Houston Texans Week #11 Monday Night Football @ Mexico City: vs Oakland Raiders

Si va in Messico! I Texans giocheranno il Monday Night Football contro gli Oakland Raiders all’Estadio Azteca di Mexico City per una delle partite della NFL International Series, che torna dopo un 11 anni nello stato del Messico, con la speranza di sfruttare un nuovo mercato con un enorme potenziale.

Nonostante la vicinanza a Houston, i “padroni di casa” a Mexico City saranno i Raiders (forse perchè pensare a dei texani padroni di casa in Messico faceva brutto) e Houston si troverà davanti una squadra temibilissima e, sulla carta, nettamente favorita. Vero che, giocare all’Estadio Azteca sarà un’esperienza nuova e particolare per entrambe le squadre e per questo non si esclude possa succedere di tutto durante la partita, ma se ci limitiamo ai numeri (che comunque non sempre sono una verità assoluta) la squadra della California ha tutte le carte in tavola per poter fare proprio il match.

La difesa texana, decisamente convincente fino ad ora contro il passing game, dovrà affrontare una difficile sfida contro l’attacco di Derek Carr e Amari Cooper, 6° per yards lanciate e 9° per TD. Le cose per la difesa texana sembrano complicarsi ancora di più se si analizza quanto sbaglia l’attacco dei Raiders, ovvero molto poco (con soli 3 intercetti), e come la OL difende il proprio QB, ovvero molto bene (32^ per sack concessi, solo 11). La difesa dei Texans se la sta cavando molto bene contro i passing game avversari e nonostante alcuni giocatori chiave in IR (JJ, Kevin Johnson), ha dimostrato di essere in grado di portarsi a casa la partita; ciò che è certo però è che la passing offense dei Raiders non renderà le cose facili. Sfida apertissima su questo fronte.

Sempre in difesa, i texani preoccupano un po’ di più per quanto riguarda le rushing yards e i rushing TD concessi (per entrambi settimi in NFL), soprattutto considerando che dovranno affrontare Latavius Murray che, anche grazie alla sua OL, guida la rushing offense dei Raiders, 4^ in NFL sia per yards che per TD di corsa. Qui per la difesa texana le cose si fanno un po’ più dure stando ai numeri.

Per il miglior reparto dei Texans sarà quindi una partita durissima, contro un avversario temibile sia nei lanci sia nelle corse. Non per forza la difesa texana collasserà contro gli attacchi di Oakland, ma quel che è certo è che se i Texans vogliono vincere dovranno trovare un modo per sfruttare il più possibile il loro punto di forza, la difesa, e limitare i danni quando l’attacco avversario sarà in campo.

In attacco, come sempre, per i Texans cominciano i dolori anche se forse si potrebbe sfruttare qualche debolezza avversaria su questo fronte. Se è vero infatti che, nel complesso, l’attacco dei Texans a numeri impensierisce davvero poco (ultimi in NFL per passing yards, 19esimi per passing TD; quinti per rushing yards ma ultimi per TD fatti), è anche vero che i Raiders non se la cavano benissimo contro le corse (12esimi per yards concesse e 14esimi per TD) e sono addirittura peggio contro il passing game (addirittura secondi per yards concesse e noni per TD). In aggiunta a tutto ciò, il 31° posto in NFL dei Raiders per sack fatti, fa ben sperare Osweiler che, fino ad ora, non ha di certo potuto contare su una buona copertura da parte della sua OL.

E’ vero che l’attacco texano tuttora convince poco, ma davanti ci sarà una difesa piuttosto traballante e che è solita concedere molti punti agli avversari. Molte delle partite vinte dai Raiders infatti sono state caratterizzate da altissimi punteggi e forse proprio questo potrebbe essere il punto chiave sul quale dovranno lavorare i texani. Specialmente se si potrà contare anche su Fuller (game-time decision, ma con buone speranze di vederlo in campo), i Texans dovranno giocare una partita in cui si chiede all’attacco di non strafare, ma di sfruttare al massimo tutte le occasioni che, molto probabilmente, verranno concesse dalla difesa avversaria. Una buona produttività in attacco, unita a qualche punt avversario forzato in difesa è ciò che potrebbe davvero fare la differenza, permettendo magari ai texani di portarsi a casa la partita con uno scarto minimo.

Numeri alla mano sembra infatti che si assisterà ad una partita in cui ogni errore, ogni occasione sprecata, ogni drive inconcludente potrebbe essere letale. Per questo servirà la concentrazione del QB di Houston, servirà Fuller per avere più frecce possibili al proprio arco, servirà il miglior reparto TE visto negli ultimi match, servirà il miglior Lamar Miller e non quello stanco e acciaccato, servirà una OL che sappia dare il tempo ad Osweiler, perlomeno contro una difesa penultima per sack fatti. Oltre a questo, servirà in difesa una secondaria praticamente perfetta che sappia limitare Amari Cooper, ma che allo stesso tempo non si dimentichi degli altri ricevitori, e servirà un front 7 solido contro contro le corse di Murray e aggressivo verso la OL avversaria, nel tentativo di mettere almeno un po’ di pressione su Carr.

Insomma servirà tutto? Esattamente. Ma d’altronde si gioca contro un avversario sul 7-2, attualmente tra le squadre più in forma in NFL e per di più fuori da Houston, in Messico.

Sarà durissima, e si dovrà giocare con un reparto RB molto risicato viste le assenze di Blue Grimes. Anche per questo, e per gli altri motivi, i Texans si presentano come sfavoriti in questo Monday Night Football, in cui anche il tifo probabilmente sarà contro (sapete, per quella relazione complicata tra texani e messicani), ma d’altronde non si può giocare sempre contro i Jaguars, no? 😉

We Are Texans!

-Divi-