Georgia Tech Yellow Jackets: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 32

Head Coach: Paul Johnson (10th year, 71-48)

Record 2016: 9-4

Match da non perdere: vs. North Carolina (Sep. 30), vs. Georgia (Clean, Old-Fashioned Hate, Nov. 25)

Dedrick Mills

Punto di forza: : da anni una delle rushing offense più temibili e produttive della nazione quella dei Yellow Jackets continua ad essere il cavallo da traino del team allenato da coach Johnson, che nel 2017 dovrebbe puntare con ancora più decisione sul runningback Dedrick Mills, 771 yards corse e 12 TD realizzati in 152 portate nella posizione di B-back; ad affiancarlo il backup KirVonte Benson e i compagni che, a turno, si alterneranno come slotback, A-back nel linguaggio di G-tech, J.J. Green, Qua Searcy, Xavier Gantt e Clinton Lynch, autore di 415 rushing yds e 2 touchdowns.

Punto debole: dopo l’addio di Justin Thomas il ruolo di quarterback è un punto interrogativo per Georgia Tech, soprattutto dopo l’infortunio che ha colpito la sua ex riserva Matthew Jordan, 1 TD pass e 6 rushing TD, questa primavera e che lo condizionerà per buona parte dell’estate; lo junior dovrebbe tornare in tempo per l’inizio della regular season, ma in ogni caso il coaching staff non ha ancora sciolto i dubbi riguardanti lo starting spot, tenendo ancora in lizza TaQuon Marshall, utilizzato ad inizio carriera come runner, e due redshirt freshman Luca Johnson e Jay Jones, tutti comportatisi distintamente durante l’assenza di Jordan.

First look offense: molto esperta la linea che sarà impegnata più che altro ad aprire la strada al variegato gioco di corse della triple option, che cercherà principalmente le schiene delle guardie Parker Braun e Will Bryant per sviluppare le proprie portati, facendo magari più leva sul lato destro, impreziosito dalla presenza del tackle veterano Andrew Marshall.
Il senior Ricky Jeune, 427 yards e 1 TD, continuerà invece ad essere il leading receiver, se così si può definire, dei Yellow Jackets, candidandosi ad entrare nel professionismo come prodotto inespresso di un’università che non fa decisamente la fortuna dei WR; sull’altra side Brad Stewart, 19 prese per 382 yards, sarà la seconda opzione davanti ad un paio di giovani interessanti, il sophomore Jalencamp e il redshirt freshman Stephen Dolphus.

First look defense: nonostante abbia perso ben tre titolari il front four è rimasto molto solido grazie all’esperienza accumulata in rotazione da diversi suoi elementi nella passata stagione, e KeShun Freeman, 39 placcaggi, 4.0 tackles for loss, è atteso ad una senior season decisiva per il proseguo della sua carriera, diventando il principale protagonista di una pass rushing in cerca di rilancio; dallo spot di end opposto a Antonio Simmons, dove troverà spazio anche Anree Saint-Amour, 4.0 sacks, guiderà un quartetto in cui entrano due nuovi DT, Kyle Cerge-Henderson e Desmond Branch.
Subito dietro Brant Mitchell, 71 stops, 3.0 tkl for loss, sarà il perno di una mediana a due in cui troverà presto spazio Bruce Jordan-Swilling, figlio del College Football Hall of Famer Pat al suo primo anno in NCAA e già messo in concorrenza con lo junior Victor Alexander per lo spot di outside; la free safety A.J. Gray, 72 placcaggi, sarà l’unico underclassemen in delle secondarie zeppe di senior, che oltre ai gemelli Lawrence e Lance Austin, 3 intercetti a testa con il secondo efficace in pass coverage con 12 passaggi deflettati all’attivo, hanno anche a disposizione Step Durham, 6 broken pass.

Corey Griffin

NFL Prospect to watch: diplomatosi alla stessa scuola di Calvin Johnson e vincitore di due campionati statali, Corey Griffin è arrivato in NCAA senza squilli di trombe ed è stato un giocatore normalissimo fino all’anno passato, quando è esploso interpretando con intelligenza il ruolo di strong safety e guidando la difesa con 85 placcaggi, 5.0 tackles for loss e 2 intercetti; non molto fisicato, ma veloce, agile e rapido a risalire il campo quando necessario, ha sviluppato una buona tecnica di placcaggio che gli consente di essere piuttosto produttivo quando deve fronteggiare le corse.
Abile a cambiare direzione rapidamente, ha mostrato di saper lavorare molto bene anche in copertura e una duttilità che potrebbe permettergli di ricoprire più posizioni nel reparto defensive back, da quella di cornerback a quelle ibride di nichel o dime; parso più pronto e aggressivo quando deve attaccare l’ovale durante lo spring game, in questa sua ultima stagione ad Atlanta potrebbe migliorare sensibilmente il suo apporto in passing defense, accrescendo ulteriormente il suo valore.