Eagles Game Recap: vs Washington Redskins

Monday Night Football Ladies and Gentlemen. Tutte le spotlights erano puntate sul Lincoln Financial Field per la sfida di cartello della Week 7. Una sfida storica, una forte rivalità divisionale, un duello sempre di grande spunto tecnico e di interesse. Wentz contro Cousins: Eagles contro Redskins.

Padroni di casa reduci da ben dieci giorni di riposo dopo la brillante cavalcata a domicilio di Cam Newton & Co nel TNF, orfani però di giocatori decisivi, come il CB Darby (infortunatosi proprio nella Week 1 contro Washington ed ormai prossimo ormai il suo rientro) il LB Kendricks (hammy) e lo ST/S Maragos (ginocchio) che si aggiungono all’ormai lunga lista che include il Pro Bowl RB Sproles. Tra gli ospiti invece pesa come un macigno l’assenza del CB Josh Norman.

Eagles che partono col freno a mano tirato: l’attacco non ingrana, guadagna solo 57 yard e nemmeno la loro stratosferica statistica sui terzi down li salva da ben tre three-and-out nei primi quattro possessi offensivi. Oltre tutto nella seconda serie difensiva perdono subito per la partita (e purtroppo per la stagione causa “achilles tear”) il rientrante MLB Jordan Hicks: sarà una tegola pesantissima la sua assenza nel centro della difesa, sia per le sue doti tecniche che come leader, vedremo che contromisure prenderà il DC Schwartz. Serve una scossa ed ovviamente non può che arrivare da un big play di Wentz: il QB da North Dakota State spara un siluro telecomandato da 64 yard nelle mani del rookie Mack Hollins e lo spedisce direttamente in end zone. Per Hollins altro tassello importante nella sua stagione da matricola, dove oltre a contribuire negli special teams, sta dimostrando di valere anche gli snap offensivi che gli sono concessi, andando a ricevere tutti i palloni che gli vengono lanciati e dimostrando anche una gran bella accelerazione sul profondo: spero che nelle prossime settimane il numero dei suoi snap subisca un forte incremento, a discapito di quelli un sempre più deludente Torrey Smith (0 ricezioni per 0 yard). Wentz è caldo come una stufa e nel drive successivo trova il suo bersaglio preferito in Zach Ertz prima con un lancio da 46-y, poi lo spedisce in end zone per il sorpasso a quota 17-10.

La ripresa si apre come il primo tempo, cioè con un infortunio, ed ancora una volta è gravissimo: l’All Pro Tackle Jason Peters ha riportato un drammatico “ACL and MCL tears” che significa stagione finita ed a 35 anni, forse anche carriera. Notizia pessima perchè JP, dopo l’estensione biennale ottenuta in estate, stava giocando a livelli incredibili, avendo concesso al suo QB solo tre pressioni dall’inizio di stagione: vediamo adesso se arriverà via free agency in OT d’esperienza, se arriverà una trade (con Roseman mai dire mai) oppure se la soluzione interna con Big V come LT sarà quella preferita da coach Pederson e dal suo staff. Certo è che Wentz, come accadde l’anno scorso dopo la squalifica di Lane Johnson, probabilmente soffrirà l’assenza di un leader e di un giocatore incredibile come Peters. Ma purtroppo gli infortuni fanno parte dello sport e nel football sono all’ordine del giorno: “next player up” dicono in America, che il prossimo si faccia trovare pronto diremmo noi. Nonostante la perdita di JP (uscito tra l’ovazione del pubblico) gli Eagles infilano un drive vincente da 86 yard, concluso con una magia di Wentz che, nonostante fosse pressato da due difensori di Washington, imbecca nell’angolo il rookie RB Corey Clement per l’acrobatica ricezione da 9-y: l’ex Wisconsin è il primo undrafteed rookie running back dal 1953 ad oggi, ad aver effettuato per gli Eagles un TD sia su corsa che ricezione nella stagione da matricola. Ma le magie di CW non sono finite: dopo essere praticamente stato sommerso da tutta la D-Line avversaria, riesce a teletrasportarsi fuori dalla mischia ed a correre in scramble per 17 yard, come nemmeno il miglior Goku avrebbe saputo fare, conquistando il primo down e dando linfa vitale ad un drive che lo vedrà alla fine imbeccare l’ormai implacabile slot WR Nelson Agholor (ancora positivissimo con 4 ricezioni per 45 yard ed 1 TD) per la ricezione da 10 yard che sigilla definitivamente la partita, nonostante nel finale il TE Jordan Reed (8 ricezioni per 64 yard e 2 TD) riduca lo svantaggio sul 34-24 finale.

Nonostante i devastanti infortuni di Hicks e Peters, Philadelphia sembra una macchina talmente oliata che sembra non risentire delle avversità e guidata da un Carson Wentz in formato MVP da 17 su 25 per 268 yard su lancio, 4 TD, 1 INT ed il massimo in carriera di 63 yard su corsa, si consolida come la miglior squadra della lega (almeno come record) con 6 vittorie al fronte della sola sconfitta subita contro gli ottimi Chiefs. Vedremo come proseguirà la stagione, soprattutto alla luce di queste gravissime perdite, sia tecniche che carismatiche. Coach Pederson dovrà ancor di più stimolare e motivare i suoi giocatori, proseguendo l’eccellente lavoro svolto fino ad ora da tutto il suo staff. A livello di infortuni non ha chiuso in attivo nemmeno Washington (3-3) visto che il Pro Bowl Left Tackle Trent Williams ha subito una ricaduta sul ginocchio già dolorante; oltre a lui il rookie CB Moreau (hamstring), la RG Scherff (ginocchio) ed il LB Smith (inguine) hanno terminato anzitempo la partita.

Nell’intervallo la dirigenza degli Eagles e tutto il pubblico del Linc ha tributato il kicker, sei volte Pro Bowler, David Akers, che è stato introdotto nella Eagles Hall of Fame. Akers è attualmente il leader degli Eagles di tutti i tempi per punti segnati (1,323), partite giocate (188), punti nei playoff (134) e partite di post season (19).

[Philadelphia Eagles Italia]