NFL Draft Grades 2017: Pittsburgh Steelers

1^ round – Pick nr. 30 – T.J. Watt (LB – Wisconsin)

Finalmente è arrivato il momento più atteso dell’offseason… Il Draft! Dopo aver atteso per oltre due ore le scelte degli altri team, alla chiamata nr. 30, gli Steelers selezionano T.J. Watt, LB da Wisconsin e fratello minore del mitico JJ.

Che dire… Pick scontata per la maggioranza degli analisti d’oltre oceano ma a mio avviso non del tutto presumibile viste le altre need, oltre alle voci rumorose su Kizer delle ultime settimane. Con la scelta di Watt, arriva nella Steel City uno dei migliori Linebacker a disposizione di questo draft 2017, che farà fare un grande salto di qualità ad un reparto già buono ma che ha avuto lo scorso anno uno “stats leader” di 38 anni. TJ andrà presumibilmente a ricoprire il ruolo lasciato dalla partenza di Jarvis Jones in depth, oltre che a dare rifiato ai soliti Harrison, Moats, Chickillo e Matakevich spostato all’occorrenza come inside. I guai fisici avuti nel 2015 a causa di un brutto infortunio al ginocchio sinistro, non hanno limitato le sue prestazioni nel 2016 con la maglia dei Badgers (63 tackle di cui 15,5 for loss e 11,5 sack), dove si è guadagnato da prima il posto da titolare e a fine anno i premi di second-team Associated Press e il first-team All-Big Conference.

Analizzando nello specifico il prodotto da Wisconsin, non si può che partire esaltando le sue doti atletiche oltre che all’esplosività dettata dal suo fisico. Tra i suoi punti forza principali, si denotano la grande abilità nell’utilizzare le braccia per liberarsi degli avversari in pass-rush, oltre che ad essere un ottimo placcatore in uscita dal blocco grazie ad un push-bull invidiabile.

Diversamente rispetto al gioco di contattato, pecca in campo aperto nelle letture dei blocchi portati oltre ad una discreta fluidità in accelerazione sul corto. Sarà interessante vedere come verrà adattato nella 3-4 black & gold in ragione delle necessità e delle possibile assenze che vi saranno durante l’anno. I mio giudizio e con i dovuti insegnamenti che un ragazzo di vent’anni necessita ricevere, potrà essere utile anche per allungare la coperta in inside spot date le sue già ottime doti di placcatore.

Draft grade B+: Come detto la considero un ottima pick e che alla chiamata 30 non si poteva pretendere di meglio tra i LB (escluso Reuben Foster, in forse per i guai legati all’antidoping).

Round 2 – pick 64 – JuJu Smith-Schuster (WR – USC)

Un pò a mia sorpresa ammetto, gli Steelers selezionano al secondo giro John “JuJu” Smith-Schuster ormai ex USC Trojans. Devo confessarvi che mi aspettavo la scelta di un WR ma in late round, non al secondo round. Personalmente avrei speso un secondo giro per coprire qualche need maggiore, cercando poi di pescare qualche buon backup per allungare la coperta dei ricevitori. La scelta di JuJu, pone mille dubbi su quale sarà la depth titolare il prossimo anno, dove a fianco di Antonio Brown in WR1, ci saranno in lotta Heyward-Bey, Coates, Bryant, il neo acqusito Hunter e appunto Smith-Schuster. Si potrebbe pensare anche ad un modulo con 3 WR oltre allo slot, ma questi sono ragionamenti che andranno fatti dopo il Training Camp; per il momento limitiamoci ad analizzare il nuovo ricevitore degli Steelers. Nei tre anni al college da titolare, ha dimostrato tecnica, tenacia e un temperamento da vendere. Dopo il brutto infortunio rimediato alla mano nella stagione 2015, le sue quotazioni sono da prima precipitate e successivamente volate una volta rimesso piede in campo. Il forte carattere di JuJu (oltre ad una fisicità eccezionale va detto), ha giocato un ruolo fondamentale in questo, che con l’impegno e la dedizione gli hanno fatto guadagnare una chiamata al draft di quest’anno.

Come detto fisicamente è un giocatore dominante (6’1” per 215 Lbs), già pro ready sotto molti aspetti come le sue mani. Abile sia nelle big play che sul corto oltre ad essere un ottimo bloccatore all’occorrenza e una volta ricevuto il pallone, è un autentica macchina di yard after contact.

Dalla sua dovrà migliore sotto l’aspetto del cambio di passo e della separazione dal CB, dove spesso la mette sul fisico piuttosto che sulla tecnica. Al piano superiore la tecnica e l’astuzia per la separazione sono cose fondamentali da apprendere, e si ti mancano fatichi parecchio.

Draft Grade A: Smith-Schuster è un ricevitore di assoluto valore che non disdegno anzi… Mi resta solo l’incertezza del fatto che personalmente avrei coperto prima altri ruoli.

Round 3 – pick 94 – Cameron Sutton (CB – Tennessee)

Finalmente il DB è arrivato! La prima chiamata al terzo round, gli Steelers la spendono per Cameron Sutton, CB da Tennessee. Sutton (5’11” per 188 Lbs) andrà verosimilmente a ricoprire il nickel spot nella depth di Coach Butler, lasciando esterni Burns e Cockrell con quest’ultimo in lotta per un posto da titolare con il neo acquisto Coty Sensabaugh, oltre al redivivo e mai dimenticato Senquez Golson. Sutton detto Cam (pure lui!) ha giocato tutti e tre gli anni nei Volunteers da titolare inamovibile fino all’infortunio alla caviglia rimediato nel match contro Ohio dello scorso anno, che l’ha limitato ai box per parecchie partite. Fino a quel momento aveva ricoperto parecchi ruoli attivi oltre agli special team come ritornatore, dove a detta delle statistiche, si esaltava maggiormente.

Il suo baricentro basso unito ad un footwork da rifarsi gli occhi, gli permettono di essere esplosivo in copertura e sul placcaggio. Tatticamente è un giocatore pulito e intelligente che raramente sbaglia gli angoli di copertura a dimostrazione dei soli 3 TD concessi in carriera su cover.

Con l’approdo in NFL dovrà necessariamente aumentare la sua massa muscolare senza però gravarne sulla velocità e la rapidità, che sono le sue principali attitudini. Preferisce inoltre chiudere piuttosto che anticipare il ricevitore, limitando gli errori ma creando di conseguenza meno turnover. Predilige lasciare un cuscino tra se e il ricevitore, limitando i tagli dei blocchi portati dagli avversari; motivo per il quale la nickel è il suo fit adatto.

Draft grade B+: Mi è sempre piaciuto il prodotto da Tennessee per il temperamento. Sutton è uno di quei DB che i ricevitori vorrebbero sempre evitare e quindi un valore aggiunto per la difesa balck & gold.

Round 3 – pick 105 – James Conner (RB – Pittsburgh)

Sul finale del terzo round, si colma un altra need importante, il Runningback. Con la scelta numero 105, gli Steelers selezionano James Conner, RB da Pittsburgh. L’arrivo in casa Steelers di Conner, lo posiziona di diritto come primo backup di Le’Veon Bell, con il neo acquisto Knile Davis sempre più indirizzato al ruolo di ritornatore. La storia di James è diventata una delle più bele che arrivano dal football universitario, dove si è trovato a combattere contro il linfoma di Hodgkin (diagnosticato durante il recupero al MCL) prima di poter tornare in campo. L’anno successivo (da Sophomore) è stato la sua consacrazione con oltre 1700 yds corse prima di fermarsi per infortunio all’anca, con cui ha combattuto anche lo scorso anno, chiudendo con 1150 yds guadagnate per 16 TD al rientro.

Il punto di forza principale è l’esplosività con cui macina yds stendendo gli avversari. Utilizza benissimo le braccia in protezione e possiede molta forza sulla parte bassa del corpo resistendo bene ai placcaggi. Ha un ottimo equilibrio e può essere utilizzato sia per i guadagni brevi che in uscita dal backfield in ricezione.

In pass protection invece fatica parecchio, predilige uscire dai blocchi piuttosto che portarli. Tra i pro dovrà assolutamente migliorare da questo punto di vista, specie in una squadra come gli Steelers con un pocket passer come Big Ben, che necessità di tutti gli uomini possibili al fine di proteggerlo a dovere. Inoltre la mancanza di reattiva di Conner potrebbe limitarlo tra i pro, ma il suo cuore, l’etica del lavoro e la capacità di mantenere il down marker sempre in movimento, potrebbero farlo diventare uno specialista in red zone o nei terzi down.

Draft grade B: Pronosticato come 5-6 round dagli analisti per colpa degli infortuni, guadagna un quarto round meritato a mio giudizio. La sua vita, quello che ha superato e quello per cui ha combattuto, da oggi sono a servizio degli Steelers!

Round 4 – pick 135 – Joshua Dobbs (QB – Tennessee)

Il draft procede inesorabile e una delle need viene colmata nel quarto round. Con la scelta numero 135 viene selezionato Joshua Dobbs, QB da Tennessee. L’arrivo di Dobbs nella Steel City parcheggia definitivamente e finalmente nel dimenticatoio, il povero Landry Jones. Per lui lo attenderà un 2017 da backup alle spalle di Big Ben e chi sa se potrà diventare il suo erede negli anni successivi. Di sicuro avrà un anno almeno, per apprendere come una spugna tutti gli insegnamenti possibili che i Coach e Roethlisberger potranno dargli. Dal punto di vista dell’apprendimento non credo ci saranno problemi dato che stiamo parlando di un ingegnere aerospaziale, che ha dedicato la sua vita allo studio ed al football. Dobbs ha terminato la sua stagione migliore da senior lo scorso anno, lanciando quasi 3000 yds per 27 TD su aria con 12 segnature su corsa, aumentando il suo rendimento partita dopo partita.

Ha come punto di forza le big plays, essendo dotato di una precisione chirurgica. Possiede un rilascio rapido e mentalmente non soffre la pressione delle difese avversarie. Inoltre possiede ottime doti di scramble e una corsa tecnicamente bella e incisiva, sia sul campo aperto che in red zone. Il suo fisico atletico e impostato (6’3” per 216 Lbs) gli permette di fare qualsiasi tipo di giocata in ogni momento.

Al piano superiore dovrà necessariamente aumentare di peso per sentire meno eventuali colpi dei difensori. Se sotto pressione predilige uscire dalla tasca e correre piuttosto che lanciare, dati i parecchi errori avvenuti soprattutto lo scorso anno. Ben 9 dei 12 intercetti lanciati nel 2016, sono avvenuti lanciando su corsa. Altra pecca che personalmente ho notato guardando le partite di Tennessee, sono i focus sui ricevitori. Raramente cambia target una volta inquadrato e se valuta l’impossibilità di lanciare, non cambia riferimento, corre.

Draft grade A-: Sono davvero contento di questa pick! Più che altro per non dover ricorrere a Landry Jones in caso di infortunio a Big Ben. Dobbs inoltre, ha il potenziale per poter diventare l’erede di Rothlisberger, qui lo dico e lo sottoscrivo!

Round 5 – pick 173 – Brian Allen (CB – Utah)

Nuovo round ed ecco un altro DB selezionato! Con la 173esima scelta, gli Steelers scelgono Bian Allen CB da Utah Utes. Al discorso sopra illustrato per Cameron Sutton, va aggiunto anche Brian Allen, che si contenderà un posto da titolare insieme agli altri componenti nel ruolo. A differenza di Sutton però Allen è un Cornerback esterno, abituato a fare sportellate dato il suo passato da ricevitore all’high school. Partito in sordina prima da backup e poi negli Special team, nel corso dei suoi ultimi due anni ha svolto un ruolo fondamentale negli schemi di Coach Whittingham, che l’ha schierato titolare fisso dallo scorso anno. Possiede le misure adatte per far bene in NFL (6’3” per 215 Lbs) e un passo notevole a dispetto del baricentro alto.

Tra i punti di forza metto senza dubbio il senso di posizione in copertura, utilizzando molto bene le sue braccia per tenere sempre il contatto con il ricevitore e ha la capacità di avvalersi della sua lunghezza come mezzo di recupero. Dalla parte sua i Quarterback hanno limitato parecchio i target nel 2016; questo è dovuto sicuramente ad una cover accurata sul corto, e una velocità di recupero pazzesca sul lungo. Favorisce il bump-an-run (per la perdita del timing tra ricevitore e QB) essendo alto e colpendo all’altezza del paraspalle il suo avversario.

Tra i punti deboli invece, metto il fatto che soffre terribilmente i ricevitori piazzati stile Sammie Coates, non possedendo una stazza tale da poterli contrastare facilmente. Soffre inoltre i rapidi cambi di direzione dove spesso e volentieri perde l’equilibrio a causa della sua altezza.

Draft grade B: Buona pick considerato il late round. Ora i CB a disposizione cominciano ad essere parecchi!!

Round 6 – pick 213 – Colin Holba (LS – Louisville)

Non è uno scherzo! Con la scelta numero 213, gli Steelers selezionano Colin Holba, Long Snapper da Louisville. Scelta strana vero, ma Greg Warren comincia ad avere la sua età e presumibilmente, il prossimo sarà l’ultimo anno con la maglia degli Steelers. Holba ha una discreta esperienza come Long Snapper e ha ricoperto il ruolo da titolare nelle stagioni 2015 e 2016. Difficile trovare un punto di forza o di debolezza per un giocatore del suo ruolo. Mi limito a segnalarvi che da quando ha messo piede in campo non ha mai sbagliato uno snap.

Draft grade D: Non sono prevenuto nei confronti di un Long Snapper, semplicemente avrei preferito altro. Sono sicuro che lo stesso giocatore sarebbe stato disponibile come undrafted.

Round 7 – pick 248 – Keion Adams (OLB – Western Michigan)

Siamo arrivati alla fine del draft e gli Steelers si tolgono la soddisfazione di scegliere un altro LB. Con la pick 248 arriva Keion Adams, LB duttile ed esperto rusher nella 3-4. Diversamente da Watt, per cui era abituato a ricoprire l’End spot a Wisconsin nella 4-3, questo ragazzo ha macinato tanta esperienza al college come outside nella 3-4 e le sue movenze ricordano tanto il nostro Arthur Moats.

Il passato da giocatore da basket si nota con le movenze dei suoi piedi e la rapidità con cui si libera dai tackle/guardie avversarie. Il suo spin move potrà essere fatale in NFL dove vi sono giocatori pesanti che hanno riferimenti diversi rispetto al college.

Dovrà necessariamente aumentare di peso visto che già soffriva dei blocchi portati al college, figuriamoci quelli che ci saranno al piano superiore! Gli scout inoltre, l’hanno dichiarato come un giocatore poco sportivo che colleziona troppe penalità.

Draft grade B: Penso che Adams per il prossimo anno resterà un giocatore situazionale. Serviva un altro LB per allungare la coperta ed è stato preso.

Giudizio finale B: Do una B perché mi aspettavo almeno un ILB oltre ad una safety per dare rotazione a Davis e Mitchell. Non capisco sinceramente la scelta di un Long Snapper al sesto round quando sarebbe stato libero da undrafted. Bene le prese di Watt, Smith-Schuster, Sutton, Conner e Allen. Dobbs è stata la ciliegina sulla torta.