Indianapolis Colts: cronache di inizio offseason (parte 2 di 2)

Dopo aver narrato, nella prima parte dell’articolo, le vicende che hanno portato all’assunzione di Frank Reich e della squadra di assistenti, vogliamo concentrarci sullo stato di Andrew Luck e dare uno sguardo ai giocatori principali con contratto in scadenza.

Per quanto riguarda AL, se ne sono sentite di tutti i colori. Secondo alcuni report si sarebbe resa necessaria una seconda operazione alla spalla, secondo altri l’infortunio subito dal QB sarebbe career-ending. Nonostante queste (ed altre) voci, la società ed Andrew stesso hanno più volte ribadito che una seconda operazione è fuori discussione. In più, nella conferenza stampa pre Combine di qualche giorno fa, coach Reich ha messo in chiaro che il quarterback sta ultimando la fase di riabilitazione e sarà pronto in tempo per le attività di squadra che si svolgeranno più avanti nella offseason.

Detto ciò, è arrivato il momento di guardare alla situazione FA.

Adam Vinatieri (K), il quale si accinge a giocare la ventitreesima stagione NFL, ha firmato un contratto da un anno e rimarrà ad Indianapolis.

Un veterano che difficilmente tornerà con i Colts è Frank Gore (RB). Secondo quanto affermato da Chris Ballard nell’ultima press conference, l’obiettivo è puntare su back giovani, dunque si permetterà a Gore di testare il mercato. La scelta è discutibile considerando quanto offre un personaggio del suo calibro alla squadra. L’età c’è, è vero, ma Gore non ha ancora dato segni di cedimento nelle corse (viene da una stagione in cui ha mancato per poco l’obiettivo 1000 YDS, raggiunto nella precedente) o nella pass protection. Oltre ad essere un runner estremamente affidabile, Frank Gore è una figura di riferimento per lo spogliatoio e potrebbe fare molto per guidare i giocatori più giovani nella direzione giusta.

  • Giocatori che avrebbe senso mettere sotto contratto: Darius Butler (S), Jack Mewhort (RG), Pierre Desir (CB), Rashaan Melvin (CB), Erik Swoope (TE) e Jeremy Vujnovich (LG)

Melvin è verosimilmente il nome più importante della lista, ha mostrato di essere in grado di giocare come starter (13 PDef e 3 INT per lui in 10 partite) e andrebbe tenuto. Come nel caso di Gore, Ballard gli permetterà di testare il mercato. Mewhort ed Swoope hanno lottato con gli infortuni, ma quando in campo hanno giocato del football di ottima qualità. Se i due sono in condizioni fisiche ottimali è giusto dargli l’occasione di far parte di questa squadra. Desir e Vujnovich si sono trovati a giocare in prima squadra per i numerosi infortuni che hanno colpito i rispettivi reparti ed hanno dimostrato di essere validi backup, quindi non sarebbe male riaverli tra i nostri.

  • Assolutamente non da confermare: Kamar Aiken (WR) e Scott Tolzien (QB)

Aiken è stato uno dei tentativi low risk di Ballard, ma non ha convinto per niente. Non c’è motivo di impiegare ulteriori risorse su questo giocatore. Su Scott Tolzien c’è poco da dire: è inguardabile come backup, e in più abbiamo Jacoby Brissett.

Un discorso particolare va fatto per il WR Donte Moncrief, il quale ha portato risultati ben al di sotto di quelli sperati, ma che al prezzo giusto potrebbe rivelarsi un affare (l’ideale sarebbe un contratto da un anno, per dargli l’occasione di guadagnarsi un futuro qui ad Indianapolis). Moncrief è uno di quelli che sembra aver più sofferto l’assenza di Luck, ma è ancora giovane, ed il nuovo attacco potrebbe trarre grande beneficio dal suo skillset (non dimentichiamo che la coppia Luck-Moncrief è sempre stata estremamente produttiva in redzone).

Indy possiede il terzo cap space più ampio ($73,500,202 via overthecap.com) e la terza scelta assoluta al prossimo draft, le emozioni di questa offseason continuano! #GoColts