Lions Draft: Tutta la banda (picks giorni 2 e 3)

Con un briciolo di analisi, ecco a voi il resto della classe che si unisce al branco assieme a Jarrad Davis.

Anche lui prodotto dei Florida Gators, come il succitato Jarrad Davis, Tabor è un prospetto interessante anche se evidenziato alcuni problemi. In primis, ha avuto un fallito test per il doping (marijuana) e ha avuto altri incidenti caratteriali durante la sua carriera universitaria. Inoltre ha avuto un tempo sui 40" non particolarmente buono (4,62") e secondo molti, non apprezza i ricevitori fisici.

Quindi perché i Lions lo hanno preferito ad un Obi Menifonwu1 che era presente sulla scacchiera al momento della scelta?

In primis, Tabor ha dei piedi buonissimi, si sposta molto agilmente nelle zone e, cosa molto rara per un rookie, eccelle nella copertura "morbida" che TA usa moltissimo. In più ottimo istinto per la palla, con la tendenza (anche esagerata) a lasciare il proprio assegnamento Con la giusta guida (Tony Oden) può diventare un eccellente sponda per Slay o trasferirsi come Free safety.

Supererà in produzione il superatletico Obi? I suoi problemi caratteriali lo seguiranno a Detroit?

Non si sa ma anche su di lui, Quinn pare aver fatto un sacco di compiti a casa quindi siamo fiduciosi mentre leggiamo il draft profile

Veniamo a Kenny Golladay, scelto al terzo giro. Golladay è un ricevitore archetipico, alto e veloce, in grado sfidare la maggior parte dei Corner verticalmente anche in virtù di una netta capacità di ricevere lontano dal corpo per ottenere ulteriore separazione. Una delle debolezze più spesso denunciate pare essere la difficoltà ad effettuare prese lungolinea. Onestamente, ho visto diversi highlight che sembrano contraddire questa tendenza e non vorrei che molto fosse dovuto anche all’accuratezza dei QB. La capacità di riconoscere (e correre) le tracce resta non molto elevata invece ma, sicuramente, può fornire il tipo di ricevitore che allunga il campo che è mancato ai Lions nel 2017 (nonché un bel bersaglio in redzone).

Due cose da notare: Golladay era da molti visto come un prospetto da quarto giro dalla stampa ma molti team (su tutti Patriots e Packers)lo tenevano in alta considerazione, il che ha probabilmente spinto BQ ha premere il bottone in anticipo. Seconda cosa: Galloday ha dovuto improvvisarsi P.R. di sè stesso per trovare un invito al college. Sicuramente un carattere che non si arrende.

Reeves-Maybin

Veniamo al quarto giro, ed in particolare al pick che i Lions hanno ottenuto dai Patriots con il trade down che ha portato alla scelta di Golladay. Con il 121 pick i Lions hanno preso il LB Jalen Reeves-Maybin. Maybin è un altro prospetto intrigante con un grosso potenziale e poche certezze. Linebacker veloce e molto a suo agio nello spazio, con ottimo istinto e reattività ha avuto problemi alla spalla (stagione finita dopo quattro partite, sta ancora recuperando) e secondo alcuni non è abbastanza grosso (230p) per i professionisti.

In ogni caso, con uno sguardo al futuro un prospetto molto interessante:

Mi piace, come ho già detto anche su twitter.

Roberts

Proseguiamo con il 4° giro e la 127 selezione, il TE di Toledo Michael Roberts. Roberts è il secondo TE nei set di personale 21 amati da JBC (a fianco ad Eric Ebron che può tornare a riprendere la sua posizione naturale). Vero e proprio TE completo, sia come blocco che come bersaglio, Roberts è benedetto dalle mani più grandi che abbiate mai visto (realmente è in grado di chiuderle su un pallone da football). Va ripulito tecnicamente ma può prendere molti dei bersagli che sono stati di Boldin (l’altra parte li vedo in mano ad Ebron). Selezione da leccarsi le dita, per me.

Agnew

Arriviamo al quinto giro e alla 165° scelta, che è il CB di San Diego Jamal Agnew. Agnew, al contrario di Tabor, è estremamente veloce e può essere una vera possibilità come ritornatore. Non essendo molto alto, è proiettato essenzialmente come uno slot corner. Da notare come in due giorni, la secondaria sia diventata (dietro a Slay) una posizione ad alto tasso di competitività. Vedremo chi tra i tanti raggiungerà i 53 e chi dovrà fare le valigie (o accomodarsi in pratice squad).

Intanto godetevi la sua velocità:

Ledbetter

Parlando di pratice squad, giova ricordare che spesso i prospetti scelti al sesto e settimo giro, spesso sono diretti lì. Per esempio, il sesto giro nonché 205° scelta, Jeremiah Ledbetter è un DE molto atletico ma estremamente grezzo. Kris Kokurec avrà il suo da fare per renderlo pronto per giocare in NFL ed è probabile un suo approdo nella squadra di allenamento per fare esperienza e crescere. Lo aiuterà il fatto di avere esperienza all’interno come DT dove la concorrenza è, forse, meno agguerita.

Kayaa

Non sarebbe un draft di Bob Quinn senza il QB al sesto giro (215° scelta). Stavolta tocca a Brad Kayaa di Miami. Kayaa prosegue la tradizione di giocatori magari non dotati di un braccio eccezionale ma molti intelligenti ed in grado di lavorare bene durante la settimana per preparare la partita.

Kayaa è alto 6’4" con ottimi misurabili ed ha lanciato in college per quasi 10.000 iarde con un record da titolare di 6-4. I suoi problemi maggiori sono nelle meccaniche e nel giocare nella tasca. Vedremo se riuscirà a scalzare Jake Rudock dal ruolo di backup o si farà un anno in pratice squad.

Per finire, la versione Lions di Mr. Irrilevant (ultimo pick, 250° al settimo giro) è il DE Pat O’Connor da Eastern Michigan. Giocatore con forti intangibili e buoni misurabili, anche lui dovrà cercare di farsi spazio in un’affollata sezione della difesa o virare verso la pratice squad per farsi le ossa.

E, quasi in tempo reale, questa è la classe 2017 per i Lions.

A presto per un’analisi più approfondita ma, intanto, un pensiero: Quinn si conferma sempre di più come un uomo di parola.

(Da I soliti Lions).


  1. oltre che per evitare di far intrecciare le dita a me, ovvio.