Detroit Lions: cinque domande per il training camp

Ormai alla vigilia del training camp, i Detroit Lions si trovano in una condizione abbastanza usuale: circondati da grande incertezza malgrado l’essere sopravvissuti all’addio di quel ricevitore trascendente che era Megatron e l’aver raggiunto i playoff per la seconda volta in tre anni.

Molte domande aspettano una risposta durante questo ultimo mese di preseason e di queste le cinque più importanti sono probabilmente le seguenti:

Chi terrà caldo il posto a Taylor Decker?

Ai Lions le ciambelle non riescono quasi mai col buco. I miglioramenti e le risorse investite nella linea offensiva rischiano di essere persi con l’infortunio a Taylor Decker che sicuramente gli farà saltare una buona parte di stagione (anche se ancora non è chiaro quanto sarà). Per rimediare e portare a casa la stagione i Lions hanno aumentato la competizione disponibile: praticamente scartato Joe Dahl, hanno scambiato un quinto giro con Greg Robinson, ex-seconda scelta assoluta al draft e poi bust in quel dei Rams.

In Più, hanno assunto Cyrus Kouandjio ex dei Bills, anche lui scelto in alto (al secondo giro) e con problemi di rendimento nonché di infortuni (deve ancora inziare ad allenarsi dopo un’operazione).

La scelta sarà tra loro due e Cornelius Lucas, che non ha mai mostrato potenziale sufficiente, e Corey Robinsons che ha mostrato buoni momenti durante lo scorso anno.

Compito di Ron Prince e Jim Bob Cooter, sarò scegliere chi tra questi ha le maggiori possibilità di reggere il forte in attesa della cavalleria.
Attualmente il favorito è Robinson che, secondo molti analisti, ha le caratteristiche per essere efficace nello schema dei Lions ma che riesca a scrollarsi la definizione di bust di dosso è tutto da vedere.

L’importante sarebbe che il gioco in una posizione così importante sia soddisfacente oppure si prevedono tempi duri per Matthew Stafford.

Si… ma, il pass rush?

via sidelionsreport

Uno dei reparti più deficitari dello scorso anno è stato decisamente il front four che, per lunga parte della stagione, non è stato in grado di mettere pressione in maniera decente sul QB avversario.

I Lions hanno dimostrato una peculiare avversione ad investire pesantemente nell’unità, aspettando gli ultimi round del draft per portare alcuni prospetti e acquisendo alcuni giocatori con la pesante necessità di rilanciare la propria carriera in Free Agency.

Per quanto Ziggy Ansah sia in anno di contratto (e quindi molto motivato, se riuscirà a star sano[1]), Haloti Ngata ha un anno di più e già lo scorso anno non fece sfracelli mentre Kerry Hyder deve dimostrare di non aver semplicemente avuto una buona annata.

La profondità dell’unità ha avuto un duro colpo dalla doppia sospensione di Armonty Bryant e Khyri Thornton.

Probabilmente Quinn sta cercando già eventuali rinforzi ma per ora la torcia sembra passare ad Anthony Zettel e A’Shawn Robinson nonchè ai nuovi arrivi Akeem Spence e Cornelius Washington.

Per una squadra che tre anni fa schierava Suh e Farley, non uno spettacolo esaltante.

Chi gioca Cornerback?

via argusleader.com

Darius Slay, e va bene. Questa era facile.

Ma poi?

Newin Lawson non se l’è cavata male lo scorso anno ma forse sarebbe più adatto come nickel corner.

O lì nello slot sarebbe più adatto DJ Hayden, ex-Raiders in cerca di riscatto?

O Magari Hayden lo mettiamo all’esterno e come nickel l’atletico rookie Jamaal Agnew?

Ma, quindi, Quandre Diggs lo buttiam via? Non ha avuto un bellissimo 2016 ma l’anno prima si era fatto valere.

E, in tutto questo, al secondo giro è arrivato pure Teez Tabor discusso ma intrigante prospetto, molto adatto al gioco sull’esterno.

E c’è da considerare anche il futuro di Johnson Bademosi, asso degli special team e che non è andato poi malaccio in sostituzione di Slay dopo il primo impatto.

Insomma, un piatto ricco per Tony Oden e Teryl Austin. Forse troppo?

Le preoccupazioni su Adbullah sono fondate?

Per quanto i miglioramenti nella linea offensiva e nel reparto TE siano importanti[2], per correre serve avere un RB di qualità.

Riddick è un ottimo ricevitore nei terzi down, Zenner un operaio tuttofare che sa fare il lavoro duro ma il ruolo guida dovrebbe essere quello di Ameer Adbullah.

Quando è sano, Ameer ha dimostrato bilanciamento, rapidità e pazienza guadagnando iarde anche in situazioni che sembravano compromesse.

Il problema è che Adbullah ha avuto due operazioni in due anni (2015, spalla; 2016, piede). Per quanto non abbia saltato una gara prima del 2016, alcuni commentatori trovano preoccupante che abbia già avuto due lesioni ai tessuti molli.

I Lions non sembrano concordare ma vedremo se l’azzardo pagherà.

(non voglio dire niente ma il precedente con Levy non incoraggia).

Jarrad Davis è pronto?

Davis è stato scelto e praticamente intronizzato subito come LB centrale con conseguente consegna delle chiavi della difesa.

Lo scorso anno una strategia simile ha portato buoni frutti con Taylor Decker ma se Davis si troverà ad arrancare durante la stagione (ed il passaggio da rookie a pro non è propriamente una passeggiata), la secondaria si troverà a far gli straordinari per coprire ancora le magagne del front seven in un penoso remake dell’annata 2016.

Se, poi, Tahir non tornerà in forma e i Lions dovranno affidarsi a Paul Worrylow per iniziare la stagione le cose potranno farsi rapidamente interessanti.

Chi sarà il quarto ricevitore?

Lo scorso anno i Lions hanno affrontato la stagione con quattro ricevitori a roster e non ci sono motivi per pensare che il 2017 porti a cambiamenti.

I primi tre posti hanno già il cappello sopra ed aspettano Marvin Jones, Golden Tate ed il neoarrivo Kenny Golladay ma per il quarto posto è battaglia aperta tra:

  • Jace Billingsley: il prodigio di Winnemucca, Nevada. Ha passato una stagione in Pratice Squad ed è stato promosso in prima squadra a fine stagione per bloccarlo nel 2017.

  • TJ Jones, principe dell’estate sempre zoppicante in autunno, è l’ultima chiamata per lui.

  • Jared Abbdedreris, l’ex-packers ha impressionato con la sua padronanza delle tracce offensive. Se in salute può essere una sorpresa vera.

  • Ryan Spadola Dalla pratice squad con furore, il buon Ryan è stato oggetto di diverse chiacchere durante la primavera. Tutte positive. Un vero outsider.

Questi quattro giocatori hanno caratteristiche e punti di forza molto diversi (Jace si muove bene nello spazio, TJ Jones è rapido, di Abdedreris ho già detto, Spadola pare molto affidabile) e la scelta potrebbe dire molto sulle idee di Caldwell per l’attacco 2017.

Già, e Caldwell?

Prendetela come un bonus ma il futuro di Caldwell pare un enigma. Non sembra affatto preoccupato per quanto non abbia ancora ricevuto un’estensione e alleni in scadenza di contratto.

Non una situazione usuale per una squadra NFL anche se Nonno Jim insiste che per lui ogni anno è sempre l’ultimo e, vista la sicurezza sul lavoro dei coach NFL, tutti i torni non li ha.

Un altro risvolto interessante.

(Faccio una personale previsione: Caldwell e Quinn hanno un accordo informale e Caldwdell intende ritirarsi alla fine della stagione.

Se tutto va come deve andare passando la palla a TA, mantenendo quindi una continuità nel sistema e nei metodi che non può che piacere a Quinn.

Segnatevelo perché quando succederà, potrete dire che l’avrete letto prima qui.)

Vedremo cosa uscirà da questo primo mese con le pads addosso e come cadranno le carte.

[1]: primo grosso se…
[2]: praticamente lo scorso anno Ebron ha dovuto inventarsi lead blocker.