Green Bay Packers 53 man roster

Con l’inizio della stagione 2017 ormai alle porte, i Green Bay Packers si apprestano ad affrontare questa nuova sfida che da qualche anno a questa parte li vede tra le squadre favorite al Super Bowl. La squadra della Titletown ci è andata vicina anche l’anno scorso (fermata al NFC Championship dagli Atlanta Falcons) e sembra che da troppo tempo ormai ai ragazzi di Mike McCarthy manchi il famoso centesimo per fare il dollaro.

Per un motivo o per l’altro i Green and gold non riescono a raggiungere il gran ballo e vuoi per infortuni, vuoi per una cattiva gestione in alcune situazioni di gioco i Packers, nonostante abbiano un QB futuro HOF, non arrivano all’appuntamento più importante dal lontano 2005.

Nella lunga pausa tra il quinto SB dei Patriots ed il kick off che vedrà impegnati giovedì notte proprio i campioni uscenti contro Kansas City, c’è stato il Draft che ha portato in Wisconsin alcuni giovani di belle speranze e qualche prospetto da sviluppare in ottica futura. Rispetto agli anni scorsi poi alcuni rinforzi sono arrivati dalla Free Agency grazie a Ted Thompson che ha dimostrato meno immobilismo del solito, incalzato dalla situazione infortuni durante il training camp, dalla perdita di giocatori importanti passati nel frattempo ad altre squadre e dalla assoluta necessità di fornire dei backup adeguati ai titolari.

Durante il training camp, e le partite di preseason, il roster dei Packers è passato dai 90 agli attuali 53 giocatori con alcune sorprese in entrata e sono proprio questi 53 (con i 10 della Practice Squad) a comporre il roster finale di Green Bay.

 

 

OFFENSE (24)

QB – A. Rodgers, Hundley

OL – Bakhtiari, Taylor, Linsley, J. Evans, Bulaga, Spriggs, Murphy, Patrick, McCray

RB – Montgomery, Williams, A. Jones, Mays

FB – Ripkowski

TE – Bennett, Kendricks, R. Rodgers

WR – Nelson, Cobb, D. Adams, Janis, Davis

 

DEFENSE (26)

DL – Daniels, Clark, Lowry, Jean-Francois, M. Adams, Q. Dial

OLB – Perry, Matthews, Fackrell, Brooks, Odom

ILB – Ryan, Martinez, Thomas

CB – House, Randall, Rollins, King, Hawkins, Gunter, Pipkins

S – Clinton-Dix, Burnett, Brice, J. Jones, M. Evans

 

SPECIALISTS (3): Crosby, Goode, Vogel

 

PRACTICE SQUAD (10): K. Amichia, D. Brown, J. Callahan, M. Clark, R. Gilbert, I. Lunsford, D. Mathews, A. Pankey, J. Whitehead, D. Yancey

 

INJURY RESERVE (4): D. Barclay, J. Kerridge, D.Talley, H. Waters

 

PUP (PHYSCALLY UNABLE TO PERFORM) (2): V. Biegel, D. Goodson

 

SUSPENDED (1): G. Allison

 

 

 

ATTACCO

Ancora una volta le redini dell’attacco sono affidate ad Aaron Rodgers e al suo talento smisurato. Sono in tanti a chiedersi come mai un giocatore di questo calibro abbia solamente un anello e non staremo qui a spiegare, o meglio provare a spiegare, il perché di questa situazione; tuttavia in troppi (a cominciare dal coach McCarthy) hanno lasciato Rodgers a risolvere alcune partite da solo abbagliati dalle sue capacità. E’ il giocatore più pagato del roster e quindi da lui ci si aspetta questo, direte voi: questo in parte è vero ma negli ultimi 3 anni per non tornare troppo indietro nel tempo, il QB californiano in più di una occasione è parso da solo, in balia di schemi cervellotici e poco supportato dal suo staff. Indubbiamente anche lui ha sbagliato in alcuni frangenti ma grazie alle sue intuizioni, alla sua compostezza, alla sua calma e perché no alla sua geniale pazzia Green Bay ha acquisito negli anni quella consapevolezza che pone i Packers nella lista delle contender ad ogni inizio stagione.

Alle spalle di Rodgers ancora una volta ci sarà Brett Hundley, al suo terzo anno in Wisconsin. Il prodotto di UCLA quest’anno ha dovuto sudarsi il posto con Joe Callahan (messo in PS) e Tysom Hill (andato ai Saints) ma grazie alla sua conoscenza degli schemi e del modo di lavorare della coaching staff si è guadagnato il posto di backup.

Con la transizione avvenuta l’anno scorso, Ty Montgomery è ormai il RB 1 della squadra. La sua trasformazione, avvenuta più per necessità che per questioni prettamente tecniche è comunque piaciuta a MMC che ha dato completa fiducia all’ex giocatore di Stanford e che avrà a fianco a sé una batteria di back agguerrita. Con neanche un RB sopra le 100 portate, infatti si è reso necessario agire in sede di Draft e puntualmente sono arrivati due giovani molto promettenti e con diverse caratteristiche. Jamaal Williams da BYU è infatti il classico RB potente, abile nel guadagnare yard after catch ed è un giocatore molto simile ad Eddy Lacy (nel frattempo passato a Seattle). Rispetto al nuovo elemento dei Seahawks però Williams difficilmente verrà coinvolto come blocker o come ricevitore fuori dal backfield poiché poco adatto e poco coinvolto in queste situazioni durante la preseason; si prospetta per lui un utilizzo mirato a muovere la catena e mantenere alto il ritmo dell’attacco.

L’altro nuovo arrivo Aaron Jones è invece un giocatore molto più rapido e più elusivo benché non sia un giocatore velocissimo. Rispetto a Williams, il prodotto di UTEP è più adatto sia come blocker che come ricevitore, anche se di fatto non è un playmaker. Una cosa è certa: se i Packers non vogliono essere più una squadra prevedibile che fa sempre le stesse cose, deve utilizzare le corse in maniera continuativa e magari con giochi quali jet sweep o end around visto che ha giocatori che ben si adattano a questo tipo di schemi, senza dimenticare che nel caso fosse necessario anche Rodgers si è dimostrato un QB in grado di correre e di chiudere i down con le sue gambe.

Il compito di aprire i varchi ai RB e di proteggere Rodgers dagli assalti dei difensori avversari spetta alla linea offensiva che quest’anno non avrà più tra le sue fila gente del calibro di T.J. Lang (passato ai Lions) e J.C. Tretter (atterrato a Cleveland). I titolari saranno dunque Corey Linsley, che riprende il posto di Centro, David Bakhtiari e Lane Taylor LT e LG mentre a destra Brian Bulaga e Jahri Evans saranno rispettivamente RT e RG. La O-Line di Green Bay è sempre stata una delle migliori per quanto riguarda la pass protection anche se quest’anno quello che più preoccupa è la poca depth a ruolo; molti tra tifosi e addetti ai lavori speravano in un intervento di Thompson in FA proprio per ovviare a questa situazione poiché i backup sono tutti giocatori con pochissima esperienza (qualcuno addirittura non ha mai giocato uno snap in partite ufficiali) ed ancora una volta la speranza è che l’infermeria resti vuota il più a lungo possibile. Certo è che per una squadra che punta al titolo la O-Line è uno dei reparti fondamentali e quello che più fa imbestialire i tifosi è proprio l’immobilismo dello staff in questo senso.

Nulla di nuovo invece per quanto riguarda il reparto WR che vede la premiata ditta Nelson, Adams, Cobb contendersi lo scettro di miglior reparto ricevitori di tutta la NFL. La ormai consolidata affinità di Rodgers con questi 3 giocatori è la vera fortuna di questa squadra che nei momenti di difficoltà può sempre contare sul big play di uno dei tre violini. A chiudere la depth a ruolo ci saranno Jeff Janis che verrà impiegato principalmente come kick returner e Trevor Davis che avrà il ruolo di punt returner in attesa che Geronimo Allison (ottima la sua stagione 2016) rientri dalla squalifica e a quel punto poi si vedrà quale sarà la decisione del front office a riguardo.

Novità invece nel pacchetto TE che avrà due nomi nuovi oltre allo spot ormai consolidato di Richard Rodgers. Dalla FA infatti sono arrivati Martellus Bennett (vincitore dell’ultimo SB con i Patriots) e Lance Kendricks (proveniente dai Rams). Bennett grazie ad una stagione scorsa condita da oltre 700 yard e 7 TD ricevuti aggiungerà quell’esperienza ad un reparto che si è contraddistinto per avere ottimi elementi in ricezione ma meno in fase di bloccaggio mentre Kendricks invece può essere allineato sia come slot che dal backfield che naturalmente nello spot classico di TE. Una cosa è certa: con la linea offensiva che presenta poca depth è quantomai necessario inserire proprio un TE a dare una mano sia in pass protection che in run support.

 

 

DIFESA

Qui iniziano le noti dolenti poiché la difesa di Green Bay, buona per quanto riguarda le corse, non è stata altrettanto performante contro il gioco su passaggio durante la stagione scorsa. Naturalmente buona parte di questa debacle è da imputarsi alla secondaria che è stata si falcidiata dagli infortuni ma anche quando sono scesi in campo, i giocatori non sono stati all’altezza del compito. Il primo e secondo giro del Draft 2015 Randall e Rollins, infatti non sono stati in grado di mettere un freno ai ricevitori avversari e sono parsi sempre fuori posizione e con le idee poco chiare su quello che avrebbero dovuto fare in campo; anche Gunter, catapultato in campo proprio per necessità, non ha neanche sfigurato ma resta comunque lontano dall’essere un top del ruolo. Proprio per questo il front office ha deciso di agire in sede di FA, riportando in Wisconsin Davon House, ed agendo in sede di Draft con Kevin King, giovane CB da Washington. Il primo dopo un’annata non proprio entusiasmante spesa sotto il sole di Jacksonville è tornato ai Packers per rilanciare la propria carriera; da lui ci si aspetta quell’esperienza necessaria per far crescere tutti gli altri CB. Il secondo invece ha fatto parte della miglior difesa contro i passaggi del college. Gli Huskies infatti oltre a King hanno mandato tra i pro Sidney Jones e Budda Baker, tutti scelti nel secondo giro e prospetti molto interessanti. Nelle ultime due stagioni e mezzo in NCAA, King ha concesso solamente un TD e questo la dice lunga su che tipo di giocatore si aspetta Green Bay. Freak atletico, l’ex Huskies è adatto in zone coverage e quando si tratta di difendere tracce profonde ed è un ragazzo con un Q.I. footbalistico sopra la media. Riesce infatti a leggere l’azione e farsi trovare cosi pronto quando il pallone giunge dalle sue parti anche se ha problemi nelle tracce medio corte. Nonostante stiamo parlando di un ragazzo con un upside elevatissimo ci troviamo comunque di fronte ad un punto interrogativo; di tutti i CB a disposizione di MMC infatti non ce n’è uno che sia una certezza assoluta ed il fatto di affrontare attacchi aerei fortissimi come quelli di Lions, Bucs, Falcons, Cowboys, Saints e Steelers preoccupa non poco.

Meglio invece lo spot di Safety che agli ormai veterani Clinton-Dix e Burnett aggiunge un altro giovane proveniente dal Draft e cioè Josh Jones. L’ex NC State è infatti un giocatore dal talento atletico senza limiti e capace di far giocate di livello assoluto. Durante la sua permanenza con i Wolfpack si è rivelato un po’ incostante ma con un allenamento fisico e mentale mirato può diventare un fattore nelle rotazioni, contando il fatto che Capers utilizza molto i subpackages (e quindi CB e S) nella sua difesa.

Per quanto riguarda il front seven ci sono stati molti movimenti in FA sia in entrata che in uscita. Rilasciati Datone Jones (andato ai Vikings) e Letroy Guion, i Packers hanno acquisito Ricky Jean Francois dai Redskins e Quinton Dial dai 49ers. Jean-Francois, sebbene non sia più giovincello, può risultare molto utile nelle rotazioni ed ha sicuramente qualche cartuccia ancora da spendere. Dial, ultimo arrivato in Lombardi Street, dovrà acquisire il playbook in tutta fretta ma anche da lui ci si aspetta un buon apporto in sostituzione dei titolari. La linea sarà formata da Mike Daniels, ormai insostituibile, da Kenny Clark che sembra ormai aver acquisito la giusta mentalità, e Dean Lowry che potrebbe giocare molti più snap rispetto all’anno scorso.

Un po’ più complicata sembra la situazione per quanto riguarda i LB. Nello spot di OLB infatti Matthews, un tempo giocatore di livello assoluto, sembra entrato in un vortice da cui non riesce più a uscire. L’ex USC infatti non è più reattivo come prima, ha difficoltà nel dare la caccia al QB e sembra aver perso ogni tipo di motivazione.   31 anni non sono tantissimi ma neanche pochi per un giocatore che ha fatto della dinamicità e dell’atletismo il suo punto di forza; la sensazione è che il front office, in base a come andrà questa stagione, prenderà una decisione definitiva sul futuro del #52. Dal lato opposto invece ci si aspetta l’esplosione definitiva di Perry dopo l’ottima stagione scorsa ed il conseguente rinnovo di contratto mentre per le rotazioni sono stati firmati Ahmad Brooks da SF che nonostante l’età potrebbe avere qualche energia ancora da spendere, e Chris Odom UFA proveniente da Arkansas State. All’interno piena fiducia per Ryan e Martinez che hanno ben figurato nel 2016 e con Joe Thomas pronto a subentrare in determinate situazioni di gioco.

SPECIAL TEAM

L’unica novità dello special team è rappresentata da Justin Vogel, nuovo punter in sostituzione di Jacob Schum che non è affatto piaciuto allo staff nel 2016. Confermatissimi invece Mason Crosby, entrato ormai nell’elite dei kicker e Brett Goode, long snapper dall’esperienza pluridecennale. Davis e Janis dovrebbero essere il punt e kick returner con Cobb, Rollins e Jones che potrebbero sostituire i due in casi di necessità.