I nuovi Packers: i profili di tutti i giocatori della Draft Class 2018

Le 12 scelte a disposizione dei Packers all’inizio del Draft hanno portato in dote 11 giocatori e la prima scelta dei Saints nel Draft 2019.

Cinque i giocatori difensivi selezionati (tre nei primi tre rounds, CB, CB, ILB, e due al settimo, DL ed EDGE), quattro i giocatori offensivi (WR, OL, WR, WR), due gli specialisti (P, LS).

Ecco i profili di tutti i nuovi Packers (i primi tre li ho già postati, mentre tutti gli altri sono “inediti” e frutto di mie osservazioni personali a partire dal game tape. Laddove il game tape non era disponibile, l’ho espressamente indicato).

ROUND 1, 18esima scelta assoluta: JAIRE ALEXANDER, CB, LOUISVILLE (Junior, 5-11, 195)
Partite viste 2017: Syracuse, Purdue

Utilizzato per lo più in zone, ha un buonissimo istinto, gioca con grande aggressività e legge bene gli occhi del QB (fondamentale in zone). A volte l’aggressività gli si ritorce contro, in quanto abbocca con facilità alle double moves. In man coverage fatica un po’ sulle in-breaking routes e la sua smaller frame (5-11 tirato tirato) a volte non gli consente di contestare efficacemente i tentativi di ricezione, per quanto la sua indole aggressiva lo porti comunque a provarci. Fluido nelle transazioni dal backpedal, un po’ meno nei cambi di direzione. Buona velocità “di punta”, anche se a volte nelle tracce verticali può farsi trovare in ritardo perché, come detto sopra, abbocca alle finte o alle double moves.

ROUND 2, 45esima scelta assoluta: JOSH JACKSON, CB, IOWA (Junior, 6-1, 192)
(Partite viste 2017: Penn State, Michigan State, Minnesota, Ohio State, Wisconsin, Purdue, Nebraska)

Forte e “cattivo”, gioca con molta fisicità sfruttando le lunghe braccia per contestare ogni ricezione. Traccia benissimo il pallone in aria, ha grandi ball skills ed un’ottima velocità nonostante la stazza ben superiore alla media dei CB. Ottimo sulle tracce verticali, ma con qualche limite nei tagli in mezzo al campo e nel seguire le double moves dei ricevitori.

ROUND 3, 88esima scelta assoluta: OREN BURKS, ILB, VANDERBILT (Redshirt Senior, 6-2, 230)
Partite viste 2017: Alabama, Tennessee

Fisico da ibrido ILB/SS, buona velocità e buoni cambi di direzione. Nel running game dimostra scarso istinto e scarsa vision, tende a sbagliare buco o ad andare in overpursuit. Fatica a liberarsi dei blocchi (anzi spesso li subisce in maniera quasi indecorosa) ed ha una tecnica di placcaggio approssimativa (usa il casco senza avvolgere le braccia attorno al portatore di palla).

ROUND 4, 133esima scelta assoluta: J’MON MOORE, WR, MISSOURI (Senior, 6-2, 207)
Partite viste 2017: Missouri State, Kentucky, Auburn, Connecticut, Tennessee.

Buono scatto allo snap, buona accelerazione, quick feet. Dal punto di vista prettamente tecnico non è un ricevitore, quanto più un atleta che corre per il campo e riceve il pallone, non avendo alcuna disciplina nel correre le tracce (disciplina che peraltro non era neanche richiesta dal sistema offensivo in cui giocava, fondato ricezioni in space e yards after the catch). Ottimi i suoi cambi di direzione. In campo risulta “effortlessly fast”, indipendentemente da ciò che indichi il suo tempo sulle 40 yards alla combine. Ottimo nel generare yards after the catch, anche partendo spalle alla linea di scrimmage, grazie all’accelerazione di cui sopra ed in generale ad un buon istinto ed una buona vision. Traccia bene il pallone in aria ed ha soft hands. Per quanto riguarda i blocchi su screen o azioni di corsa, ci prova ma non ci riesce.

ROUND 5, 138esima scelta assoluta: COLE MADISON, OL, WASHINGTON STATE (Senior, 6-5, 308)
Partite viste 2017: Michigan State, Washington, Utah, Stanford, Colorado, Cal.

Ha baricentro basso e quick feet. A Washington State giocava tackle (di destra) ma braccia corte e non particolarmente potenti non gli consentiranno di fare altrettanto in NFL (i Packers infatti lo considerano già ora una guardia). Competente e solido in pass protection, riconosce stunts e loops e completa bene l’arco in caso si trovi ad affrontare speed rush all’esterno, con la grossa pecca di non riuscire a mettere le mani sull’avversario o di non riuscire a rimanere engaged per molto tempo causa quanto detto circa le braccia. Per questo motivo può essere suscettibile alle bull rush, per quanto comunque riesca sempre a mantenere l’equilibrio anche indietreggiando, grazie ad un ottimo utilizzo dei piedi che gli consente di assorbire la spinta avversaria. La mancanza di potenza nell’upper body lo limita peraltro anche in run blocking. Rapido nel raggiungere il second level.

ROUND 5, 172esima scelta assoluta: J.K. SCOTT, PUNTER, ALABAMA (Senior, 6-5, 208)
Partite viste 2017: nessuna, è un punter.

Essendo un punter, punta la palla il più lontano possibile in occasione dei punt, suppongo. Ne parlano come di uno dei migliori punters degli ultimi anni (wow, brividi lungo la schiena), con una media di 45 yards a punt nel corso della sua carriera collegiale. Non particolarmente efficace (dicono) nei directional punts, ma capace di puntare con grandi hang-times (5.4 secondi alla combine). Calcia anche i kickoffs, ed è un buon holder.

ROUND 5, 174esima scelta assoluta: MARQUEZ VALDES-SCANTLING, WR, USF (Senior, 6-4, 206)
Partite viste 2017: purtroppo non ne ho trovata neanche una.

Non avendo trovato sue partite, mi son dovuto accontentare di guardare gli highlights (sic) e i video dei drills alla Combine. Sembra molto veloce, con un ottimo scatto allo snap e cambi di direzione repentini. Un po’ esile (206 pounds) rispetto alla frame (6-4), dovrà probabilmente prendere almeno 10-15 pounds. Nonostante sia alto 6-4 é velocissimo (4.37 secondi sulle 40 yards alla combine). Vi chiederete come mai sia stato scelto così in basso visto quanto detto. Beh, di solito in questi casi si tratta di giocatori estremamente raw che necessitano di tempo per essere “sgrezzati”, e come si sa nella NFL il tempo é sempre pochissimo. In più, Valdes-Scantling ha un solo anno di produzione collegiale significativa, cioè l’ultimo, in cui ha ricevuto 53 palloni per 879 yards e 6 TD. Nel 2016 ha ricevuto invece appena 22 palloni (guadagnando però ben 415 yards, cioè 18.9 a ricezione, e segnando 5 TD).

ROUND 6, 207esima scelta assoluta: EQUANIMEOUS ST. BROWN, WR, NOTRE DAME (Sophomore, 6-4, 214)
Partite viste 2017: Stanford, LSU

Alto, agile e veloce, rapido allo snap, non estremamente polished nel correre le tracce ma ugualmente efficace nel liberarsi dei difensori con finte e cambi di direzione repentini. Abilissimo nel tracciare il pallone in aria e nell’aggiustare il proprio corpo per ricevere, anche nel traffico. Grande istinto nel creare yards after the catch, attacca bene la zone in mezzo al campo riuscendo poi a cambiare marcia ed accelerare downfield. Braccia lunghe e forti che utilizza efficacemente anche nel bloccare il diretto marcatore in occasione di WR-screen diretti ai suoi compagni.

ROUND 7, 232esima scelta assoluta: JAMES LOONEY, DL, CALIFORNIA (Senior, 6-3, 287)
Partite viste: UCLA, Washington.

Ottimo scatto allo snap, i suoi primi passi sono estremamente rapidi e capaci di generare potenza. Buona hand technique, per quanto abbia braccia abbastanza corte. Utilizzato sia a 5-technique che a 3-technique, alterna efficacemente diverse tecniche di pass rush, é dinamico ed ha un buon motor. Poco efficace negli stunt o nei loops, in quanto allo snap parte più lento sapendo di dover girare l’angolo, finendo per “telefonare” la chiamata e non dimostrando la stessa rapidità che dimostra invece andando “dritto per dritto”.

ROUND 7, 239esima scelta assoluta: HUNTER BRADLEY, LS, MISSISSIPPI STATE (Senior, 6-2, 235)
Partite viste 2017: nessuna. È un long snapper.

Essendo un long snapper, immagino entri in campo in occasione di punts e field goals per long-snappare la palla. Secondo PFF, nel 2017 ha avuto una precisione dell’87,04% nei suoi long snaps (qualsiasi cosa ciò significhi), con una velocità media del pallone di 34,35 miglia orarie (2nd best nella draft class). Yeah.

ROUND 7, 248esima scelta assoluta: KENDALL DONNERSON, EDGE, SOUTHEAST MISSOURI STATE (Senior, 6-3, 250)
Partite viste: nessuna.

Di Donnerson non ho trovato nè partite né highlights. Niente di niente. Con una delle ultime pick assolute del Draft sostanzialmente si é scelta una developmental pick proveniente da una small school, in quella che alla vigilia era vista come una need position (edge rusher) nel roster dei Packers. Di Donnerson si sa che al Pro Day ha corso le 40 yards in 4.44 secondi (che per uno di 6-3 e 250 pounds é inaudito), ha effettuato il 3-cone drill in 7.03 secondi, ha avuto un vertical jump di 40 inches ed un broad jump di quasi 11 piedi. Tutti questi numeri, tranne il tempo nel 3-cone drill, lo avrebbero messo al primo posto tra gli edge rushers della draft class di quest’anno, se messi a referto alla Combine (mentre nel 3-cone sarebbe ugualmente finito tra i primi, nel 75esimo percentile). Nel 2017 ha messo a segno 6 sack, 13.5 TFL e 3 forced fumbles. Boh. Questo é quanto ci é dato sapere. Pare si tratti di un atleta incredibile.

Salvatore Ioppolo