Falcons: il punto prima del bye

I Falcons, già qualificati alla postseason, hanno dovuto battere il loro nemico divisionale di sempre, nonché il quarterback più forte da dieci anni a questa parte della NFC South, Drew Brees, per guadagnare il bye ai playoff. Matt Ryan e il suo attacco, contro i Saints, hanno realizzato 38 punti, lanciando quattro touchdown che l’hanno portato ulteriormente a migliorare il suo passer rating (primo in NFL a 117,1 della stagione).

Guardando con obiettività Ryan, nessuno può dire che non si meriti un posto tra i candidati al titolo di MVP: ha messo a tacere tutti gli scettici con le sue numerose prestazioni eccezionali, ad esempio gli undici touchdown e nessun intercetto nelle ultime quattro partite; cosa non da tutti in un campionato incentrato sul passaggio. In molti pensano che quello che lo abbia portato a concludere una stagione così di grande successo sia la sua compostezza nello stare in campo e distribuire il gioco. Basti vedere come si senta a suo agio nella tasca, senza fare totale affidamento su Julio Jones nella costruzione del gioco, ma andando a trovare anche altri suo compagni.

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Statistiche ESPN dei ricevitori: Ryan ha targettato 9 diversi giocatori almeno 20 volte, in 13 hanno segnato almeno un TD.

Forse hanno scoperto un po’ troppo presto le carte in vista dei playoff, e prima che se ne se accorgano rimarranno a piedi, ma il primo tempo della partita contro i Saints è stata la dimostrazione di quanto l’impavido Matt Ryan sia attualmente una delle armi fondamentali di Atlanta, segnando ben quattro touchdowns e conquistando il traguardo delle 5,000 yard, e non appena i Saints si sono concessi qualche distrazione di troppo, ha subito dato una spinta verso l’alto al suo QB rating, portandolo a 141.1 nelle 23 occasioni nelle quali non ci sono stati dei blitz ai suoi danni.

Nel 2015 i Falcons hanno avuto un buon attacco, anche se la O-Line non ha fatto completamente la sua parte. Tuttavia con Alex Mack la storia è cambiata, perché non solo non compie certi errori che l’anno scorso sono costati diversi primi down, ma ha apportato qualità al run blocking, rendendo la linea più “bella” da vedere in azione sia nelle corse che nel passaggio.

Parlando della difesa, se dovessero chiedermi quale fosse il problema di Atlanta nel 2015, si potrebbero dare diverse risposte, ma la principale penso sia che non erano abbastanza veloci. Infatti, troppo spesso i loro linebacker erano troppo lenti nel seguire lo sviluppo del gioco ritrovandosi sotto traccia. Ma anche qui, come è stato con l’arrivo di Mack, con l’ingresso di Deion Jones al Georgia Dome è cambiata la solita musica. E’ vero ha mancato più tackle di quelli che ci si poteva immaginare (13 in un anno) ma ha dato velocità al corpo dei LB, mentre Keanu Neal ha messo quel po’ di cattiveria che non guasta mai per tenere a bada i ricevitori dalla parte opposta del campo.

E’ vero che c’è ancora molta strada da fare, ma ora si può dire che la squadra ed il suo staff hanno imboccato la direzione giusta. In fondo, il reparto ha sempre dato la possibilità a Ryan di portare la squadra alla vittoria limitando lo score avversario: nonostante le cinque sconfitte, Atlanta ha infatti concesso solo 25 punti a partita.

Guardando all’infermeria, l’aver ottenuto il bye dovrebbe dare il tempo a Taylor Gabriel e Austin Hooper di essere pronti per la prima sfida dei Playoff. E, se Tevin Coleman non risultasse essere efficace, l’ex Cleveland Browns Gabriel potrebbe rivelarsi la vera arma segreta del team di Atlanta, che ha già più volte durante la stagione cambiato le sorti delle partite. Hooper, invece, ha dimostrato di essere un buon run blocker specialmente in red zone.

Non nascondo, che mi piacerebbe rivedere un rematch della gara con i Seahwaks di gennaio 2013, dal quale uscirono vittoriosi i Falcons negli ultimi playoff ai quali hanno preso parte. In quell’occasione Atlanta rischiò di mangiarsi il cappello subendo 21 punti nell’ultimo quarto e vincendo solo per la combinazione tra field goal da 49 yard di Bryant e intercetto di Julio Jones dell’hail mary finale di Seattle, ma le cose sono nel frattempo molto cambiate, soprattutto con l’arrivo in sideline di Atlanta di Dan Quinn, che i Seahawks li conosce molto bene essendo stato per tre anni loro defensive coordinator.

[Luca Leone]