Houston Texans Week #8 Recap: vs. Detroit Lions

Si chiude in bellezza la prima parte di stagione degli Houston Texans!

Dopo una serie di difficili sfide, i texani erano chiamati all’ultimo sforzo prima del riposo contro i Detroit Lions e il loro temibile attacco. I ragazzi di Houston questa volta non hanno deluso e hanno sconfitto gli avversari per 13-20 in una partita quasi sempre dominata e sempre in vantaggio. Con quest’ultima win i Texans possono godersi la loro settimana di riposo con un bel 5-3 in testa alla AFC South. Nella partita contro i Lions sono emersi molti spunti positivi che fanno ben sperare per il futuro, ecco cosa ha funzionato meglio nei Texans di week 8:

Brock Osweiler

Il QB “sovrapagato”, “sopravvalutato” e “deludente” riesce questa volta a reagire alle critiche, mette da parte la pressione e gioca una partita non perfetta, ma comunque molto soddisfacente e produttiva. Il QB di Houston infatti lancia 20/29 per 186 yards, 1 TD e 1 INT dimostrando di essere capace quando vuole di tirare palloni veloci e precisi. Nonostante una OL che (anche a causa delle assenze) è davvero troppo inaffidabile per quanto riguarda la protezione del proprio QB, Osweiler riesce a fare ciò che gli si chiede a Houston: giocare con solidità, senza per forza essere Tom Brady, ma mantenendo costanza e produttività per tutta la partita. Nell’ultimo quarto Osweiler cala un po’ il ritmo (come un po’ tutto l’attacco), ma fortunatamente i Texans non ne pagano le conseguenze e alla fine arriva la meritata win.

Tight End(s)

Forse la cosa che fa meglio sperare per il futuro è il continuo incremento di giochi in cui i tight ends sono protagonisti. Dopo anni in cui l’attacco texano non ha mai seriamente preso in considerazione i propri TE come armi offensive, quest’anno finalmente O’Brien sembra invece puntare molto su questo reparto e i risultati arrivano eccome! In una partita in cui Jaelen Strong, costretto ad uscire dal campo, lascia ai Texans solo 3 ricevitori di ruolo, tra i quali Fuller non entra praticamente mai davvero in partita e Hopkins è costretto a vedersela con le doppie marcature avversarie, sono proprio i 3 TE l’arma in più dei Texans, che grazie a short passes e screen plays guadagnano primi down costantemente.

Fiedorowicz è senza dubbio il migliore, ma anche Griffin Anderson hanno un importante ruolo nell’attacco dei Texans, mettendo in grossa difficoltà la difesa dei Lions nella scelta delle marcature. Come già detto qualche settimana fa, se usati intelligentemente i TE possono davvero essere quell’aggiunta offensiva che può permettere a Osweiler e all’attacco texano di fare punti anche quando Fuller e Hopkins hanno qualche difficoltà.

Defense

Chi di voi non ha goduto almeno un po’ davanti alla prestazione difensiva dei Texans di ieri sera? 

Contro un attacco pericoloso e molto produttivo come quello dei Lions, la D# texana riesce praticamente ad annullare Matthew Stafford per quasi tutta la partita. Solo nell’ultimo quarto l’attacco avversario mette qualche paura in più, conoscendo anche le grandi capacità di rimonta di quest’ultimo, ma la difesa texana nel complesso concede davvero pochissimo, costringe spesso i Lions al punt e, quando non lo fa, rende difficilissimo prendere anche solo un first down. Il risultato è uno Stafford visibilmente frustrato e uno staff in difficoltà nel capire come fare male alla difesa di casa.

Nonostante le assenze, le secondarie di Houston sbagliano davvero pochissimo e raramente si perdono le marcature. Il front 7, un po’ in difficoltà contro la OL dei Lions, è comunque molto solido e non concede quasi nulla sulle corse. Molto bene il buon vecchio Cushing che dimostra di avere ancora la giusta rabbia in corpo per non sbagliare un tackle lì nel mezzo; il MLB è chiaramente rallentato e le gambe non sono più quelle di qualche anno fa, ma Brian è comunque una presenza importante, specie in partite come quella di ieri in cui McKinney si è un po’ perso.

Coaching Staff

Anche se non stiamo parlando di una partita vinta con un altissimo margine o chiusa dopo poco tempo, questa volta il coaching staff texano ha davvero poco da farsi rimproverare. In attacco infatti si parte subito con coraggio convertendo un 4th down che dà subito fiducia alla squadra. Finalmente i drive texani non sono solo 3 and out, ma anzi permettono di mantenere in campo l’attacco per molto tempo, facendo riposare la difesa e senza permettere agli avversari di giocare. Inoltre è ottima la gestione dei terzi down, quasi tutti convertiti, che forse sono stati proprio la chiave per vincere la partita.

Dall’altra parte, in difesa Crennel deve essersi studiato bene l’attacco dei Lions e deve averlo fatto studiare bene anche ai suoi giocatori, perchè la difesa è riuscita benissimo nell’intento (non facile) di limitare i lanci e i TD di Stafford.

 

Dunque, mancano solo 2 parole su ciò che NON ha funzionato, ma senza perderci troppe righe perchè è tempo di bye week ed è bello godersi la vittoria e la testa della division.

Il running game ha prodotto qualcosina ma non è stato di certo il punto centrale della vittoria. Lamar Miller ha cercato di fare il suo, ma i problemi fisici non sono di certo passati inosservati; si è visto infatti un RB un po’ scarico che speriamo si riprenda al meglio durante questa settimana di riposo. Alfred Blue dà il suo contributo e non lo fa nemmeno troppo male, ma nel complesso il running game ha deluso un po’. C’è da dire però che se i RB non hanno convinto, non proprio tutta la colpa è loro, e qui arriviamo alla cosa peggiore della partita forse: la OL. Nonostante la vittoria la OL non gioca per niente bene: niente varchi per le corse, ma soprattutto pessima copertura su Osweiler, costretto a lanciare via in fretta (per fortuna ci sono i TE). Tre sack e tanta pressione per il QB dei Texans. Questa volta è andata bene, ma la OL DEVE assolutamente fare meglio di così.

Insomma, 5-3 per i Texans e una settimana di riposo per cercare di sistemare alcuni problemini e cercare di recuperare qualcuno dai rotti. Dopodichè si riparte subito con un importante scontro divisionale contro i Jaguars, una partita da vincere per consolidare il primato in division.

We Are Texans!