Road to Super Bowl LII: Carolina Panthers

Il cammino nella stagione 2017

La stagione di Carolina ha rappresentato un ruolino di marcia importante seppur macchiato da ben tre sconfitte divisionali che hanno impedito ai Panthers di vincere il proprio raggruppamento. Le partite dei Panthers quest’anno hanno tenuto spesso sulle spine i propri sostenitori perchè in regular season la metà (8 su 16) sono terminate con le squadre separate da al massimo una segnatura, sette punti.

Questa abitudine di Carolina ad affrontare match testa a testa e questo ruolino mediocre in division, pessimo nello specifico con i Saints che li hanno sconfitti due volte sudue, sono due leitmotiv importanti in vista della post season in cui i Panthers giungono all’indomani della amara sconfitta con i Falcons ed a qualche giorno dalla notizia che il club è in vendita da parte di Jerry Richardson coinvolto nel diffuso scandalo dei ricatti sessuali, il costo esorbitante di una franchigia NFL (gli ultimi, i Bills furono pagati 1.400 milioni di dollarozzi) non so quanto attrarrà investimenti in questo periodo di magra.

Tornando alla stagione, dopo due vittorie con 49ers e Bills, i Panthers sono inciampati per la prima volta sui Saints che sembravano moribondi fino al giorno prima, la battuta di arresto però è finita subito alle spalle con due vittorie prestigiose seppur di misura su Patriots e Lions seguite da due sconfitte patite in casa con gli Eagles e, inaspettatamente, a Chicago dove Carolina dove due turnover sono stati immediatamente trasformati in 14 punti e Cam Newton ha finito con 2 intercetti, un fumble e 5 sack subiti.

Carolina ha poi attraversato la fase migliore della stagione collezionando quattro vittorie contro Buccaneers, Falcons, Dolphins e Jets ammassando 117 punti, ma l’entusiasmo è subito stato ridimensionato dalla trasferta a New Orleans finita con i Saints che rifilano per la seconda volta in stagione oltre 30 punti a Newton e compagni. La bestia nera di Carolina rimane l’unica squadra di questa stagione ad averla sconfitta con oltre 30 punti segnati, ed in sovrapprezzo facendolo due volte su due.

Ma i Panthers hanno saputo rialzarsi in maniera eccellente, trovando prestigiose vittorie casalinghe con Vikings e Packers, battendo sempre in casa i derelitti Bucs ma finendo la stagione nell’Astronave di Atlanta, battuti nettamente dai Falcons 22-10 e costretti al Wild Card da esterni, caso vuole proprio con i Saints.

 

Alcune statistiche

Carolina si può definire tutt’altro che uno squadrone se si guardano i numeri, con un attacco solo 19mo in total offense e 12mo in punti segnati (22,7)e sel’attacco su passaggio è profondamente nella parte bassa della classifica (28mo), quello su corse brilla grazie certo a Cam Newton ed al suo eccletismo, a Jonathan Stewart, runningback di esperienza, ma anche grazie al rookie Christian McCaffrey che ha passato le mille yard all purpose.

Difensivamente, i Panthers sono stati brillanti settimi per yard concesse, ma hanno visto trasformarsi troppo spesso le yard in punti (11mi), complice una difesa su passaggio piuttosto lacunosa (18ma) a fronte di una difesa contro le corse eccellente. Sicuramente aver giocato in una division con Winston, Brees e Ryan non ha aiutato da questo punto di vista e, come si suol dire, butta male all’avvicinarsi della nuova trasferta a New Orleans.

Chiudiamo con una statistica legata ai cambi di possesso: Carolina intercetta molto poco (24ma in lega) ma forza molti fumble, tanto da essere settima in questa classifica, tuttavia il numero altissimo di intercetti subiti (16) la pone dietro solo a Tennessee tra le squadre qualificate ai playoff, un aspetto sicuramente da rivedere per Rivera.

 

Pro

– La squadra sa soffrire e sa vincere battaglie all’ultimo sangue, delle otto gare quest’anno decise da non più di un ossesso, Carolina ne ha vinte ben sette e l’unica sconfitta è arrivata per mano degli Eagles, non proprio noccioline. L’ambiente playoff, così competitivo, potrebbe far bene a una squadra reduce quest’anno da così tante battaglie testa a testa.

Se i Panthers andranno lontano nei playoff, sarà probabilmente per merito della difesa. Luke Kuechly e compagni hanno dato loro meglio quando l’avversario si è presentato in redzone, e lo hanno ben dimostrato nel terzo quarto contro i Falcons, tenendo un attacco del genere a un paio di field goal. La defensive line di CAR è una delle migliori della lega mentre il corpo linebacker è sicuramente uno tra i meglio assortiti con Kuechly completato dall’atletismo di Thomas Davis e Shaq Thompson.

– Sembra impossibile, ma Carolina ha la più ampia esperienza playoff di tutte le squadre NFC, con i suoi giocatori che nel complesso hanno giocato 187 gare di post season, e questa esperienza è anche di gran lunga superiore a quela altrui, con la seconda Atlanta a 143, poi New Orleans a 90 e Minnesota a 69, ultimi i Rams a 21.

 

Contro

– L’attacco ha fallito nel momento sbagliato, registrando la peggior prestazione della stagione dopo quella di Chicago, e lo ha fatto proprio quando sarebbe stato necessario dare il meglio. Carolina non può permettersi di arrivare ai playoff con il ritmo di due intercetti a gara e lo 0 su 9 contro Atlanta aggiunge carne al fuoco di chi vede nero per i Panthers in questa postseason.

– Il primo ostacolo, ovvero i New Orleans Saints, capaci come detto sopra di battere due su due Carolina ed infliggerli 65 punti in totale, cosa assolutamente inaspettata per una difesa eccellente come quella dei Panthers. Se vi sembra difficile pensare di poter perdere tre gare in un anno contro la stessa squadra, forse non avete notato come i punti positivi di New Orleans si adeguino perfettamente alle problematiche di Carolina, per un primo matchup terribilmente in salita per gli ospiti.

– E’ impensabile di poter fare molta strada ai playoff se la difesa sui passaggi lascia praticamente 230 yard a gara, considerando che Carolina ha incontrato in regular season anche Chicago, i Jets, i 49ers, Green Bay con Rodgers dolorante ed i Bills. La situazione peggiora se si prendono in analisi le ultime sei gare dove la media si alza a oltre 250 yard. Oltre aquesto segnaliamo che il basso numero di intercetti (10) è oltretutto “drogato” dal lavoro dei LB con Kuechky, ad esempio, che guida gli intercettori con tre.