Michigan Wolverines: quick preview 2017

michigan-12-matteFootball Nation Ranking: n. 14

Head Coach: Jim Harbaugh (3rd year, 20-6)

Record 2016: 10-3

Match da non perdere: vs. Florida (Arlington, TX, Sep. 2), vs. Michigan State (Paul Bunyan Trophy, Oct. 7), vs. Ohio State (Nov. 25)

Wilton Speight

Punto di forza: con tanti starter persi in offseason e un reparto receiver completamente da ricostruire da zero sarà ancora più fondamentale l’apporto di Wilton Speight, quarterback al terzo anno che ha guidato molto bene i Wolverines nella passata stagione lanciando per 2,538 yards, 18 TD pass e 7 INT; in possesso di un buon braccio e di ottime doti di game manager, dovrà sfruttare le sue qualità per far rendere al meglio i giovanissimi target che gli ha messo a disposizione coach Harbaugh in una offense di stampo pro-style che ha segnato più di 40 punti di media a partita la scorsa stagione.

Punto debole: la perdita di Ben Gedeon potrebbe farsi sentire più del previsto nella mediana di Michigan che ha recuperato il solo Mike McCray, 73 placcaggi, 13.5 tackles for loss, 4.5 sacks e 2 intercetti nel ruolo di WLB, posizione che ricoprirà anche nella season alle porte facendosi affiancare dal fresman Devin Bush, una delle tante matricole che verrà gettato nella mischia quest’anno; l’esperto Michael Wrobelsky sarà uno dei principali backup in un reparto che all’esterno darà spazio al giovane Khaleke Hudson come VIPER e al junior Chase Winovich, 8.5 tkl for loss, come BUCK.

First look offense: John O’Korn è stato confermato nel ruolo di backup alle spalle di Speight, ed entrambi lavoreranno a stretto contatto con i freshman Brandon Peters e Dylan McCaffrey per garantire un futuro roseo ai Wolverines, sempre impeganti alla ricerca di un runningback che sia in grado di sfondare il muro delle 1,000 yards, cosa che non riesce dal 2013 quando nel backfield guidava le operazioni Fitzgerald Toussaint; il sophomore Chris Evans, 614 yds, 4 touchdowns, si candida ad essere il leading back di un gruppo che farà affidamento anche sul veterano Ty Isaac, 417 yards, 5 TD, sull’altro second year Karan Higdon, 425 yds, 6 touchdowns, sulla matricola Karim Walker e sul fullback Khalid Hill, 10 segnature, sempre presente nelle portate di pura potenza.
Tanti gli esordienti che invece troveranno spazio sulle sideline, da Donovan Peoples-Jones, top recruit dell’ultima classe, a Tarik Black e Martin Oliver, che andranno ad aggiungersi ad alcuni sopohomore che hanno già visto il campo nella passata stagione come Kekoa Crawford e Eddie McDoom, segnalato come papabile WR#1 del team; Jan Bunting e Tyrone Wheatley i tight che cercheranno di non far sentire la mancanza di Jake Butt schierandosi all’estremità di una linea offensiva che può contare sul ritorno del versatile Mason Cole, lineman completo in grado di ricoprire più ruoli e che nel 2017 verrà utilizzato come LT, dando esperienza ad un quintetto che annovera un solo altro veterano nello starting lineup, il centro Patrick Kugler.

First look defense: il potenziale All-American Rashad Gary, 5.0 tackles for loss, è in procinto di diventare la nuova stella di una D-line che oltre a Maurice Hurst Jr. cercherà di sfruttare anche l’esperienza accumulata come backup da Bryan Mone, uno degli elementi esperti chiamati a dare una mano ai giovani componenti del reparto, Carlo Kemp e Austin Solomon, altro talento reclutato da Harbaugh e il suo assistente Chris Patridge, nominato National Recruiter of the Year, quest’anno.
Nelle secondarie l’obiettivo principale sarà quello di creare un amalgama tale da sopperire alla partenza di un playmaker del calibro di Jabrill Peppers, sostituito abbastanza dignitosamente dal sophomore Josh Metellus, 15 tackles, in alcuni snap l’anno passato ed ora probabile starer nella posizione di SS al day one della nuova stagione, quando andrà ad affiancare nel back-end Tyree Kinnel; David Long, che in primavera ha lottato aspramente con il senior Brandon Watson, si unirà a Lavert Hill per proteggere le sideline difensive, dove nel corso della regular season potrebbe trovare spazio anche il true freshman Benjamin St. Juste.

Maurice Hurst

NFL Prospect to watch: utilizzato principalmente come backup per le posizioni centrali della linea difensiva Maurice Hurst Jr. si sposterà all’esterno alla partenza del torneo 2017 per sfruttare ancora meglio la sua abilità nel penetrare all’interno del backfield avversario; potente, atletico e abbastanza agile per superare in modo agevole i lineman che si trova di fronte, deve migliorare un po’ nella reattività, visto che spesso non riesce a fronteggiare i tagli bassi diventando una facile preda dei bloccatori.
Dotato di una buona lettura delle situazioni e di una discreta tecnica di placcaggio, ha messo a segno 33 stops, 11.5 tackles for loss e 5.0 sacks in autunno, mostrando una certa abilità in fase di pass rushing nonostante qualche limite tecnico che cercherà di limare sicuramente quest’anno; in crescita nei vari ranking del prossimo Draft NFL, ha caratteristiche tali per poter giocare sia come DT nelle 4-3 che come DE nelle 3-4 a livello professionistico.