NY Giants 23 – Denver Broncos 10 – RECAP

2017 is the new 2016?

Denver raccoglie la seconda sconfitta stagionale e perde la possibilità di rosicchiare terreno alla capolista divisionale. Ammettiamolo, se non fosse stato per qualche faccia nuova la partita di domenica scorsa si sarebbe potuta facilmente scambiare per una dell’anno passato. Tanti, troppi errori che hanno caratterizzato l’attacco, la difesa (e questa è senza dubbio la nota dolente) e lo special team.

La sconfitta brucia perchè andando a leggere i freddi numeri appare evidente come i Giants si siano limitati al compitino giornaliero, venendo sorpassati in quasi tutte le stat chiave. Abbiamo ottenuto più yd totali (412 contro 266), un maggior numero di primi down (20 contro 12) e risultati migliori anche nelle yd per play (5,5 contro 4,9). La casella che però meglio spiega il risultato maturato sul campo è quella dei turnover, che recita 3 per i Broncos mentre risulta immacolata per i newyorchesi. Gli intercetti di Siemian ci hanno tagliato le gambe e aperto un divario in termini di punteggio impossibile da sanare durante tutto il corso della gara, tanto che la nostra unica segnatura è arrivata tardi nel quarto quarto. Rimanere senza nemmeno un TD per gran parte della partita in casa, contro una squadra fin a quel momento orfana di vittorie e giocatori chiave è inaccettabile. Inaccettabile anche non concretizzare i 4 viaggi in redzone conclusi con appena una meta, una percentuale assolutamente indegna.

Pochi i giocatori che hanno offerto una prestazione positiva, ma tra questi vorrei spendere due parole su DT, autore di una prova di cuore. Thomas ha ricevuto 10 volte per 133 yd, rimanendo in campo anche quando visibilmente zoppicante e dimostrando un grande spirito di sacrificio e abnegazione. Bene anche i rookie Simmons (83.8 PFF grade) e Bolles (82.5), con il secondo che ha concesso solo due QB pressure in tutta la giornata. Note di merito anche per Stewart, Miller e Peko, con il NT che si impone ogni giornata di più come un pilastro della squadra.

Perchè i Broncos hanno perso?
Di sicuro non hanno prodotto abbastanza gioco, e qui ci colleghiamo direttamente alla questione QB. Siemian ha giocato una brutta partita (PFF Grade 51.1) e le 376 yd sono poca roba se su 50 lanci ne metti a segno 29. Già il concetto che un QB come Trevor lanci così tanto è concettualmente sbagliato, abbiamo bisogno di un plycalling equilibrato per tenere in moto il nostro attacco (mentre contro NY la statistica delle rushing yd è un deprimente 46). Il prodotto di Northwestern è stato poco preciso, spesso approssimativo nelle letture, inconcludente in redzone e per chiudere in bellezza ha generato 2 intercetti.
McCoy continua a fidarsi poco delle soluzioni profonde, ma ne ha ben ragione, visto che appena Siemian deve eseguire lanci da più di 20 yd la sua precisione cala spaventosamente e gli intercetti sono dietro l’angolo; il gioco su corto e medio raggio andrebbe anche bene, ma non si può stressare in questo modo la play action soprattutto se ti ostini a correre poco e male. Le tracce sulle quali sono coinvolti i ricevitori sono quasi sempre la dig e la slant, per il resto poco o nulla.
Balbettante la prova della offensive line, con le posizioni di RT e LG che sono un cantiere aperto; anche oggi 4 sack e poche sicurezze, ma c’è da dire che anche quando la tasca era pulita Siemian ha affrettato la giocata.
Il running game, come accennavo precedentemente, è stato abbandonato forse troppo presto; certo, Anderson ha chiuso con 17 yd e 1.9 di avg ed è sembrato tutto meno che una minaccia credibile, ma con un attacco unidimensionale non andiamo da nessuna parte. Charles ha ottenuto un buon 3.8 di avg e Joseph ha dichiarato che spera di coinvolgerlo sempre di più nel gioco (speriamo il fisico regga).

La difesa ha fatto un brutto passo falso, ma le giornate nere capitano. Purtroppo riscontro una preoccupante tendenza a insistere con concetti di zone defense che non sembrano troppo congeniali ai nostri giocatori e spesso lasciano varchi per i passaggi in mezzo al campo sfruttati dagli avversari. Questa volta a fare il brutto e il cattivo tempo è stato Evan Engram, che poi si sarebbe potuto optare per un raddoppio a un certo punto della partita, mentre Woods ha deciso di lasciarlo spesso e volentieri in man to man. Anche contro le corse si è concesso più del dovuto, e se siamo riusciti a limitare RB di prima fascia come i vari Lynch e McCoy stavolta il poco quotato Darkwa ne mette 117 con tanti saluti alle statistiche da primi della classe.
Contro i passaggi 128 yd concesse, poca roba ma ricordiamo che loro erano senza 4 ricevitori titolari.

McManus continua a farmi mangiare il fegato, oggi solo 1/3 e troppi punti preziosi lasciati per strada. Con un attacco del genere poter contare su un K affidabile è essenziale, se non possiamo contare su un calcio sicuro almeno fino alle 45 yd la strada è in salita.

Durante la partita di Domenica dobbiamo registrare diversi e pesanti infortuni. Fuori per almeno una partita Sanders, ancora dubbi su quando rivedremo McKenzie e Watson. Anche Marshall ha accusato qualche problema in allenamento, ma dovrebbe stringere i denti in vista dei Chargers. Anche DT non al meglio, ma dovrebbe farcela. Ancora fuori Lynch e Latimer.

Per chiudere; La AFC WEST si sta rivelando meno dura del previsto, unico motivo per cui siamo ancora secondi. Al momento i Chiefs occupano il seed #1 con un record di 5-2, noi li seguiamo a ruota a 3-2, mentre dietro Raiders con 3-4 e Chargers 2-4. Domenica sera saremo ospitati dai losangelini ed è scontato dire quanto un 3-0 contro i divisionali potrebbe fare un’enorme differenza nel momento di andare ai playoff. Inoltre dopo ci attendono altre due trasferte incredibilmente complicate, Chiefs e Eagles, per cui terminare 4-2 prima di quel momento non sarebbe affatto male.
Per quanto riguarda il capitolo QB c’è veramente pochissimo da dire, la situazione la conosciamo tutti. Se succederà qualcosa in termini di gerarchie? Pensarci ad oggi è utopico, ma dalla prossima offseason tra Draft e FA tutto potrebbe succedere.