Maryland Terrapins: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 66

Head Coach: D.J. Durkin (2nd year, 7-7)

Record 2016: 6-7

Match da non perdere: at Minnesota (Sep. 30), vs. Penn State (Nov. 25)

Ty Johnson

Punto di forza: il gioco a terra dei Terrapins ha sempre funzionato piuttosto bene nelle passate stagioni e anche quest’anno si preannuncia come l’arma in più dell’attacco, trascinato dall’esplosivo Ty Johnson, 1,006 rushing yards e 6 TD realizzati nel 2016; al suo fianco, in un backfield ben assortito, Lorenzo “LoLo” Harrison, altro back di valore che ha accumulato 633 yds, circa 7.1 a portata, segnando 5 touchdowns, e l’esordiente Anthony McFarland Jr., four-star recruit che potrebbe vedere già il campo in autunno.

Punto debole: se c’è una cosa che coach Durkin desidera assolutamente risolvere è l’inconsistenza del kicking game e soprattutto sistemare in modo definitivo la posizione di kicker, in cui non ha offerto particolari garanzie il senior Adam Green, che ha infilato appen 9 dei 14 field goal tentati la scorsa stagione; a mettergli pressione per l’intera offseason proverà il potente specialista dei kickoff Mike Shinsky, che il coaching staff ha inserito nella competizione per lo starting spot, riservandosi di prendere una decisione solo alla partenza della regular season.

First look offense: Maryland continua ad avere qualche dubbio nel ruolo di quarterback e dopo aver alternato quattro giocatori lo scorso anno vorrebbe trovare una maggiore stabilità in questo 2017, magari affidando la regia dell’attacco al transfer da North Carolina Caleb Henderson, che il l’offensive coordinator Walt Bell aveva reclutato personalmente quando era a Chapel Hill, nel 2014; recluta di altissimo livello che potrebbe trovarsi a suo agio nella spread offense giocata a College Park, dovrà comunque guardarsi dalla concorrenza di Tyrell Pigrome, Max Bortenschlager e Kasim Hill, altra matricola four-star che aggiunge ulteriore pepe alla competizione.
Chiunque andrà a sistemarsi dietro il centro Brendan Moore al day one si troverà una linea piuttosto solida a proteggerlo, impreziosita dalla presenza sul lato sinistro di due validi starter come il RG Terrell Davis e il RT Damian Prince, e un gruppo di receiver variegato e produttivo; a guidarlo lo junior D.J. Moore, 637 yards, 6 TD, unico confermato in un terzetto titolare che sarà completato da Taivon Jacobs, al rientro da un infortunio al ginocchio, e da Jacquille Veii, slot WR che dopo un torneo molto convincente con Towson ha deciso di approdare ai Terps.

First look defense: i tre starter che ritornano sulla linea difensiva dovrebbero garantire una buona pressione e aumentare la produttività di una rushing defense che ha funzionato spesso a singhiozzo, soprattutto quando le corse avversarie sono riuscite a girare l’angolo all’esterno della OL; Cavon Walker, ex backup, si unirà a Kingsley Opara, 9.0 placcaggi per perdita di terreno, 3.0 sacks, al centro, mentre Chandler Burkett e Jessie Anebonam, 14.5 tackles for loss, 9.0 sacks, saranno schierati come end, andando a completare un quartetto esperto composto da tutti senior.
Alle loro spalle Jalen Brooks, altro veterano che da riserva ha collezionato 28 placcaggi lo scorso anno, sarà schierato titolare a fianco del playmaker Jermaine Carter e di Isaiah Davis, provato come OLB in assenza del leading tackler Shane Cockerille, sospeso prima del Bowl di fine stagione dal coach e non ancora reintegrato nel programma, nonostante i 108 placcaggi e gli 8.0 tkl for loss fatti registrare dopo il nuovo passaggio dalla posizione di FB a quella di linebacker; il confermato Darnell Savage dividerà il back-end con uno tra Danzel Conyers e Markquese Bell, lasciando Tino Ellis, Deon Jones e il nichelback Ravon Davis, a giocarsi il posto sul lato opposto a J.C. Jackson, risultato il miglior cornerback del team, con 1 intercetto e 6 broken pass all’attivo, dopo il suo trasferimento da Florida.

Jermaine Carter

NFL Prospect to watch: nominato capitano all’inizio della passata stagione il già citato Jermaine Carter è il leader indiscusso della difesa di Maryland, che in lui ha trovato un giocatore produttivo, sempre attento e pronto ad intervenire sul portatore di palla avversario, come dimostrano i 101 placcaggi e i 9.0 tackles for loss messi a segno; aggressivo, forse a tratti anche troppo istintivo, ha confermato di saper portare costante pressione sul backfield e di essere un valido cacciatore di quarterback, facendo registrare 6.0 sacks.
In grado di giocare sia all’interno che all’esterno, rapido a leggere lo sviluppo del gioco ed abile a coprire le zone di sua competenza nelle situazioni di passaggio, ha scelto di tornare a College Park nonostante potesse già ambire ad entrare nel Draft NFL 2017, optando per giocare l’ultima season universitaria e accrescere ulteriormente le sue conoscenze, soprattutto sotto il profilo tecnico.