Uno sguardo alla free agency: Tampa Bay Buccaneers

Doveva essere la stagione della consacrazione la breakout season che tutti si aspettavano dopo un annata 2016 ricca di soddisfazioni e coi play-off mancati per un soffio. Invece non è stato così, tra molti infortuni che hanno colpito giocatori chiave sin dalle prime battute, vedi Kwon Alexander, LaVonte David, Jameis Winston e un attacco che non ha rispettato le attese, quella 2017 è stata una stagione molto travagliata che ha messo in luce i soliti difetti che erano costati molto gli anni passati.

Ora, alle porte della free agency 2018, i Bucs si apprestano ad un’altra off.-season alla ricerca di quei giocatori che possano far fare il definitivo salto di qualità ad una squadra ricchissima di talento, ma che fa fatica ad esprimersi al meglio e non solo a causa di frequenti infortuni.

I punti d’interesse saranno sicuramente la defensive line, la secondaria e molto probabilmente anchje l’offensive line. I primi due sono un cruccio che dura ormai da anni, con, da una parte, la perenne mancanza di un pass-rusher elite, sono ormai lontanissimi i tempi in cui Greg Spires e Simeon Rice facevano tremare le gambe a qualunque QB li affrontasse, e, dall’altra, la difficoltà a trovare la giusta quadratura del cerchio tra Corner back e Safety .

I giocatori a disposizione per rispondere a queste necessità però non sono molti, per quanto riguarda gli edge rushers il ritorno di Adrian Clayborn , che ha speso le ultime stagioni ad Atlanta dopo aver iniziato la carriera a Tampa, potrebbe una buona soluzione considerando che è maturato molto e che ha dimostrato di poter mettere molta pressione ai QB avversari  (i 6 sack su Prescott di questa stagione ne sono l’esempio più lampante).

Sicuramente per quanto riguarda la secondaria il rinnovo di Brent Grimes potrebbe essere un buon punto di partenza, vero che a 35 anni non è più un giocatore futuribile, ma ha dimostrato comunque di poter ancora fare la sua parte; in alternativa le strade percorribili sono due: o affidarsi al Draft, data la classe piuttosto profonda di quest’anno, o puntare a firmare un veterano di alto calibro come Trumaine Johnson (nell’ultima stagione a LA sponda Rams) e Malcolm Butler (eroe del Superbowl XLIX e reduce da una burrascosa stagione a Foxborough).

Dopo una stagione al di sotto delle attese però Koetter e i suoi Bucs non possono più fallire, il talento c’è, forse è il roster con maggior talento degli ultimi 10 anni, i mezzi anche data la costruzione di una indoor facility, per ovviare al clima pazzo della Florida, di primo livello ed un coaching staff che è rimasto intatto in tutte le sue parti e che semmai si è arricchito dell’esperienza di Forrest Buckner per quanto riguarda la linea difensiva.

Non resta che attendere e vedere cosa riserverà la March Madness dell’NFL per la franchigia in Red & Pewter.