Lions week 4: Maltornati in cantina 2016 Edition (Lions 14 – Bears 17)

Per iniziare, full disclosure: ho guardato il primo tempo a spizzichi e bocconi e non ho nessuna intenzione di farlo adesso e non lo augurerei al mio peggior nemico.

Comunque, quello che ho visto basta e avanza per essermi fatto un’idea.

Partita pessima, in cui l’unica cosa che conta è la vittoria.

Che non è arrivata per i Lions.

Cronaca

Il primo quarto è impreziosito dagli sforzi della difesa Lions di far avere una promozione a Brian Hoyer, tra penalità, blow coverage e quanto serve per il TD di Eddie Royal.

L’attacco di Detroit si segnala per i punt di Sam Martin (sempre ben coperti da Carey e Bademosi) e per la totale assenza di sincronia.

Nel secondo quarto, la difesa forza uno stop sul quarto e uno (Robinson su Bell sul quarto e uno, mica pizza e fichi) e l’attacco arranca fino ad un Field Goal sulle 50 che Prater avrebbe segnato dalle 70 tanto pare buono.

Il drive d’attacco successivo sembra ingranare quando è il momento del primo lowlight della serata: Stafford per Tate che sbaglia totalmente traccia per un intercetto facile facile. Lo stesso Stafford fa il tackle della salvezza mentre si sbraccia verso il ricevitore (ex?) 1-B.

Finisce il primo tempo con sentimenti contrastanti: da una parte, pare incredbile essere sul 3-7, dall’altro bello schifo, da un altro ancora mi sa che non si sfanga.

Si riparte e, malgrado tutto, si arriva proprio sull’endzone grazie ad una corsa di Riddick con due tentativi a disposizione.

Due telefonatissime corse centrali dopo, Caldwell decide di andare per il Field Goal. Sconforto.

Tre minuti dopo, con la difesa assolutamente non in grado di fermare alcunché, è il momento per un nuovo lowlight.

Con i Bears sulle 7, Antwione Williams lascia la copertura del TE Zach Miller al suo amico immaginario. Hoyer lo vede bello libero e non ci pensa due volte a sfruttare l’occasione. Ennesimo Touchdown di un TE contro la zona dei Lions per colpa dell’ennesimo errore di comunicazione tra LB e secondaria.

Nel drive successivo, l’unica cosa che funziona sono un paio di corse di Zenner ma non bastano. Punt.

I Bears non si fanno pregare e, correndo su una linea che vorrebbe avere come priorità l’impedire questo tipo di gioco, arrivano vino alle 25 dove si accontentano di un field goal. 17-6 Bears.

Si riparte, con tutto sulle spalle di Stafford che ovviamente muove le catene fino a che Ebron non si ferma sulla sua traccia ed il passaggio per lui diventa un passaggio per Aquan Boldin. Ovviamente fuori bersaglio ed ovviamente intercetto.

Partita finita?

No, perché c’è sempre da farsi del male quando si parla di Detroit.

Sul possesso successivo, i Bears vanno al punt e, in un furore agonistico, Andre Roberts imbrocca il ritorno di 85 iarde1 con Stafford e Tate che trasformano lo svantaggio in tre punti.

Ma l’onside Kick è dei Bears.

Notte.

Cose a caso

  • Dopo l’intercetto causato, Tate si è fatto quasi tutto il secondo tempo in panca. Interrogato al riguardo "Faccia di gomma" Caldwell ha affermato domenica che "era già previsto di dare più spazio a Roberts" e oggi che "Golden è un titolare e ci aspettiamo da lui la solita produzione". Che si decida.2

  • Un sack di Hyder poi calma piatta dalla linea difensiva. Io da un eventuale ritorno di Ansah non mi aspetterei miracoli.

  • Lowlight di Ebron: sbaglia un blocco per Riddick e, mentre quest’ultimo cerca di salvare il salvabile piroettando come sa, Ebron resta lì in piedi, immobile. Complimenti per lo sforzo.

  • Stafford con un QBR di 56.8, 2 intercetti, 0 TD e tanta rabbia come normalmente non mostra.

  • Hoyer 120.1 di QBR. 2 TD. Questi sono gli effetti di giocare contro la difesa dei Lions: ti trasforma in Tom Brady.

  • Attacco Lions, il tuo nome è drop. Anche ieri sei, alla faccia delle mani sicure.

  • Si è infortunato pure Dwayne Washington. Vediamo mercoledì gli aggiornamenti.

  • Prendiamo il lanternino e cerchiamo qualcosa di buono: Slay ha giocato bene e messo a segno pure un sack. Zenner, dopo una prima corsa in red zone praticamente impossibile, stava andando bene ed infatti Caldewll e Cooter l’han tolto dal campo. Di Hyder ho già detto. Sam Martin, Prater e tutto il comparto degli special team funzionano. Idem Marvin Jones.

  • box score per chi non ne avesse abbastanza.

Considerazioni

Che partita brutta e giocata senza impegno.

A questo punto ci sarebbe da mandare un sentito ringraziamento ai Colts che si sono sacrificati per dare una W ai Lions, visto che non se vedono molte altre all’orizzonte.

Del resto, se non puoi battere una squadra decimata dagli infortuni e incapace di sviluppare un gioco decente come questi Bears fino a domenica sera, chi potrai mai battere?

La squadra in generale appare molle ed impacciata, svogliata e totalmente impreparata ad affrontare gli avversari. E questo è Caldwell.

La difesa continua a non esistere: la linea (che doveva essere il vanto dell’unità) non fa pressione e non ferma la corsa, i LB continuano a sbagliare le coperture (Whitehead non sembra essere la risposta come Mike) e la secondaria fin da subito non era il top (Slay escluso). E questo è Austin.

La pause dell’attacco e la mancanza del gioco di corsa vanno in conto a JBC.

In generale, sarà una lunga annata che porterà (si spera) ad un bel repulisti degli allenatori e, si spera, ad un miglioramento.

Ma davvero un’organizzazione può permettersi di sprecare gli anni migliori dei suoi talenti così?

L’unica cosa certa è che domenica ci sono le (lanciatissime) Eagles. Immagino che alla fine Schwartz si farà portare in trionfo da Stephen Tulloch dopo la partita.

Mi sa che vado alla bocciofila, mi sa.


  1. prima bella giocata di Roberts. Al massimo seconda.

  2. e magari si dimetta, ma chiedo troppo.