NFL Draft Grades 2015: New York Jets

Round 1, pick 6: Leonard Williams, DE, Southern California Trojans
LeonardWilliamsMiglior talento difensivo della classe per distacco, Williams era il classico prospetto che una franchigia non poteva lasciarsi scappare se ancora disponibile alla sesta scelta, e i Jets hanno rispettato pienamente il copione assicurandosi un giocatore che può contribuire fin da subito ad alzare il livello del team, andando a completare quella che probabilmente si gioca il “titolo” di best D-line con quella dei Rams; DE completo, in grado di giocare nello spot esterno sia nello schieramento 3-4 che in quello 4-3, svolge un lavoro eccezionale nel contrastare le corse e sa fornire un grandissimo supporto anche come pass rusher, sfruttando l’ottima rapidità di movimento di cui è dotato e una notevole varietà di mosse con cui manda fuorigioco i lineman avversari. Versatile, consentirà al nuovo HC Todd Bowles di utilizzare, all’evenienza, anche un fronte quattro.

Round 2, pick 5 (37): Devin Smith, WR,Ohio State Buckeyes
DevinSmithDopo una stagione che lo ha consacrato come il miglior ricevitore sulle tracce verticali del college football, Smith arriva nella Grande Mela proprio con il compito di allungare il campo e rendere l’attacco dei Jets più pericoloso sul profondo, dove sia Brandon Marshall che Eric Decker sembrano meno propensi a colpire; veloce, dotato di un buon controllo del corpo e di una coordinazione che gli consente di arrivare quasi sempre a tempo con l’ovale, ha dimostrato di possedere ottime mani e di essere davvero devastante in campo aperto. Fatica, invece, in parte anche per questioni fisiche, quando viene chiamato a ricevere su un raggio medio-corto e soprattutto nel traffico, dove non riesce a completare con la stessa efficacia.

Round 3, pick 18 (82) (from Texans): Lorenzo Mauldin, OLB, Louisville Cardinals
LorenzoMauldinGiocatore versatile, in grado di giocare sia come end che come linebacker, nei Jets dovrebbe occupare quest’ultima posizione, andando a sistemarsi come outside nella 3-4 utilizzata, almeno inizialmente, da coach Bowles, che ha scelto fin da subito di rafforzare la pass rushing, cosa che ha fatto sia con la presa di Williams, sia con quella di Mauldin, che potrà certamente fornire un buon contributo alla mediana nel corso della rookie season; rapido, potente, atletico, non vanta la velocità di punta di altri suoi colleghi di questa classe, ma è in grado di offrire una buona produzione sia nelle situazioni di corsa che in quelle di passaggio. Un combattente, nel campo come nella vita, da bambino ha vissuto in 16 famiglie affidatarie diverse, presenta ancora ottimi margini di miglioramento.

Round 4, pick 4 (103): Bryce Petty, QB, Baylor Bears
BrycePettyBuona aggiunta per la offense di New York, che con Petty ha trovato quel quarterback che ha i numeri per guidare la franchigia nel prossimo futuro, a condizione, ovviamente, che si metta a piena disposizione dell’OC Chan Gailey, allenatore che può farlo crescere davvero parecchio, limando alcuni difetti dovuti soprattutto al sistema giocato durante la sua carriera universitaria con Baylor; dotato di un buon braccio e di un buon tocco, sa dosare bene il lancio e capisce quando deve forzare il lancio oppure scaricare l’ovale in lob, nonostante il fisico ha dimostrato di possedere anche un’ottima mobilità nella tasca, che gli permette di spostarsi e cercare di sistemarsi al meglio prima del rilascio. In difficoltà quando viene messo sotto pressione, deve imparare a gestire un attacco professionistico, aumentando le proprie capacità in fase di lettura del gioco e di gestione della palla; calcolando che, comunque, di base ci troviamo di fronte ad un valido QB, non è detto che in caso di ulteriore fallimento di Geno Smith, i Jets decidano di spedirlo sul terreno di gioco già nel corso della rookie season.

Round 5, pick 16 (152) (from Texans): Jarvis Harrison, OG, Texas A&M Aggies
JarvisHarrisonProspetto interessantissimo che è scivolato fino al quinto round principalmente per due dubbi, il primo riguardante la sua etica lavorativa e la voglia di mantenersi in forma, e il secondo in merito alla sua integrità fisica, visto che sta ancora recuperando da un intervento chirurgico alla spalla cui si è sottoposto al termine della stagione NCAA; ex giocatore di basket al liceo, Harrison dispone di una mobilità notevole, che gli consente di spostarsi rapidamente sulla linea, bloccando con efficacia sia nelle azioni di corsa che in quelle di passaggio, dove proprio la sua abilità nel muoversi lateralmente, lo rende difficilmente superabile. Schierabile sia all’interno, in entrambi gli spot di guardia, sia all’esterno come tackle di destra, se riesce a rimanere integro e tenere a bada il peso può diventare uno starter di lungo corso in NFL.

Round 7, pick 6 (223): Deon Simon, NT, Northwestern State (Louisiana) Demons
DeonSimonAltro giocatore che ha mostrato diversi problemi a mantenersi in forma durante la carriera universitaria, Simon ha subito un bruttissimo infortunio al ginocchio che ha visto crollare la sua quotazione in vista del Draft, facendo passare in secondo piano tutte le ottime cose che ha fatto sul campo con la divisa dei Demons, nei quali è stato starter e leader indiscusso del reparto difensivo; tackle possente, in grado di impegnare anche più giocatori sulla linea, ha dimensioni e abilità, soprattutto nel contrastare le corse, che gli consentono di ricoprire lo spot centrale della D-line in entrambe li allineamenti e tramutarsi nel NT da 3-4 che può servire parecchio ai Jets.

Undrafted free agent: Taiwan Jones LB Michigan State, Deion Barnes DE Penn State, Wes Saxton TE South Alabama, Julian Howsare DE Clarion, Durrell Eskridge SAF Syracuse, Jake Heaps QB Kansas, Jordan Williams DE Tennessee, Betim Bujari OL Rutgers (Tryout), Kevin Thomas LB Wofford (Tryout), Alex Mateas OL UConn (Tryout).

Voto Finale: 8,5
Solo sei scelte, ma spese piuttosto bene, per i Jets, che hanno condotto un Draft all’insegna del talento, ignorando diversi fattori, dalla reale necessità del giocatore fino a problemi fisici preesistenti, per accaparrarsi i alcuni migliori prospetti disponibili sulla piazza; Williams è un difensore del quale non avevano bisogno, ma un lineman offensivo che si trova di fronte lui, Sheldon Richardson e Muhammad Wilkerson avrà mille pensieri per la testa, e non di certo positivi. Calcolando poi che i bianco verdi hanno cercato in diversi modi di scambiare l’ultimo dei tre, è auspicabile che la presa del prodotto di USC sia rivolta anche al prossimo futuro e al rischio di perdere uno dei leader del reparto difensivo; sempre nel reparto arretrato molto valido l’innesto di Mauldin, ragazzo che può dare una bella mano in pass rushing, mentre dal lato opposto dell’ovale sono davvero ottime le pick utilizzate per Devin Smith e Bryce Petty, atleti che potrebbero anche tramutarsi in duo micidiale con il passare degli anni. New York, infine, ha lavorato benissimo anche nei giri finali, andando a prendere due giocatori che, salvo complicazioni fisiche, possono ancorare entrambe le linee a lungo.