NFL Draft 2016 – Team Needs: Minnesota Vikings

Offseason condotta con sagacia dalla franchigia di Minneapolis, che ha cercato di rafforzare il vero punto debole della passata stagione, ovvero la linea offensiva, rinforzata con gli ingaggi dell’OT Andre Smith e dell’OG Alex Boone, veterani che dovrebbero migliorare sensibilmente la protezione di Teddy Bridgewater, cresciuto molto durante la scorsa regular season e pronto a spiccare definitivamente il volo in questo 2016.

Una tendenza a puntare su giocatori esperti che il GM Rick Spielman ha replicato anche in defense, mettendo sotto contratto tre valide alternative come Emmanuel Lamur, Travis Lewis, e Michael Griffin, ex Pro Bowler che dovrebbe dare una grossa mano sul profondo.

Di seguito i cinque principali needs di Minnesota.

1. Wide Receiver
L’esplosione inattesa di Stefon Diggs ha scombinato le carte e sovvertito l’ordine con cui il reparto era uscito dal training camp estivo, promuovendo il prodotto di Maryland a primo ricevitore e relegando Mike Wallace e Charles Johnson a ruoli secondari; il primo è uscito di scena durante l’offseason, il secondo lotterà per lo spot #2 con Jairus Wright e Cordarelle Patterson, giocatore che il coaching staff spera ancora di poter recuperare, a meno che i Vikings non decidano di puntare con decisione un WR#1 durante il Draft. L’acquisizione di un top prospect per il ruolo aiuterebbe non poco lo stesso Bridgewater, da tempo alla ricerca di un target primario cui affidare l’ovale nei momenti critici del match.

2. Offensive Guard
L’ingaggio di Boone ha certamente sistemato la pessima situazione all’interno della linea offensiva, ma è innegabile che le altalenanti prestazioni offerte da Brandon Fusco nelle ultime stagioni non facciano dormire sonni tranquilli a coach Mike Zimmer, che dopo aver caldeggiato la riconferma di Mike Harris potrebbe comunque chiedere a Spielman di fare un ulteriore sforzo per mettergli a disposizione un prospetto in grado di rappresentare una valida alternativa per il presente e diventare un papabile starter in futuro.

3. Strong Safety
Il rinnovo si Andrew Sendejo, tanto più a certe cifre, ha convinto davvero pochissimo, e l’acquisizione di Griffin durante la free agency non sembra rappresentare una soluzione definitiva per uno dei pochi punti deboli della difesa di Minnesota, che durante il Draft cercherà di trovare un giocatore in grado di fornire un supporto adeguato nel back end, in modo da consentire a Harrison Smith di concentrarsi maggiormente sulle sue efficaci incursioni nel backfield avversario.

4. Linebacker
Le firme di Lamur e Lewis, unite alle riconferme di Audie Cole e, soprattutto, Chad Greenway fanno si che i Vikings abbiano un solido reparto linebacker su cui contare, ma è altresì innegabile che il veterano da Iowa si stia ormai giocando gli ultimi spiccioli di una gloriosa carriera, e per l’intera organizzazione è giunto il momento di pensare ad una sua sostituzione, andando a trovare qual prospetto da aggiungere a Anthony Barr e Erik Kendricks per completare il terzetto di starter del futuro.

5. Runningback
L’intramontabile Adrian Peterson ha da poco concluso un’altra stagione ad altissimo livello, ma le trentuno primavere potrebbero farsi sentire da un momento all’altro, e nonostante rimanga uno dei più grandi di sempre, il calo prestazionale è ormai dietro alla porta; per questo, ed anche in considerazione del fatto che Jerick McKinnon e Matt Asiata non hanno i numeri per guidare un backfield NFL in solitaria, Minnesota potrebbe decidere di investire sulla posizione già quest’anno, consentendo ad un eventuale giovane di belle speranze di crescere alle spalle del numero 28.

Altri needs
Da valutare con attenzione la situazione globale della linea difensiva, che all’esterno pare comunque ben fornita, soprattutto in virtù degl’ottimi Draft condotti nelle ultime due stagioni da Spielman, che ha portato a Minneapolis talenti del calibro di Danielle Hunter, Scott Crichton e Justin Trattou; a preoccupare è maggiormente l’interno, dove dietro all’ottima coppia titolare composta da Linval Joseph e Sharrif Floyd, il backup Tom Johnson comincia a sentire il peso degl’anni. Un innesto in questa posizione e in quella di punter, dove Jeff Locke è reduce da una season terribile, non è assolutamente da escludere.