Draft Profile – Zach Cunningham, ILB, Vanderbilt

Nome: Zach Cunningham
Altezza: 6’4” (194 cm)
Peso: 205 lbs (92 kg)
Ruolo: Inside Linebacker
College: Vanderbit Commodores
Projection: 2nd round

PUNTI DI FORZA

  • reattivo e produttivo contro le corse
  • bravo in fase di copertura
  • riesce a sfuggire ai bloccatori avversari

PUNTI DEBOLI

  • leggero
  • tecnica di placcaggio migliorabile

 

Analisi: linebacker di assoluto valore a livello universitario che nell’ultima stagione è diventato il primo giocatore nella storia di Vandy a ricevere il consenso unanime da parte degli esperti per l’inserimento nel 1st team All-American, Cunningham ha accumulato una buonissima esperienza nei Commodores, entrando in pianta stabile nello starting lineup fin dalla sophomore season, 2015.
Difensore veloce, rapido a spostarsi da un lato all’altro del campo e colpire il portatore di palla, la troppa foga e l’irruenza nel chiudere il placcaggio gli ha creato qualche problema di troppo nel corso della carriera collegiale, anche se il miglioramento sotto questo aspetto è stato costante e visibile nell’arco delle tre stagioni passate in Tennessee, in cui ha messo a segno 256 placcaggi, 6.0 sacks, 6 forced fumbles e 7 fumbles recuperati.
Abile in fase di lettura, in 6 occasioni è riuscito a deviare in maniera decisiva un lancio del quarterback avversario, dimostrando di essere in grado di seguire sia i wide receiver che i tight end nelle fasi di copertura a zona; dotato di un buon istinto, solitamente riesce ad individuare abbastanza rapidamente la giocata e spostarsi nel luogo di sviluppo dell’azione.

Team interessati: i tanti tackles sbagliati nel corso della carriera lo rendono un po’ meno appetibile rispetto al suo reale valore, ma la sua produzione comunque costante e le tante qualità tecniche e fisiche che ha dimostrato di possedere attireranno sicuramente gli interessi di diversi team alla ricerca di un weakside linebacker per la loro 4-3; considerato anche il recente ritiro di Chad Greenway, tra i più attenti sul talento di Vanderbilt potrebbero essere i Minnesota Vikings.

Paragone NFL: Alec Ogletree

Conclusione: giocatore che spenderà certamente parte della sua prima stagione professionistica a mettere su il peso necessario a reggere un football più fisico come quello della National Football League, ha tutte le carte in regola per affermarsi come uno dei placcatori produttivi di questa generazione, soprattutto se troverà un coach in grado di migliorare il suo approccio in transition zone, dove molto spesso l’irruenza lo ha portato a sovrareagire e prendere angoli sbagliati in fase di placcaggio. Se cresce anche sotto questo aspetto, il futuro da every-down linebacker è assicurato.

Link Highlights https://www.youtube.com/watch?v=xCl0Nw5QJ20