NFL Draft Grades 2015: Minnesota Vikings

Round 1, pick 11: Trae Waynes, CB, Michigan State Spartans
TraeWaynesDovendo affrontare due volte l’anno Aaron Rodgers, Jay Cutler e Matthew Stafford, i Vikings hanno scelto di puntellare ulteriormente le secondarie andando a prendere quello che, a detta di tutti, era il miglior cornerback della classe, accontentando quindi anche coach Zimmer, sempre molto attento ad aggiornare, nonché rafforzare, le sideline, in un ruolo cardine della sua Cover 2; cresciuto tantissimo nel corso della carriera a Michigan State, Waynes ha accumulato esperienza in un sistema che predilige la copertura a uomo, ma ha velocità, mezzi fisici e tecnici che gli consentiranno di fornire un grandissimo contributo anche nella difesa a zona. Aggressivo, solido quando deve contrastare le corse, deve solo imparare a commettere meno falli, soprattutto quando sale a portare pressione sulla linea di scrimmage; probabile titolare fin dal kickoff weekend, comporrà una delle coppie più interessanti, e giovani, dell’intera lega con la prima scelta 2013 Xavier Rhodes.

Round 2, pick 13 (45): Eric Kendricks, LB, UCLA Bruins
EricKendricksAlla ricerca di un linebacker centrale per sostituire Jasper Brinkley, che ha firmato con Dallas durante la free agency, Minnesota si è diretta con decisione su uno dei migliori prospetti del ruolo di questo Draft, mettendo le mani su Kendricks, altro talento proveniente da UCLA che nella difesa dei Vikes riabbraccerà il suo ex teammate Anthony Barr, scelto nel primo round lo scorso anno; istintivo, intelligente, abile a leggere lo sviluppo del gioco, è una garanzia in copertura, sia a uomo che a zona, e sa essere molto produttivo ed efficace contro le corse, situazione di gioco nella quale emerge la sua buona tecnica di placcaggio. Leggermente undersized per la posizione, sopperisce ad alcuni limiti fisici aggredendo il portatore di palla in modo rapido ed aggressivo; leading tackler dei Bruins, non c’è alcun dubbio che sarà lui a partire titolare nella posizione di MLB nel match d’esordio della stagione 2015.

Round 3, pick 24 (88) (from Lions): Danielle Hunter, DE, Louisiana State Tigers
DanielleHunterDotato di una velocità e di un atletismo superiore alla media, soprattutto in considerazione della sua taglia fisica, Hunter è un giocatore che probabilmente avrebbe dovuto passare ancora un po’ di tempo a Louisiana State per affinare le sue qualità tecniche ed ampliare la sua conoscenza del gioco, ma si presenta comunque come un prospetto interessantissimo, ancor più in ottica futura, per i Vikings, e in particolare per coach Zimmer, che ama costruirsi, e far crescere, i suoi end in “casa”. Già formato con difensore contro le corse ma decisamente migliorabile in pass rushing, il prodotto dei Tigers sarà probabilmente utilizzato in rotazione nel corso della sua prima stagione da professionista, alternandosi sul terreno di gioco con i veterani Everson Griffen, Tom Johnson, Brian Robison, e con Scott Chrichton, selezionato durante il Draft dello scorso anno.

Round 4, pick 11 (110): T.J. Clemmings, OT, Pittsburgh Panthers
TJClemmingsEx giocatore di basket che è passato al football solo quando ha iniziato l’università, ha giocato nella difesa dei Panthers prima di passare al lato opposto della palla nel 2013, trasformandosi in un tackle solido e difficilmente superabile, vista la grande mobilità di piedi e la stazza fisica imponente; ancora da sgrezzare a livello tecnico, ha dimostrato di essere un validissimo run blocker che può crescere ancora tantissimo in pass protection, tanto da poter ambire a diventare uno dei migliori lineman della lega a livello professionistico. Crollato a causa si un infortunio, il prodotto di Pittsburgh è un talento da primo giro che Minnesota è stata molto brava a portarsi a casa nella prima metà del quarto, andando inoltre a coprire un need piuttosto impellente come quello della linea offensiva, nella quale era necessario almeno un innesto all’esterno o all’interno, nella posizione di guarda che tra l’altro potrebbe essere ricoperta inizialmente proprio da Clemmings.

Round 5, pick 7 (143) (from Lions through Broncos and Bears): MyCole Pruitt, TE, Southern Illinois Salukis
MyColePruittMessosi in luce alle combine risultando il più veloce tra tutti i tight end della classe, Pruitt ha scalato diverse posizioni nel ranking del ruolo nelle settimane che hanno preceduto il Draft, diventando uno dei prospetti più appetibili nei round centrali, soprattutto grazie alle ottime doti di ricevitore messe in mostra con la divisa di Southern Illinois, in Division I-AA; rapido, abilissimo ad infilarsi nei cuscini concessigli dalle difese e a completare le prese nel traffico, ha mantenuto sempre una produzione piuttosto alta a livello universitario, anche quando era diventato il giocatore più temuto dell’attacco dei Salukis. Da migliorare come bloccatore, dovrebbe entrare fin da subito nella rotazione del reparto, alternandosi, con gli altri compagni, come spalla di Kyle Rudolph, titolare indiscusso della posizione.

Round 5, pick 10 (146) (from Falcons): Stefon Diggs, WR, Maryland Terrapins
StefonDiggsMigliorato tantissimo sotto la guida di un ex Pro come Keenan McCardell, che la scorsa stagione ha allenato il reparto WR dei Terps, Diggs ha combattuto con gli infortuni, che ne hanno limitato l’esplosione, fin dalla sua prima stagione NCAA, riuscendo solo sporadicamente a mostrare tutto il suo talento; five-star recruit che ha scelto di rimanere in Maryland per favorire la crescita del programma di football locale, ha messo su numeri interessantissimi quando è stato schierato come slot o come secondo ricevitore esterno sul lato forte, dimostrando di essere incredibilmente produttivo quando gli viene concesso spazio per accelerare ed inserire le marce alte in campo aperto. Dotato di ottime mani e di un grandissimo controllo del corpo che gli permette di settarsi sempre nella maniera migliore per ricevere l’ovale, non sembra possedere il fisico e la velocità per ambire ad uno dei due starting spot nella depth chart dei Vikings, ma può farsi strada, ed essere impiegato poi con costanza in certe formazioni d’attacco, accumulando esperienza negli special team, dove troverà quasi certamente spazio come returner.

Round 6, pick 9 (185) (from Falcons): Tyrus Thompson, OT, Oklahoma Sooners
TyrusThompsonDotato di talento e dimensioni fisiche adatte a sfondare nel football professionistico, Thompson ha visto crollare la sua valutazione in modo inarrestabile a causa del poco impegno che sembra metterci sul terreno di gioco, dove non mostra alcuna volontà di emergere; definito pigro e snervante da diversi scout, il prodotto di Oklahoma deve certamente cambiare il suo approccio se vorrà avere un futuro in NFL, visto che ha comunque tutti i mezzi necessari per emergere, come ha di fatto dimostrato nel corso della sua carriera universitaria, ricoprendo piuttosto bene la posizione di tackle sinistro. Atletico, rapido di piedi e in possesso di una buona mobilità laterale, è in grado di fornire una buonissima protezione sui passaggi e di svolgere un discreto lavoro anche in supporto alle corse; considerati i problemi avuti l’anno passato dai Vikings, probabile che venga inserito fin da subito in rotazione, alternandosi, magari sul lato destro, con l’altro ex Sooners Phil Loadholt.

Round 6, pick 17 (193) (from Chiefs): B.J. Dubose, DE, Louisville Cardinals
BJDuboseVista l’abilità di Zimmer nel formare degli end produttivi, Dubose è un giocatore che va certamente seguito con attenzione, ma parecchi sono i dubbi nei suoi confronti, e spaziano dall’impegno che ci mette durante allenamenti e partite alle sue effettive abilità come pass rusher, che paiono, di fatto, quasi nulle; ipotizzabile quindi, considerando che atleticamente è davvero notevole e che ha dimostrato di saper svolgere un buonissimo lavoro contro i bloccatori avversari, che venga utilizzato principalmente nelle difese di situazione, quando i Vikes dovranno fronteggiare le corse avversarie. Potente, in grado di rimanere costantemente in movimento e capace di impattare con violenza i componenti della linea offensiva, deve migliorare a livello tecnico e imparare a dare continuità e costanza alle sue azioni; ancora da rifinire, dovrà lottare parecchio se vorrà entrare a roster nel corso della rookie season.

Round 7, pick 11 (228): Austin Shepherd, OT, Alabama Crimson Tide
AustinShepherdLineman solido ed efficiente che ha costruito tutte le sue fortune e l’intera carriera universitaria su applicazione e lavoro, non è un talento naturale ma un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere perché accetta qualsiasi sfida e si impegna al massimo per portarla a termine; rivedibile come pass protector nonostante sia dotato di un buon movimento laterale, ha dimostrato con la divisa dei Tide di essere un validissimo bloccatore nei giochi di corse, che spesso favorisce anche in campo aperto salendo con rapidità al secondo livello, per affrontare i linebacker che cercano di stoppare il portatore di palla. Qualità e caratteristiche che farebbero pensare ad un suo futuro sviluppo, nonché utilizzo, nel ruolo di guardia, guardacaso altra posizione in cui Minnesota ha particolare necessità di nuove risorse.

Round 7, pick 15 (232) (From 49ers through Dolphins): Edmond Robinson, LB, Newberry Wolves
EdmondRobinsonInvestimento in prospettiva da parte dei Vikings, che cercheranno di tirare fuori un giocatore professionista da questo diamante grezzo proveniente dalla Division II della NCAA, nella quale ha fatto ottime cose con la piccola Newberry, mostrando di sapersi muovere davvero bene sul terreno di gioco; istintivo, dotato di una buona velocità e capace di contrastare anche i rapidissimi slot receiver, nonostante il livello di competizione piuttosto basso affrontato nel corso della carriera collegiale mostra margini di crescita interessantissimi, che potranno inizialmente trovare sfogo negli special team, dove dovrebbe ritagliarsi uno spazio nel corso della rookie season. Buon colpitore, atletico, a tratti anche aggressivo, deve mettere su qualche chilo di muscoli e migliorare a livello di tecnica individuale, soprattutto se vorrà avere un futuro come linebacker in NFL.

Undrafted free agent: Taylor Heinike QB Old Dominion, Davaris Daniels WR Notre Dame, Anthony Harris SAF Virginia, Jordan Leslie WR BYU, Justin Coleman CB Tennessee
Tom Farniok OC Iowa State, Bobby Varadaro OL Boston College, Gavin Lutman WR Pittsburg State, Blake Renaud FB Boise State, Jesse Somsel OG Saginaw Valley State, Jake Sherlock DE South Dakota State (Tryout), Richard Ross TE Old Dominion (Basketball) (Tryout), Adam Keller K NDSU (Tryout).

Voto Finale: 8,5
Altro Draft di peso da parte del GM dei Vikings Rick Spielman, che questa volta non scambia scelte nei primi due round, in modo da assecondare le richieste di coach Zimmer e fornirgli il cornerback, Waynes, e il linebacker, Kendricks, di cui ha bisogno, ma inizia a darsi da fare dal terzo in poi, dando il via ad un giro di pick che consente comunque alla franchigia di Minneapolis di mettere a segno alcuni colpi notevoli, sia per il presente che per il futuro; inaspettata e notevole la presa di Clemmings, considerato uno dei migliori OT in prospettiva, nella quarta tornata, a distanza di pochissime chiamate da quella effettuata per l’interessantissimo Danielle Hunter, un bel prospetto difensivo su cui il capo allenatore potrà lavorare con cura, al pari di Dubose e Robinson, ragazzi che, nelle mani giuste, possono ambire ad una buona carriera nel football professionistico. Molto valide le scelte spese per Pruitt e Diggs, entrambi pronti a contribuire fin da subito allo sviluppo del passing game, e quelle che hanno portato in Minnesota Thompson e Shepherd, altri due lineman che potrebbero rivelarsi utilissimi per risolvere i tanti problemi riscontrati sulla OL nella season 2014; uniche pecche? Aver ignorato i runningback, vista la particolare situazione di Peterson, e tardato parecchio la chiamata di un WR, solo parzialmente “risolta” con l’ingaggio, come undrafted, dell’intrigante DaVaris Daniels, receiver da Notre Dame che ha i numeri per entrare a roster già quest’anno