Green Bay Packers vs Chicago Bears…. what else?

Questa domenica i Chicago Bears si trovano di fronte ad Aaron Rodgers (in questa season: 65,1% di completi per 3.529 yards, 32 touchdowns, 7 intercetti e 101.1 passing rating) che ha vinto 11 delle ultime 12 partite tra cui le ultime 6 al Soldier Field (la più cocente sconfitta è stata di sicuro quella nel 2010 nel NFC Championship).

Rodgers annovera tra l’altro 38 touchdown pass contro i Bears: ovvero più che contro ogni altra franchigia.

Solo queste cifre basterebbero a far calare il gelo su Chicago e sui Bears.

Ma il gelo a Chicago non ci sarà solo per l’arrivo della corazzata casearia, anche il meteo ha deciso di far giocare una delle partite più fredde della storia al Soldier Field.

Scordiamoci di vedere una partita simile a quella contro i 49ers… magari speriamo sia uguale nel risultato.

I Packers, la cui annata non è delle più brillanti dal punto di vista della classifica divisionale, arrivano dopo una vittoria contro i Seahawks dove sono riusciti a segnare 38 punti contro la difesa di Seattle (di certo non un colabrodo) e hanno concesso solo 10 punti a Wilson & Co, facendogli mettere a referto 5 intercetti.

Se non bastassero le cifre di domenica scorsa riportiamo che Green Bay nelle conversioni del 3 down ha una percentuale del 47,13% ovvero la seconda migliore percentuale in NFL della stagione (82 su 174 tentativi che includono i 9 su 16 dello scorso match contro i Bears nella week 7)

Se si considera che Chicago ha il 38,86%, 16esimi in classifica, dei tentativi di fermare gli avversari nel 3° down la cosa si fa ostica per la nostra difesa, tanto incerottata quanto giovane, che nel complesso continua però a crescere e migliorare.

I numeri, freddi come il tempo di domenica, possono tagliare le gambe a Chicago però una gamba non proprio in forma e quella di Rodgers, infortunatosi contro Seattle.

Avrei preferito il braccio ma anche una gamba può andare…

Quindi si può ipotizzare che la mobilità che ha il qb di Green Bay non sia quella abituale che lo contraddistingue. Sarà compito della tasca proteggerlo ancora di più (volesse il cielo che rimpiangano la partenza di Sitton) e il running game avrà in Ty Montgomery un protagonista fondamentale nella dinamica della partita.

Tale situazione è pane per i denti di Goldman, Young, Hicks (7 sacks in questa stagione, gli stessi del LB dei Packers, Julius Peppers quando era ai Bears), Floyd (Rodgers ha già assaggiato l’esplosività del ragazzo che all’inizio del 3° quarto del precedente incontro, placcandolo, portò al touchdown Chicago) e McPhee che adora Rodgers e non vede l’ora di abbracciarlo a suo modo per dimostrargli l’affetto che in passato si sono scambiati con dichiarazioni da innamorati come marito e moglie ne La guerra dei Rose.

Il nostro defensive coordinator, Vic Fangio, dovrà adoperarsi al fine di trovare la soluzione migliore (il materiale a disposizione è quello che é) per marcare e limitare le ricezioni di Cobb, Nelson, Adams e il sempre insidioso TE Cook. Un ottimo lavoro lo aveva fatto contro NY dove Beckham era stata limitato assai.

Il tempo che la nostra difesa impiegherà potrebbe essere un’altro fattore per la vittoria di Chicago: più Rodgers sta in campo e più si sfianca la linea e quindi anche la pressione sul QB, maggiori saranno le probabilità di successo: più un Rodgers ammaccato sta in campo, subendo colpi, meno preciso e cecchino (ammettiamolo ha un braccio e un tempo di rilascio da paura) sarà.

Questo non vuol dire che Chicago se ne starà a guardare. Il WR di Chicago, Wilson,  guarderà di sicuro la partita visto che pare essersi nuovamente infortunato. Chi non lo farà ma giocherà è Jeffery che torna dopo la squalifica e che offrirà un’opzione in più a Barkley che esordì proprio contro i Packers, sostituendo Hoyer infortunato.

La presenza di Jeffery non è di certo la soluzione ma un’opzione e quanto meno, si spera qualche drop in meno.
Importante per l’attacco di Chicago sarà bilanciare i tempi dei drives e qui Howard e la nostra linea dovranno sbagliare poco o nulla.

Se Fangio passa le notti insonni per limitare l’attacco di GreenBay, l’offensive coordinator, Dowell Loggains, non dovrà essere da meno poiché la difesa dei Packers si è dimostrata assai solida.

Un gameplan più aggressivo e meno conservativo potrebbe essere un’opzione da non escludere, aprendo un ventaglio di opzioni alle decisioni di Barkley che si scontra contro la 13° migliore difesa della NFL: concedono 347,7 yards/game, 251 pass/game (sono 19°) e 96 run/game (9° difesa).

Howard quindi si trova da fronteggiare dei mostri ma i Monster of the Midway sono per antonomasia i Bears che non hanno molto da chiedere a questa stagione se non togliersi la soddisfazione di ostacolare la corsa alla wild card dei Packers.

Inutile negare, utilizzando i soliti sfottò amichevoli tra tifosi, che l’impresa per i Bears è ardua e che il fantasma di un’altra sconfitta contro i Cheeseheads sia dietro l’angolo ma le barzellette insegnano che il fantasma formaggino veniva spalmato su un panino e quindi BEARDOWN!!!

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GO BEARS! Mangiamoci questi Packers!

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