Lions week 1 recap: A mitraglia… (Lions 39 – Colts 35)

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Sempre detto che per tifare Lions (o anche solo per seguirli) serve una passione per il melodramma, delle coronarie d’acciaio e un po’ di ottimismo.

L’inizio di questa stagione non ha fatto eccezione con un partita che è partita bene, è proseguita con il fantasma del collasso dello scorso anno con i Chargers che si materializzava ad ogni drive, solo per risolversi in finale al cardiopalmo.

Il tutto condito da due attacchi (e due Quarterback) in stato di grazia, in grado di tagliare le difese come un coltello caldo taglia il burro (con aiuti dalle medesime).

La cronaca

Scusate se il recap sarà un po’ scarno ma sono successe talmente tante cose che anche gli highlights non bastano quasi e non posso scrivere guerra e pace.

In breve, si parte con l’attacco Lions che gira caldo, caldo.
A far la parte del leone, udite udite, il gioco di corsa unito alla giusta dose di lanci corti.

A segnare sono Theo Riddick ed il rookie Dawyne Washington, arrivato dalla roster bubble al primo TD ufficiale in 10 giorni.

Al contrario i primi drive di Indianapolis si fermano, complici un paio di buone giocate di Kherry “Signor Nessun” Hyder, che passa direttamente dal sack sulle seconde linee Bills a quello su Andrew Luck.

Insomma i Lions, complice un TD di Ebron. mettono insieme agevoli un vantaggio di 21-3 che diventa 21-10 dopo la prima amnesia difensiva di Detroit a fine secondo quarto.

Si va al riposo sul 21-10.

Brivido.

Lo scorso anno i Lions andarono al riposo sullo stesso identico punteggio prima di crollare miseramente contro i Chargers.

L’intervallo lo si passa a toccarsi parti basse ed invocare protezione dal malocchio.

E pare che non serva a niente.

Usciti dal tunnel, l’attacco non gira (più complice qualche scelta discutibile), la secondaria dorme il sonno del giusto, la pressione della linea è a due come le formiche e Andrew Luck macina palloni tipo locomotiva.

Arrivare al 21-18, con la conversione da due che sa tanto di presa in giro è un attimo.

Per fortuna dei Lions, l’attacco in argento e blu ritrova la strada (e la difesa Colts non è meglio di quella Lions) e in poco tempo (3′ 36) Stafford trova Adbullah libero che fila in endzone.

28-18.

Tre minuti dopo, grazie anche ad una stupida penalità del rientrante Levy, Vinatieri segna un FG che viene seguito a stretto giro da un altro TD dei Colts per il 28-28. Siamo punto e a capo.

Stafford torna in cabina di regia e, quattro minuti dopo, serve uno screen a Riddick, tornato a tempo di record dopo una sospetta concussion; il numero spacca un altro paio di caviglie ai difensori e va a festeggiare in casa loro.

E, come in un film visto e rivisto, Prater canna clamorosamente l’addizionale. 34-28 Lions.

Basta un TD con un addizionale come si deve ai Colts per il vantaggio e sul cronometro ci sono poco di più di quattro minuti.

Riuscirà la difesa Lions a fare una giocata che sia una?

Macchè. Non pervenuta.

Luck si connette con Boyd dalla corta e Vinatieri realizza.

35-34 Colts e la sensazione di rovina incombente che ogni tifoso Lions conosce bene[1].

Si riparte dalle 25 con 41 secondi sul cronometro.

Guardatevi ancora il drive finale, se lo merita:

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Prima lancio per Theo Riddick, 19 iarde.

Timeout, passaggio a Ebron per 9 iarde.

Timeout, passaggio a Marvin Jones per 22 iarde.

Timeout, FG di un imbufalito Prater. Dentro.

37-35 Lions.

C’è ancora tempo per un disperato tentativo di ritorno kickoff che finisce in una safety.

39-35 Lions.

Oddio che patema.

Cose a caso.

  • Il box score via fox.

  • Ecco qui gli Slowlights di SandmanLions in tutta la loro bellezza. Undici minuti di pura goduria visiva con relativa colonna sonora.

  • Stat line di Stafford: 31/39, 79,5% di completi, 340 iarde, 3 TD, 0 intercetti, 128,5 di rating.

  • Stat line di Luck: 31/44, 66% di completi, 385 iarde, 4 TD, 0 intercetti, 19,5 rating.

  • Come detto in precendenza, due QB a cui si può dire davvero poco.

  • Sam Martin festeggia il prolungamento del contratto con una performance monstre (nuovo record di iarde totali per la franchigia), impreziosita dall’holding per l’ultimo calcio quando recupera uno snap alto e a destra e lo mette in posizione a tempo di record. #PaytheSammy

  • Idem per Theo Riddick: se inizia ad essere davvero pericoloso tra i tackle, sarà lo steal dell’anno.

  • Complimenti anche per come Jim Caldwell ha gestito l’ultimo drive. Oltre ad aver conservato i Timeout (grazie anche all’aiuto involontario di Chuck Pagano), ho apprezzato la finezza di metter Adbullah a ritornare il kickoff in modo da scoraggiare un eventuale calcio corto [2].

  • menzione d’onore alla linea d’attacco: la difesa di Indianapolis non sarà il test più difficile della stagione ma questa molto malignata componente della squadra ha mostrato alcuni numeri che nessuno si aspettava avesse.

  • Per la difesa, invece siamo al giorno -1, poco di buono da segnalare. La linea che dovrebbe essere il vanto dell’unità non ha prodotto pressione su Luck manco a pagarla mentre per la secondaria, ognuno a turno ha regalato qualcosa ai Colts. Chi una copertura, chi una penalità, chi uno scivolone (vero, Slay?)

  • In più, torna la rubrichetta “le decisioni assurde di Teryl Austin“: giocare R. Bush in situazioni di passaggio praticamente obbligato, quando in copertura è stato terribile fin da Aprile. Se vuol diventare HC, farà bene a rivedere la sua valutazione del personale.

  • In ogni caso, la difesa migliorerà con il tempo. Fidatevi.

  • per finire, torniamo un attimo a Stafford per festeggiare la sua 21° rimonta nel quarto periodo (o nel supplementare) e lo facciamo così:

staff

Concludendo

Questa è ufficialmente la settimana della reazione esagerata nella NFL ma iniziare con una vittoria in trasferta fa sempre piacere anche per esorcizzare i fantasmi.

In primis, quello dello 0-16 che dal 2008 si insinua in un angolo dei tifosi Lions fino alla vittoria numero uno.
Prima si vince, prima si tira un sospiro di sollievo.

Poi, quello più recente del 2015 con la rimonta subita contro i Chargers (che domenica han a loro volta subito una rimonta tremenda dai Chiefs. La ruota gira, baby).

Sicuramente ci sono un sacco di cose da sistemare in difesa e non si può sempre chiedere all’attacco di segnare 37 punti ma intanto i tifosi possono godersela e la squadra lavorare con un po’ di tranquillità attorno.

Nessuno nella lega ti regala niente.

E stavolta i Lions non si sono subito vestiti da Babbo Natale fuori stagione.

Tratto da I soliti Lions

[1]: specie quando la partita è in notturna e tu pensi “E io per questo sono rimasto alzato?”

[2]: AA ha in media 29.3 iarde di ritorno lo scorso anno. Sensato andare per le 25.