NFL Draft Grades 2017: Houston Texans

Round 1, pick 12 (from Browns through Eagles): Deshaun Watson, QB, Clemson Tigers
I Browns accorrono ancora in aiuto dei Texans e dopo la trade Osweiler di inizio offseason “sostengono” Houston nella scelta del loro nuovo franchise quarterback, accettando due primi round, la 25 assoluta di quest’anno e la first pick 2018, per cedere la loro dodicesima e vestire di red&blue il talentuoso passer da Clemson, quello che potenzialmente viene considerato uno dei migliori talenti in prospettiva della classe; due volte finalista dell’Heisman Trophy, attore principale del back-to-back al National Championship dei Tigers, che non vincevano il titolo dal lontano 1981, ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo leader indiscusso della offense texana, dopo aver dimostrato di che pasta è fatto nelle finali, una persa ed una vinta, con la corazzata Alabama. Logico, ci impiegherà sicuramente un po’ a prendere confidenza con il playbook di Bill O’Brien, e allo stesso tempo dovrà curare con attenzione la transizione ad una pro-style offense, ma indubbiamente è circondato da un cast di assoluto valore che lo mette in una condizione simile a quella trovata lo scorso anno da Dak Prescott a pochi km di distanza; tante le attese su di lui, comprese quelle di una franchigia che l’ultima volta che scelse un quarterback (David Carr) nel first round di un Draft correva l’anno 2002, il primo della sua giovanissima storia.

Round 2, pick 25 (52): Zach Cunningham, LB, Vanderbilt Commodores
Seconda pick da applausi per Houston, che si garantisce il dopo Brian Cushing selezionando uno dei tackler più produttivi di questa classe, andandolo oltretutto ad inserire in un contesto decisamente favorevole, dove può ritagliarsi il tempo necessario per migliorare una tecnica di placcaggio non proprio eccelsa; veloce, rapido, aggressivo, efficiente in fase di copertura, Cunningham ha spesso lisciato i tackle per la troppa irruenza con cui si è lanciato sul portatore di palla. Errore che dovrà cercare di correggere quanto prima, e che in Texas, in caso Cush non recuperasse velocemente dall’ennesimo intervento alla spalla, sperano faccia quanto prima, magari già durante il training camp, quando, indicativamente, potrebbe giocarsi lo starting spot proprio con il #56.

Round 3, pick 25 (89): D’Onta Foreman, RB, Texas Longhorns
Coach O’Brien pare orientato a diminuire le portate di Lamar Miller nella prossima stagione, soprattutto visti i tanti problemi fisici che l’ex Dolphins ha dovuto affrontare nel 2016, e la chiamata di Foreman nel terzo round dovrebbe permettergli di realizzare questo progetto senza tanti problemi, soprattutto in virtù dei numeri messi insieme dal talento dei Longhorns nell’utimo anno universitario, quando ha corso per 2,028 yards e 15 TD andando a conquistare il Doak Walker Award, premio riservato al miglior RB della nazione. Fisicato, potente, e pertanto determinante nel corto  yardaggio, nonostante le dimensioni risulta particolarmente veloce quando riesce a raggiungere il campo aperto; dotato di un’ottima visione di gioco, abile a seguire i blocchi ed eventualmente romperli sfruttando il fisico, pecca un po’ come receiver al di fuori del backfield, ma le sue buone qualità di bloccatore potrebbero comunque fargli trovare spazio nei terzi down.

Round 4, pick 24 (130): Julie’n Davenport, OT, Bucknell Bison
Con Chris Clark, operato alla spalla, e Derek Newton, infortunatosi ad entrambe le ginocchia in autunno e difficilmente in campo per la stagione 2017, fermi ai box, i Texans erano quasi obbligati ad effettuare un investimento sulla linea offensiva, e Davenport ha tutte le potenzialità per trasformarsi in un valido starter NFL sul medio periodo; dotato di lunghe braccia, un buon footwork e una grandissima etica lavorativa, l’OT proveniente da Bucknell dovrà cercare di migliorare velocemente sotto il profilo tecnico per avere qualche chance di partire titolare già quest’anno, ma in ogni caso, da lui, ci si attende un buon contributo già in rotazione.

Round 4, pick 36 (142) (Compensatory pick): Carlos Watkins, DT, Clemson Tigers
Giocatore produttivo nell’arco dell’intera carriera collegiale, è un altro prodotto di una linea difensiva che negli ultimi anni ha prodotto diversi lineman NFL, e nonostante qualche difficoltà a fronteggiare gli OL più pesanti e fisicamente ben strutturati, è dotato del motore e della tecnica necessaria per diventare un buon DT anche al piano superiore; autore di 13.5 tackles for loss e 10.5 sacks nell’ultima season NCAA, ha dimostrato di sapersi muovere molto bene all’interno della linea e di essere piuttosto rapido a penetrare nel backfield avversario. Probabile backup di D.J. Reader nel 2017, aggiunge ulteriore qualità al reparto di Houston.

Round 5, pick 25 (169): Treston DeCoud, CB/S, Oregon State Beavers
DB versatile che può giocare sia come cornerback che come safety, ha cambiato ben quattro università nelle ultime quattro stagioni, prima di farsi notare con la divisa dei Beavers, con i quali ha messo a segno 108 placcaggi e 15 broken pass nell’ultimo biennio; fisicato, è abile a giocare sia in copertura che in pressione sul ricevitore avversario e sopperisce ai suoi limiti atletici con le buone capacità di lettura di cui è dotato. Lavoratore infaticabile, può dare il suo contributo nelle secondarie, anche se difficilmente potrà ambire a diventare uno starter nel prossimo futuro.

Round 7, pick 25 (243): Kyle Fuller, C, Baylor Bears
Una scommessa per i texani, che provano ad investire sul talento locale Fuller, messosi in luce durante l’ultimo Senior Bowl ed in grado di dare un buon apporto, in prospettiva, nelle posizioni interne della linea difensiva; player esperto che ha giocato per tre anni da titolare nei Bears, non è molto atletico ma ha braccia lunghe e potenti che gli consentono di sopperire ai suoi limiti. Fornisce un po’ di profondità nel reparto a Houston, e avrà a disposizione tutto il training camp per conquistarsi un posto nel roster definitivo.

Undrafted free agent: Eli Ankou, LB, UCLA – Dimitric Camiel, OT, Indiana – Dylan Cole, LB, Missouri State – Zach Conque, TE, Stephen F. Austin – Matt Godin, LB, Michigan – Deante’ Gray, WR, TCU – Justin Hardee, WR, Illinois – Shaq Hill, WR, Eastern Washington – Riley McCarron, WR, Iowa – Tevon Mutcherson, CB, Central Florida – Dare Ogunwale, RB, Wisconsin – Dayon Pratt, LB, East Carolina – Daniel Ross, DE, Northeast Mississippi CC – Joseph Scelfo, OT, North Carolina State – Jake Simonich, OG, Utah State -Malik Smith, CB, San Diego State – Dee Virgin, CB, West Alabama – Avery Williams, RB/LB, Temple

Voto Finale: 8
Molto dipenderà dal rendimento di Watson, giocatore per cui Houston ha investito davvero parecchio, e sul quale non ci sono tutte queste certezze dopo aver visto come il playbook di Bill O’Brien ha bruciato quarterback in serie; l’ex Clemson ha sicuramente buone possibilità di essere starter al Day 1 della nuova stagione NFL, ma per farlo dovrà comunque battere la concorrenza di un agguerrito, e decisamente meno considerato al momento dell’uscita dal college, Tom Savage. Ottime le pick del secondo giorno, che da sole valgono un buon pezzo del voto, con Cunningham e Foreman che oltre a presentarsi come due validi backup per Cushing e Miller possono impersonare anche la risposta per il prossimo futuro della franchigia; buona la decisione di puntare su Watkins, probabilmente più forte di quanto dica la sua discesa fino al quinto turno, e potenzialmente in grado di mettere su numeri da capogiro in una difesa del genere, dove potrebbe dare un contributo interessante anche DeCoud. Davenport come OT è un bel punto interrogativo, e pare molto più solida, soprattutto a livello di rendimento, la presa di Fuller, atleta tutt’altro che fenomale ma costante. Ingaggi interessanti anche tra gli undrafted, con il talento locale Deante’ Gray, che con TCU ha ricevuto per 837 yards e 8 TD in cinque stagioni costellate da infortuni, due delle quali perse per intero, a guidare un gruppo in cui vanno seguiti con attenzione i progressi di Dare Ogunwale, runner che ha guidato l’attacco di Wisconsin nel 2015, con 819 yards e 7 TD, prima di tornare a fare il second back dietro a Corey Clement nell’ultima stagione.