“Sfavoriti” a chi? – Houston Texans Week 4 recap vs. Titans

Semplicemente magia.

Si potrebbe riassumere con una sola parola la partita disputata dai Texans in week 4 contro gli avversari di division forse più pericolosi quest’anno.
Doveva essere la partita in cui i Titans partivano da favoriti, grazie all’attacco in ottima forma e ad una buona difesa, contro dei Texans con un attacco tutt’altro che convincente e una OL disastrata. È stata invece la partita in cui l’attacco in forma è stato limitato a 14 punti, con 4 intercetti; mentre il team con l’attacco mediocre ne ha messi 57 (CINQUANTASETTE!).

Finisce infatti 14 a 57 per i padroni di casa, quello che doveva essere un divisional game in cui i Texans partivano da sfavoriti ed è stato invece forse uno dei migliori scontri giocati da Houston negli ultimi anni.
Una vittoria importantissima per le sorti della AFC South e, se si considera quando arriva, ovvero dopo la partita tiratissima contro i Patriots, è un po’ come se valesse doppio per il prosieguo della stagione; perchè i Texans di questi ultimi due match, non sono di certo quelli visti in week 1 contro Jacksonville.

Al di là della vittoria, i 57 punti segnati contro i Titans valgono tantissimo per il morale e per il fatto di evidenziare un netto e visibile miglioramento da parte di tutto il reparto offensivo.

Andiamo ad analizzare la partita, sia in attacco che in difesa.

Offense

Versione breve: nella partita i Texans hanno segnato più punti di tutti quelli segnati nelle prime 3 partite della stagione e, allo stesso tempo, hanno registrato il punteggio più alto in NFL in una partita fino ad ora.

Basterebbe questo per evidenziare come le cose siano girate in modo decisamente diverso nella offense texana rispetto alle prime partite.

DeShaun Watson è stato il protagonista di un’altra fantastica performance, registrando tra l’altro il record di touchdown in un match per un rookie quarterback. 283 yards, 4 TD lanciati, 1 intercetto, 24 yards corse e 1 rushing TD; questi sono i numeri del nuovo QB di Houston che ha semplicemente demolito la difesa dei Titans.
Il giovane QB ha mostrato ancora una volta grande intelligenza in campo (eccetto l’erroraccio nell’azione che ha portato all’intercetto), oltre alle ottime doti di lancio, ma soprattutto di mobilità. Inutile ribadire che un giocatore così agile e in grado di sfuggire dalle pressioni avversarie, serviva come il pane, specie dietro una linea con più di qualche difficoltà. Ancora bravo, bravo e bravo!

Ovviamente Watson non ha vinto da solo però, e un’altra fantastica notizia guardando avanti viene dai due touchdown segnati da Lamar Miller.
Proprio nell’intervista doppia del preview, avevo pronosticato una sconfitta per i Texans, a meno che non si fosse svegliato Miller. Beh, Miller si è svegliato e la vittoria è arrivata (anche se chi se li aspettava tutti questi punti?).
Ciò che davvero conta comunque è che il running game ha trovato finalmente punti e ha ricoperto un ruolo importante nella offense. L’utilizzo di Miller su screen pass è proprio quello che tutti aspettavamo e che serviva a Watson per rendere più imprevedibile ogni attacco.
Bene anche Foreman che non si sta distinguendo per big plays, ma che si sta rivelando fondamentale proprio in ciò che mancava l’anno scorso: qualcuno che guadagnasse un po’ di campo, mentre si fa rifiatare Miller.

Anche tutto il reparto ricezioni ha giocato un’ottima partita e quasi tutti si meritano la lode. Scontato celebrare Hopkins che si mangia la difesa di Tennessee, guadagnando più di 100 yards e un TD, ma ciò che davvero fa ben sperare è il ritorno di Will Fuller V. Dopo i guai fisici infatti, il giovane WR è sceso in campo contro i Titans e sembra essere tornato nel ruolo del primo periodo della scorsa stagione: non tantissime ricezioni, ma decisive (2 touchdown in 4 ricezioni), ma soprattutto una grande abilità nell’aprire il campo con la sua velocità, permettendo a Watson di tentare deep passes verso di lui, o in altri casi di togliere marcature a Hopkins, che ringrazia e ne approfitta.
Pure Ellington sembra integrarsi pian piano molto bene. Per ora non ha una grande mole di lavoro, ma nessuno credo che si aspettasse questo da lui. In ogni caso, se rimane sano (perchè purtroppo questo è il maggior problema di Ellington) è una buonissima freccia all’arco di O’Brien e lo sta dimostrando.
Ancora una volta, infine, il reparto TE (anche senza Fiedorowicz) è stato di grandissima utilità specialmente su short passes.

L’attacco di O’Brien visto nelle ultime due partite non solo è decisamente migliore di tutti quelli visti in periodo recente, ma è anche particolarmente interessante sul lato della varietà e imprevedibilità. Per carità, non parliamo ancora di un attacco da top della lega, ma è un’offense che può punire con gli scramble di Watson, con gli short passes da quick release, senza disdegnare la ricerca di big plays su long passes, dove tra l’altro si può contare sulle mani e la fisicità di Hopkins e la velocità di Fuller e Ellington. Senza dimenticare poi, un reparto TE utilissimo nel corto raggio per guadagnare importanti primi down, e un running game che, per ora non è al livello degli scorsi anni, ma che è comunque in crescita e che, tra l’altro, permette anche giochi di screen pass grazie alle buone mani di Miller.

È sicuramente un attacco non ancora maturo, ma che è giovane e che può promettere molto bene. Tanto, tantissimo però dipenderà anche e soprattutto dalla offensive line; il reparto più problematico da 2 anni a questa parte che ha iniziato la stagione concedendo una marea di sack. Già contro Patriots e Titans si sono visti piccoli miglioramenti, ma è fondamentale che questo sia un processo di crescita continuo, altrimenti si rischia di mandare tutto all’aria.

Defense

Se a inizio season c’era una sicurezza a Houston, questa era senza dubbio la difesa. Una difesa però che si è di fatto comportata estremamente bene contro le corse in questo inizio stagione, ma che ha faticato non poco nelle secondarie, senza concedere troppe yards ma permettendo troppo facilmente big plays importanti.

Contro i Titans, anche la difesa su passing game è stata semplicemente divina. 4 intercetti messi a segno (anche se 2 arrivati su lanci disperati di Matt Cassel subentrato a Mariota, che purtroppo ha dovuto abbandonare il campo per infortunio).

Probabilmente anche per incapacità avversarie, ma anche e soprattutto grazie a ottime chiamate difensive e buone prestazioni dei singoli, il passing game di Tennessee è stato a dir poco ridicolizzato dalla difesa di Houston, che oltre ai 4 intercetti, ha concesso poco più di 100 yards in tutta la partita. 
Nonostante la grande assenza di Kevin Johnson, le secondarie si sono mosse molto bene e hanno vinto alla grande la battaglia contro i giovani receivers dei Titans, forse un po’ troppo inesperti.
Benissimo Andrew Hal che si fa sempre trovare pronto e reattivo, portandosi a casa 2 intercetti. Due buone prestazioni anche da parte di Gillchrist (anche lui autore di un intercetto) e di Banks, utilissimo soprattutto nei tackles.

Il front 7, d’altro canto, non ha fatto nulla di straordinario nel mettere pressione al QB avversario, mettendo a segno solo due sack (da cui però è arrivato un fumble) e con un JJ Watt decisamente sotto tono. In ogni caso però non si può di certo considerare la pass rush di Houston in modo negativo, perchè a parte i due sack, comunque arrivati contro un’ottima linea, raramente Mariota o Cassel si sono ritrovati indisturbati per più di qualche secondo.

Dove invece il front 7 è stato davvero superbo è stato contro le corse di Tennessee. Un ottimo reparto formato da MurrayHenry, infatti, è stato praticamente annullato dalla difesa di Houston che ha concesso meno di 40 yards totali.
Qualche difficoltà in più invece si è vista contro gli scramble di Mariota, che con due corse ha segnato due TD e guadagnato 34 yards. Dati che O’Brien e Crennel dovranno sicuramente tenere a mente per la prossima volta in cui si affronterà un QB molto agile. Di certo, con Watson in team, la possibilità di prepararsi bene a queste situazioni c’è eccome. 

14 a 57 quindi (vale la pena ricordarlo) e un record di 2-2 che assicura la testa del girone a parimerito con Jacksonville e Tennessee.
Peccato per quello scivolone in week 1 proprio contro gli avversari di division, ma ormai è andata così e bisogna guardare avanti. I buoni spunti per tornare a giocarsi una stagione ad alti livelli ci sono tutti, ripartendo subito da week 5, con una durissima partita contro Kansas City, ad oggi ancora imbattuta.

We Are Texans!

-Divi-