Lions week 4: Una vittoria vecchio stile (Lions 14 – Vikings 7)

via Mlive

Ora ci sono i dome, gli stadi coperti e tutto e bello con lanci e ricevitori che la fanno da padrone ma fino a non molti anni fa, gli scontri nella NFC North/Central erano spesso faccende dure, fatte di corse e morsi alle caviglie.

Domenica, a Minneapolis siamo un po’ tornati all’antico e, per quanto uno voglia sempre lo spettacolo, non sono del tutto dispiaciuto,specie perché la W è tornata a sud verso il Michigan.

Cronaca

La partita si apre con il dominio delle difese. I Lions non riescono ad approfittare di una corsa di 24 iarde di Ameer Adbullah e le squadre si scambiano due punt a testa. Matthew Stafford è sotto pressione costante (alla fine della partita sei sack e innumerevoli pressioni) ma, pur partendo dalle 8, sfrutta il gioco di corsa e i TE (in particolare Darren Fells) per muovere le catene. Alla prima occasione, il #9 spara una vera bomba di 38 iarde per Marvinio che porta i Lions vicino all’endzone ma la difesa di Zimmer serra i ranghi e deve entrare Matt Prater per metter tre punti sul tabellone.
Un paio di punt dopo, è la volta dei Vikings di divorare il campo, grazie alle corse di Dalvin Cook ed un paio di belle ricezioni di Stephon Diggs e Adam Thielen solo che alla fine del drive, Cook entra praticamente passeggiando in endzone. 3-7 Vikes.

Nel primo tempo, resta solo il tempo per stabilire che Prater è umano quando il FG dalle 60 risulta corto poi si torna in campo con la palla ai violadorati e l’inizio non è dei migliori (DPI di 22 iarde contro Newin Lawson, discutibile secondo me) ma, quasi subito dopo, alla sua prima portata Jeremy MacKinnock perde palla e Anthony Zettel la recupera.

Il drive successivo guadagna una ventina di iarde prima che i Lions debbano ancora accontentarsi di un FG per il 6-10.

Nemmeno il tempo di tweettare “era meglio andare per il quarto” che Dalvin Cook viene placcato da Tavon Wilson e perde a sua volta palla, recuperata da Tahir Whitehead.

Per aggiungere danno alla beffa, il promettente rookie si infortuna e la cosa pare subito grave (cosa purtroppo confermata: ACL rotto e stagione finita per lui. Davvero devastante dopo quello che aveva fatto vedere nelle prime partite.).

L’attacco Lions ha poca porzione di campo da coprire e grazie alla corse di AA e alla prima ricezione da professionista di Michael Roberts arrivano ad una iarda dall’endzone, iarda che viene coperta dallo sforzo dello stesso Abdullah che trasforma quello che dovrebbe essere un Tackle for loss in una magia.

AA entra in endzone
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Non potevo non metterla.

Stafford e TJ Jones centrano la conversione da 2 punti per il 14-7 Lions.

Dopo due altri punt, facilitati dalle chiamate troppo conservative di Cooter, i Vikings arrivano quasi sulla redzone prima che Killebrew e Lawson decidano di chiudere la porta e i Vikings provino il Field Goal e che il palo interrompa la striscia di centri di Kai Forbath.

Ennesima striscia di punt (3) e Case Keenum guida il suo attacco per il campo (stavolta con Kyle Rudolph sotto i riflettori).
Latavius Murray corre fino alle 3 iarde dei Lions quando, sul 3 e goal, Keenum cade vittima di una pressione camuffata e viene investito da un treno chiamato Anthony Zettel che lo riporta indietro di 11 iarde. Il quarto tentativo va a vuoto e la palla torna ai Lions.

Partita finita? Macchè!

La linea difensiva dei Vikings produce un ultimo, poderoso sforzo mentre quella d’attacco Lions, decimata, non riesce a resistere.
La palla torna a Minnesota con poco meno di 2 minuti sul cronometro. Al primo gioco, Keenum cerca Thielen che riceve ma viene placcato da Glover Quin e la palla viene raccolta dal sempre vigile Whitehead.

Finalmente, ballgame.

Questo e quello

  • Matthew Stafford: 19/31 per 209 iarde; rating 81,3. Sicuramente non una delle giornate migliori per Stafford che ha preso decisioni rischiose in più di un’occasione e che è sembrato un po’ fuori bersaglio.

  • Certo, subire 6 sack ed essere sotto pressione costante non ha aiutato.

  • Al proposito, giornataccia per i tackle (2 sack concessi da Rick Wagner, idem da Robinson malgrado l’aiuto costante di Fells). Molto meglio l’interno della linea specie Swanson e TJ Lang. Sorprendentemente, meglio i blocchi per le corse che la pass protection.

  • Giornata buona per AA: non raggiunge il traguardo delle 100 iarde corse (che elude i giocatori in blu ed argento dal ringraziamento del 2013) ma si ferma a quota 96 prima di essere messo a riposo per un piccolo infortunio nel finale di partita.

  • I ricevitori fanno il possibile ma in una giornata così i checkdown per i TE la fanno da padrone e gli stessi rispondono: della prima ricezione di Roberts abbiamo già detto, Ebron guadagna due prime down importanti e meglio ancora fa Darren Fells con 4 ricezioni per 4 primi down. Fells mette anche una pietra importante nel bloccaggio nelle corse ed in pass protection.

  • Keenum va 16/30 per 219 iarde con un rating di 76.9. Resta un QB affidabile pur se limitato.

  • Per la difesa, complimenti a nastro a tutta la linea in particolare ad Anthony Zettel ma tutti hanno portato il loro mattone.

  • I Linebacker hanno reagito all’infortunio di Paul Worrilow dando il massimo. Particolare menzione va a Steve Longa. Longa ha perso il padre (investito da un SUV) solo due giorni prima della partita. La squadra gli aveva proposto di tornare a casa ma lui ha preferito giocare per raggiungere la famiglia dopo la partita. La squadra, nella persona di Haloti Ngata (il quale ha perso anche lui un genitore in gioventù) gli ha consegnato la gameball.

Qui il video.

  • La secondaria continua a sfornare turnover a nastro, davvero leggetevi il roster e fate i complimenti a tutti con accanto un DB/SS/FS che fate prima.

  • Jeff Locke ha calciato come un indemoniato: 46,4 iarde di media e 54 di massima lunghezza. Revenge game per lui.

Commento

Per dirla con Caldwell negli spogliatoi: “not pretty, but don’t need to be”. Non carina ma non ce n’è bisogno che lo sia.

Si trattava di una partita dura, in trasferta, contro una rivale divisionale che conosce i Lions (specie l’attacco) a menadito che solo le anime belle pensavano sarebbe stata una vittoria semplice.

Io, personalmente, ero convinto che i Lions avrebbero perso ed il risultato mi va benissimo.

Certo, le cose da migliorare ci sono specie in attacco ma in NFL se non migliori continuamente, inizi a perdere e lo si sa.

L’attacco che doveva essere il fulcro della squadra stenta ma segnare punti in trasferta è sempre più dura mentre la difesa… “defense travel” afferma un noto truismo della NFL di cui anche domenica abbiamo avuto conferma.

Ora questa frase è strettamente collegata all’altro noto aforisma: “l’attacco stacca i biglietti, la difesa vince i campionati” ma divago.

Andare in giro per l’America a metter su caterve di punti non è plausibile ma una buona difesa rende tutto più gestibile (specie con dei buoni ST) e toglie tanto peso al QB, che magari può permettersi una giornata un po’ meno perfetta.

C’è tempo per veder tutto cambiare ma per ora questi Lions sembrano una squadra quadrata ed equilibrata nei vari reparti e la personalità di vincere un confronto serrato in trasferta è un ottimo segnale.

Non vi fidate del mio parere?
Fate bene ma fatevi un giro sui siti specializzate e vedrete come il ritornello è cambiato da questa estate.

onepride!

(da I soliti Lions, il blog sui Lions in italiano)