sempre alla ricerca di interpreti del ruolo in grado di fornire garanzie in caso di nuovi problemi fisici a Jordan Reed, sempre costretto a fermarsi ai box negl’ultimi anni. In possesso delle dimensioni ideali per la posizione, può rappresentare una seria minaccia nella redzone avversaria.

Round 6, pick 15 (199) (from Vikings): Chase Roullier, C, Wyoming Cowboys
Lineman esperto e versatile ha giocato in tutte le posizioni della linea offensiva durante la permanenza a Wyoming, concentrandosi soprattutto su quelle interne nelle ultime stagioni ed effettuando il passaggio a quella di centro nel senior year, anno in cui ha raggiunto anche il massimo delle onoreficenze per uno studente-atleta ottenendo la nomina nella NFF Hampshire Honore Society, dove vengono inseriti i giocatori che mantengono una media di almeno 3.2 punti e soddisfano altri requisiti richiesti da NCAA e NAIA. Intelligente, buon conoscitore del gioco e veloce a leggere le situazioni, è in grado di salire rapidamente al secondo livello, sfruttando una velocità tutto sommato notevole per la sua stazza fisica; nonostante alcuni limiti, può svilupparsi in un solido starter in futuro, ma inizialmente dovrà fornire il suo contributo come backup.

Round 6, pick 25 (209) (from Texans): Robert Davis, WR, Georgia State Panthers
Atleta impressionante che ha fatto registrare ottimi risultati in quasi tutte le categorie delle combine, è un lavoratore instancabile ed esemplare che ha guidato l’attacco dei Panthers nell’utima stagione con 67 ricezioni per 968 yards e 5 touchdowns; non ancora disciplinato come route runner ma in possesso di materiale fisico e tecnico di altissimo livello, buonissimo controllo del corpo, ottime mani, abilità nello strechare il campo, ci metterà probabilmente un po’ a prendere confidenza con il mondo del football professionistico ma, in propettiva, ha tutte le caratteristiche necessarie per ambire ad un ruolo da ricevitore primario del team.

Round 7, pick 12 (230) (from Vikings through Eagles): Josh Harvey-Clemons, S, Louisville Cardinals
Ex five-star recruit che si è perso per strada a causa dei continui problemi fuori dal campo, se risolve questi ultimi può diventare un valido backup per la difesa degli ‘Skins, magari dando il proprio contributo negli schieramenti di situazione, dove le sue misure fisiche possono tornare utili nel ruolo di nichel o altri ibridi defensive back/linebacker in cui è necessaria una buona predisposzione a difendere contro le corse. Scelta in divenire che rappresenta una vera e propria scommessa e che aggiunge comunque profondità, e potenzialmente qualità, alle secondarie.

Round 7, pick 17 (235): Joshua Holsey, CB, Auburn Tigers
Giocatore esperto che ha giocato per quattro anni titolare nella SEC, ha ricoperto sia il ruolo di cornerback che quello di safety ad Auburn, e proprio in quest aposizione potrebbe dare una mano ai Redskins nel breve periodo, anche se è molto probabile che inzialmente avrà qualche chances solo negli special team; più abile nella copertura a uomo che in quella a zona, ha la velocità necessaria per seguire qualsiasi avversario sul profondo.

Undrafted free agent: Verlan Butler, WR, Grambling State – Tyler Catalina, OT, Georgia – Levern Jacobs, WR, Maryland – Kyle Kalis, OT, Michigan – Zach Pascal, WR, Old Dominion – Ondre Pipkins, DT, Texas Tech – James Quick, WR, Lousiville – Fish Smithson, S, Kansas – Mario Yakoo, OT, Boise State

Voto Finale: 8
Pure senza General Manager dopo il licenziamento di Scot McCoughlan i Redskins hanno condotto un buon Draft, andando a pescare tanti giocatori validi in ogni round, e sfruttando i loro problemi fisici o extra field per prenderli ben al di sotto del loro reale valore; Allen e Anderson sono giocatori che servivano enormemente a Washington per puntellare la difesa, Moreau è un prospetto che può dare davvero tantissimo alla passing defense nel prossimo futuro, e Perine, arrivato ad inzio quarto giro, può addirittura ambire a diventare il nuovo padrone del backfield. Sprinkle e Roullier possono essere altri due elementi in grado di contribuire nell’immediato, Nicholson, Davis, Harvey-Clemons e Hosley invece, hanno tutti i numeri necessari per ambire a strappare un posto a roster nel prossimo futuro. Needs principali coperti in maniera adeguata.