Florida State (FSU) Seminoles: quick preview 2017

florida-state-2014-aFootball Nation Ranking: n. 53

Head Coach: Jimbo Fisher (8th year, 88-17)

Record 2016: 10-3

Match da non perdere: vs. Miami (Oct. 7), at Clemson (Nov. 11), at Florida (Nov. 25)

Tarvarus McFadden

Punto di forza: con il ritorno di Derwin James, limitato lo scorso anno da un infortunio, i Seminoles possono fare affidamento su una delle migliori secondarie dell’intera nazione, completata nel back-end dal veterano Trey Marshall, strong safety che ha fatto registrare 58 tackles nella passata stagione; sulle sideline Levonta Taylor, attualmente preferito all’intrigante true freshman Stanford Samuels III, affiancherà uno dei top cornerback NCAA Tarvarus McFadden, 8 intercetti, 6 broken pass, lasciando Kyle Meyers, con il quale ha lottato per tutta l’offseason, nel ruolo ibrido di STAR.

Punto debole: l’infortunio di Deondre Francois, 3,350 yards, 20 TD pass, 7 INT, ha creato un enorme problema a Florida State che ora vede realizzarsi quello che nei mesi scorsi era stato uno dei suoi peggiori incubi, ovvero dover affrontare la regular season con un quarterback inesperto; la speranza è che il true freshman James Blackman, fin da subito preferito al backup J.J. Cosentino, confermi il talento fatto vedere sui campi liceali, e che coach Fisher dimostri ancora una volta di essere un grandissimo “creatore” di quarterback, costruendo un altro potenziale campione dopo Christian Ponder, E.J. Manuel e Jameis Winston.

First look offense: dopo essere diventato il leading rusher all-time Dalvin Cook ha lasciato i Seminoles per provare a sfondare in NFL ma a sorpresa a raccoglierne l’eredità non è stato il suo backup Jacques Patrick, 350 yards e 4 TD nel 2016, ma il volto nuovo sbarcato a Tallahassee Cam Akers, che fin dalle sedute primaverili ha impressionato il coaching staff ed ha confermato di avere le carte in regola per non far rimpiangere il suo illustre predecessore; a spianargli la strada ci sarà il fullback Jonathan Vickers, che lavorerà a stretto contatto con una linea che recupera due soli starter, la guardia sinistra Landon Dickerson e il centro Alec Eberle, ma che dovrebbe trovare nuova linfa con l’inserimento del redshirt freshman Cole Minshew e l’avvento della matricola Josh Bell, altro pezzo grosso del recruiting.
L’esperto TE Ryan Izzo, 227 yds e 1 touchdowns, fornirà il solito apporto in fase di blocco pur non perdendo le sue qualità come pass catcher, soprattutto in un anno in cui si farà certamente sentire la mancanza di un target produttivo come Travis Rudolph; Nyqwan Murray, 441 yards, 5 TD, messosi in luce nell’Orange Bowl e Auden Tate, 409 yds, 6 segnature, sono i maggiori indiziati a ricoprire un ruolo di spicco in un reparto in cui si attende l’esplosione dell’interessantissimo sophomore Keith Gavin, altro WR fisicato che ha ben impressionato in offseason.

First look defense: il DC Charles Kelly sa di poter contare su un front seven di alto livello e di avere alle spalle dei titolari gli uomini giusti per mantenere costante la pressione sulla linea avversaria a cominciare dalla linea, dove Jalen Wilkerson, Janarius Robinson, Frederick Jones e Demarcus Christmas sono delle valide alternative per gli starter guidati da Derrick Nnadi; il senior NT guiderà un terzetto completato da due validi pass rusher, lo junior Josh Sweat, 11.5 tackles for loss, 7.0 sacks, e il sophomore Brian Burns, 9.5 placcaggi per perdita di terreno, 8.5 sacks.
I senior Ro’Derrick Hoskins, 53 stops, 2.5 sacks, e Matthew Thomas, 77 placcaggi, 11.5 tkl for loss, sono stati invece confermati come leader indiscussi di una mediana che può fare affidamento su tantissimi colpitori, a partire dall’altro veterano Jacob Pugh, schierato come SAM quando Florida State passa ad una 4-3, fino ad arrivare ai promettenti sophomore Adonis Thomas, Joshua Brown ed Emmett Rice.

Derrick Nnadi

NFL Prospect to watch: probabile nuovo leader del reparto difensivo dei ‘Noles dopo la partenza di Walker, Derrick Nnadi si candida ad essere uno dei trentadue atleti scelti nel primo round del prossimo Draft dopo aver gettato le basi giuste durante la stagione 2016, conclusa con 49 placcaggi, 10.5 tackles for loss e 6.0 sacks all’attivo; potente, rapido, dotato della forza necessaria per mettere in difficoltà qualsiasi lineman si trova di fronte, è istintivo e abile in fase di lettura, tanto che spesso è uno dei primi giocatori ad arrivare sul portatore di palla.
Proprio la combinazione di potenza e rapidità che mostra sul campo ad ogni azione è ciò che lo rende un pass rusher interno raro, di quelli che possono fare l’immediata fortuna delle franchigie che scelgono di puntarvi; sottodimensionato per i canoni NFL, ma dopo la venuta di Aaron Donald è stato dimostrato che questa, se c’è talento, non è più una limitazione per il ruolo di DT, Nnadi ha tutte le qualità necessarie per dominare sulla linea sia negli schieramenti 4-3 che 3-4.